Risposta feroce del quintetto di D'Antoni dopo la partitaccia in gara-2: Jazz dominati, 70 punti addirittura nel primo tempo. Harden e Gordon fanno 25, Capela imperversa
Una risposta forte e chiara. Addirittura rabbiosa, feroce. Houston stravince gara 3 a Salt Lake City e replica a Utah e ai critici in maniera enfatica, dopo la precedente partitaccia casalinga. I Rockets dominano dall’inizio alla fine, avanti addirittura di 38 punti, prima di vincere 113-92. Harden e Paul incantano, Capela imperversa, il cast di supporto strabilia, specie con Gordon e Ariza. Houston fa quello che aveva fatto nella serie con Minnesota: allora dopo il passo falso di gara 3 aveva piazzato un 3¡ã quarto da 50 punti a casa dei Lupi, stavolta la replica ha le sembianze di 70 punti segnati nel primo tempo, quelli che chiudono subito i conti e mandano poi a casa infelice l’encomiabile tifoseria Jazz, che non ha abbandonato i beniamini di casa sino alla sirena finale. Malgrado tutto. Nel tutto c’¨¨ compresa la partita tanto terribile quanto inconsueta di Mitchell, partito 1/11 al tiro, e che ha finito con 10 miseri punti all’attivo (4/16), il giorno dopo la serata no di Simmons, il suo rivale (favorito) nella corsa alla matricola dell’anno, la cui votazione si ¨¨ chiusa a fine stagione regolare, ma i cui risultati sono segreti. Nel tutto c’¨¨ la solitamente ermetica difesa stavolta abbattuta come fosse un castello di sabbia dall’attacco di D’Antoni. Anche in prospettiva gara 4 di domenica, stessa Arena, le proporzioni della debacle rischiano di rimanere nella testa dei ragazzi di Coach Snyder. Hanno stupito per tutta la stagione, sapranno farlo una volta di pi¨´? Houston intanto ha mandato un segnale chiaro: i Rockets (2-1) possono essere svogliati, persino presuntuosi, ma quando ci mettono la testa dalla palla a due, abbinando continuit¨¤ e ferocia agonistica, sono un treno in corsa. Quasi impossibile da fermare, specie dai Jazz, che non hanno la cilindrata d’attacco per controbattere.
la partita —
Dopo 1’26” Coach Snyder chiama time out: Houston gi¨¤ avanti 8-3, segnando i suoi primi tre tiri. Non funziona: 19-5 Houston. E Utah con 5 palle perse nei primi 6’. Al time out successivo i texani sono avanti 30-12. Nove assist per i primi 13 canestri ospiti. A fine 1¡ã quarto Houston sopra 39-22. Tirando 16 su 26. Senza palle perse. Un’esplosione offensiva della forza di un’eruzione vulcanica. Paul imperversa dalla media distanza: non sar¨¤ tiro da Moreyball ma finisce sempre con la retina che si muove. Gordon ¨¨ implacabile da tre punti, Capela stoppa chiunque osi avventurarsi dalle sue parti. Snyder allora passa alla modalit¨¤ Ghostbuster e recupera il fantasma di Jerebko, che non s’era proprio visto in gara 2. E subito un 9-0 di parziale griffato O’Neale sembra riportare i padroni di casa in partita. Ma Houston non si disunisce, accelera di nuovo. 70-40 all’intervallo, col 21-6 di contro-parziale. Gordon con 17 punti, Mitchell con 2. Poi Houston addirittura +38 a met¨¤ 3¡ã quarto. Diventa un’esecuzione pubblica. Per la gioia di Olajuwon e lo sdegno di Stockton, entrambi presenti alla Vivint Smart Home Arena. 93-65 dopo 36’. Si attende solo il punteggio finale. C’¨¨ il tempo di vedere David Stockton sul parquet, l’unico bel ricordo Jazz della serata.
Utah: O’Neale 17 pt, Burks 14, Gobert 12. Rimbalzi: Gobert 9. Assist: Neto 4. Houston:Harden/Gordon 25, Paul 15. Rimbalzi: Capela 8. Assist: Harden 12.
Riccardo Pratesi
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