L’azzurro infila 19 punti nel 115-108 con cui i Sixers condannano Detroit a una stagione fallimentare. San Antonio battuto nettamente a Los Angeles: 30 punti per Kuzma
Philadelphia non si ferma pi¨´. I Sixers passano anche a Detroit (con 19 punti di Marco Belinelli, chiave nel 4¡ã periodo) e vincono la loro 12? partita consecutiva. San Antonio inciampa in casa dei Lakers, e ora ha una posizione di classifica che si ¨¨ terribilmente complicata.
Detroit Pistons-Philadelphia 76ers 108-115
Venerd¨¬, quando si giocher¨¤ il 3¡ã posto a Est in casa contro Cleveland, Philadelphia sapr¨¤ se ai playoff potr¨¤ davvero essere la mina vagante come sembra. Intanto i Sixers si godono il loro momento magico: sono la squadra pi¨´ calda della Nba, con una striscia aperta di 12 successi (la pi¨´ lunga dal 1990) prolungata condannando ufficialmente Detroit alla seconda stagione senza playoff. Perso Joel Embiid per i Sixers dovevano essere guai, invece la squadra di coach Brown ha trovato il modo di migliorare ancora, di diventare un collettivo che a Detroit (dove oltre a Embiid mancava Dario Saric) ha mandato 6 giocatori in doppia cifra, guidata dal talento sconfinato di Ben Simmons (16 punti, 6 rimbalzi e 7 assist) e dal fiuto offensivo di JJ Redick (25 punti con 10/13 dal campo). Un collettivo in cui il ruolo di Marco Belinelli ¨¨ sempre pi¨´ importante: l’azzurro a Detroit ha messo 19 punti, di cui 9 nel quarto periodo in cui ¨¨ stato l’uomo chiave di Phila, sia con i canestri che con giocate intelligenti su entrambi i lati del campo. Se i Sixers (48 vinte e 30 perse in stagione) ridono, i Pistons (37-41) piangono: l’eliminazione matematica dai playoff decreta il fallimento di quella che doveva essere la stagione del rilancio. L’arrivo di Blake Griffin, il volto e il talento su cui costruire il futuro di una franchigia che ha mancato la postseason 8 volte nelle ultime 9 stagioni, ¨¨ l’unica buona notizia di un’annata complicatasi con l’infortunio che da dopo Natale ha tenuto Reggie Jackson fuori per 33 partite. Le incomprensioni tra la point guard e il presidente-coach Stan Van Gundy (visibili anche contro i Sixers, con Jackson disastro da 8 punti e 1/11 dal campo tenuto in panchina per tutto l’ultimo quarto) sono tra i tanti problemi che Detroit dovr¨¤ risolvere nella offseason. Perch¨¦ con un’arena nuova di zecca che fatica a riempirsi, una squadra che non fa i playoff ¨¨ l’ultima cosa di cui i Pistons hanno bisogno.
la partita —
Philadelphia strappa con un parziale di 22-5 che Covington chiude con la schiacciata del 49-33 a 7’38” dall’intervallo, poi controlla senza problemi fino al quarto periodo, quando l’estro di Ish Smith (14 punti e 12 assist, il migliore dei suoi assieme a Anthony Tolliver) ricorda a Detroit che, nonostante il -17 (88-71) da cui ha cominciato gli ultimi 12’, l’appuntamento col fallimento si pu¨° rinviare. Phila ¨¨ comunque brava a tenere i Pistons a distanza e nel finale si affida a Belinelli per togliersi dai guai: l’azzurro risponde con 6 punti e un assist negli ultimi 88 secondi, permettendo ai Sixers di continuare a sognare.
Detroit: Tolliver 25 (2/3 da due, 7/8 da tre, 0/1 tiri liberi), Johnson 19, Bullock 15. Rimbalzi: Drummond 15. Assist: Smith 12.
Philadelphia: BELINELLI 19 punti (2/5, 4/7, 3/4 tl), 4 rimbalzi, 2 assist, 3 recuperi e 4 perse in 30’21”. Redick 25 (5/6, 5/7), Simmons 16, Ilyasova 13. Rimbalzi: Ilyasova 11. Assist: Simmons 7.
Philadelphia: BELINELLI 19 punti (2/5, 4/7, 3/4 tl), 4 rimbalzi, 2 assist, 3 recuperi e 4 perse in 30’21”. Redick 25 (5/6, 5/7), Simmons 16, Ilyasova 13. Rimbalzi: Ilyasova 11. Assist: Simmons 7.
Los Angeles Lakers-San Antonio Spurs 122-112
Gli Spurs (45-34) cadono malamente contro i Lakers (34-44) trascinati da Kuzma e tornano a casa dalla trasferta di Los Angeles con due sconfitte, quattro nelle ultime sei gare, che lasciano intravedere tanti problemi in vista playoff e complicano terribilmente la loro posizione in classifica.
la partita —
Lakers senza Ingram (possibile stagione finita) e Lonzo Ball mentre negli Spurs Ginobili ¨¨ a riposo come da programma nei back to back. Popovich in mattinata, dopo la brutta sconfitta della sera precedente contro i Clippers, aveva alzato la voce ottendndo una partenza forte dei suoi grazie a Pau Gasol, incisivo in area. I Lakers hanno un Kuzma versione extra lusso e, 12 punti nel primo quarto del rookie da Utah, permettono agli uomini di Walton di restare a contatto (30-29 SA). San Antonio, nonostante abbia vinto sette delle ultime dieci gare, palesa evidenti problemi lontano dalle mura amiche che si traducono in un attacco farraginoso e una difesa disattenta oggetto di grande preoccupazione in vista degli imminenti playoff. Il protagonista che non ti aspetti in maglia gialloviola ¨¨ Channing Frye, compagno di squadra ad Arizona di Luke Walton, che sfrutta ogni mismatch per il primo sorpasso Lakers (41-40 a 7’22” dalla pausa). La gara ¨¨ piacevole e si gioca su un ritmo alto che favorisce lo spettacolo grazie anche alle alte percentuali al tiro e le difese da fine regolar season e scorre su un equilibrio sostanziale con Aldridge da una parte e Caldwell Pope dall’altra in evidenza. All’intervallo ¨¨ 61-58 Spurs con Kuzma (16) e Aldridge (14) migliori marcatori. La parit¨¤ prosegue nel terzo quarto con le due squadre che si equivalgono per azioni spettacolari ed errori banali, una gara nella gara ¨¨ il duello sui due lati del campo fra i due Kyle, Anderson e Kuzma, molto simili come struttura fisica e di alta intelligenza cestistica. I Lakers non hanno niente da perdere, non avendo interessi di classifica o di lotteria, e questo per gli uomini di Walton ¨¨ sicuramente un grosso vantaggio psicologico e una spinta per i giovani come Zubac e Hart che non hanno paura di sbagliare e giocano senza pressioni. Serve un positivo Rudy Gay a firmare l’allungo Spurs con due belle iniziative personali che chiudono la frazione (87-81 San Antonio). Frye apre il quarto finale con una tripla e da il via a un parziale di 9-2 per il nuovo vantaggio Lakers (90-89 a 9’21”) a cui risponde subito Gay. Gli ultimi cinque minuti sono vibranti e vedono brillare Murray che si carica la squadra sulle spalle segnando undici punti che tengono a galla i neroargento nel momento di massima difficolt¨¤ e manda la contesa ai supplementari dopo aver riacciuffato la parit¨¤ a 23” dal termine. L’ overtime, per¨°, non ha storia con Kuzma protagonista abile nel punire un Danny Green disastroso in attacco (0/7 dal campo) e in difficolt¨¤ nella sua met¨¤ campo, simbolo con Parker (0/3 senza traccia) dei problemi San Antonio. Il finale, suggellato da Caldwell Pope, dice 122 a 112 Lakers con San Antonio capace di segnare solo quattro punti nel prolungamento.
Lakers: Kuzma 30, Caldwell-Pope 21. Rimbalzi: Hart 10. Assist: Ennis 7
Spurs: Aldridge 28, Murray 23. Rimbalzi: Gasol 12. Assist: Murray 6
Spurs: Aldridge 28, Murray 23. Rimbalzi: Gasol 12. Assist: Murray 6
Chinellato-Pisani
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