Belinelli, notte magica
Ma Chicago finisce k.o.

Marco Belinelli marcato da Sam Young, dei Pacers. Reuters

Ci voleva un All Star per rovinare la notte più bella dell’anno a Marco Belinelli. L’azzurro, dopo essersi ammaccato la caviglia destra nel primo quarto, si scatena con 24 punti in casa di Indiana, che riesce però a battere Chicago 111-101 (qui il tabellino) e a ottenere la 14ª vittoria casalinga consecutiva. Merito della tripla a 1’18” dalla fine di Paul George, che si è meritato la chiamata all’All Star Game del prossimo 17 febbraio con una stagione super, capace di spegnere i sogni di rimonta dei Bulls, guidati da Belinelli in stato di grazia.

beli, la paura — E dire che per Marco la serata era iniziata male. A 2’37” dalla prima sirena Orlando Johnson gli sale sulla caviglia destra per cercare di impedirgli un canestro da tre (comunque a bersaglio): Beli cade, si rialza a fatica, va zoppicando in lunetta per il tiro supplementare e poi si avvia verso gli spogliatoi. Torna tra primo e secondo quarto e si siede in panchina, con la caviglia sotto ghiaccio. Ritorna a 7’21” dal riposo ma zoppica vistosamente e fatica a correre. Coach Thibodeau, già a corto di uomini per le assenze di Hinrich, Noah e del lungodegente Rose, gli concede un’altro break prima di rimandarlo sul parquet a 2’46” dal riposo. Stavolta Beli sta meglio, e dopo la ripresa la sua partita svolta.

beli, lo show — Belinelli torna sul parquet a 4’13” dalla fine del terzo quarto, con i Bulls sotto 79-67 e Indiana in fuga con un parziale di 15-4. L’azzurro dimostra di aver superato i suoi problemi con un bel canestro dalla media e una penetrazione dal sapore d’Europa che lascia di sasso Lance Stephenson. E’ il preludio allo show del quarto periodo, che Chicago comincia sotto 87-76. Beli è il punto di riferimento dei Bulls, l’ultimo ad arrendersi di una squadra che fatica anche perché i suoi uomini chiave (Deng e il rientrante Boozer, in panchina per tutto l’ultimo quarto, chiudono 8/30 dal campo) hanno la luna storta. L’azzurro porta palla, ma soprattutto segna: 13 punti, 6/9 al tiro, compreso quello del 94-98 a 1’59” dalla fine. Beli ci crede, ma sulla sua strada trova George, la cui tripla a 1’18” dalla fine (Indiana era 4/18 al tiro nel quarto periodo fino a quel momento, dopo il 62% dei primi tre parziali) scrive la parola fine sui sogni di rimonta di Chicago.

difesa in vacanza — La seconda sconfitta in tre partite dei Bulls è da imputare alla difesa, la seconda più efficace della Nba che incappa però nella seconda peggior performance stagionale contro il secondo peggior attacco della lega (91.98 punti di media). Indiana, alla terza vittoria consecutiva, chiude col 52,7% dal campo, sfonda quota 100 punti per la terza volta in quattro gare e vince 47-35 la sfida a rimbalzo. Merito di David West (29,5 punti nelle ultime due gare), dello scatenato George Hill e di George: insieme hanno schiacciato Chicago con complessivi 72 punti. Nemmeno lo show di Belinelli è servito a fermarli.
Indiana: West 29 (11/18 da due, 7/10 tiri liberi), Hill 22, George 21. Rimbalzi: George 11. Assist: Hill 6.
Chicago: BELINELLI 24 punti (8/10, 1/3, 5/6 tl), 3 assist, 1 persa e 4 falli in 24’21”. Robinson 19, Deng 13. Rimbalzi: Gibson 11. Assist: Robinson 9.