Dopo il comunicato di Riley che negava la cessione, le bizze del giocatore hanno portato alla rottura definitiva
Miami sospende Jimmy Butler per sette partite, per cattiva condotta e lo mette sul mercato. La sanzione costa al campione che ha trascinato gli Heat a due Finals oltre due milioni di dollari di stipendio, ma per il resto ¨¨ lui ad averla vinta. Perch¨¦, in scadenza di contratto - anche se con opzione (sua) per un¡¯ulteriore stagione - essendosi visto rifiutare il rinnovo alle condizioni richieste, aveva chiesto di essere ceduto. Gli Heat avevano risposto picche, per¨°. Ora Pat Riley molla la presa sul 35enne, costretto, in una lega in cui i giocatori hanno quasi sempre l¡¯ultima parola, a desistere dal braccio di ferro di principio. Per non perdere Butler per nulla a fine stagione. La mossa gli costa, oltre all¡¯orgoglio ferito, una giravolta inusuale per un dirigente tutto di un pezzo come lui.
dietrofront
¡ª ?Otto giorni fa gli Heat avevano annunciato con un comunicato che Butler sarebbe rimasto a Miami. Veniva tolto dal mercato, ogni speculazione in merito era cancellata, in teoria. Non in pratica, per¨°. Perch¨¦ gli orizzonti sono poi cambiati radicalmente a South Beach. Nel frattempo Butler ¨¨ rientrato, giocando - male - un paio di partite e dichiarando dopo la sconfitta con Indiana di essere pronto a svolgere un ruolo diverso rispetto al consueto per gli Heat, meno centrale in attacco, ma che avrebbe preferito ¡°ritrovare la gioia di giocare¡±, piuttosto. A Miami? ¡°Probabilmente no¡±. Jimmy aveva messo le carte in tavola. Non giocher¨¤ pi¨´ per gli Heat a prescindere dalla lunghezza della sospensione che gli ¨¨ stata comminata. Con quella maglia ha disputato 313 partite, tutte da titolare, e segnato 6591 punti in stagione regolare. Li ha trascinati alle Finals da capobranco nel 2020 contro i Los Angeles Lakers e nel 2023 contro Denver. Miami non giocava per il titolo dai tempi di LeBron anche se con Jimmy Buckets s¡¯¨¨ dovuta arrendere proprio a James prima e a Nikola Jokic poi. Ma ora ¨¨ il passato, ¨¨ tutto finito.
muro contro muro
¡ª ?Come si ¨¨ arrivati al punto di non ritorno, senza margini di riconciliazione? Agli stracci che volano in pubblico, altro che Heat Culture condivisa come sinora sbandierato. Gli addii ai campioni che hanno dato tanto a una franchigia sono complicati, quasi mai indolori. Basta guardare a quello recente tra Golden State e Klay Thompson, per capirci. Il peccato originale che ha guastato i rapporti tra Butler e Riley, col senno di poi, in retrospettiva, risale a quando il primo dirigente di franchigia, nel maggio 2024, dichiar¨° pubblicamente che Jimmy avrebbe dovuto ¡°tenere la bocca chiusa¡± piuttosto che dire che Boston e New York sarebbero andate a casa durante quei playoff se lui non fosse stato costretto a saltarli per infortunio. Jimmy se l¡¯¨¨ legata al dito, permaloso. Butler non ¨¨ tipo facile. Aveva forzato la trade anche a Minneapolis, ai Wolves. Campione che d¨¤ tutto per squadra e franchigia, ma che pretende lo stesso atteggiamento dagli altri nei suoi confronti. E poi, soprattutto, gli Heat non intendevano rinnovargli il contratto alle cifre da lui pretese. Il gioco delle parti. Lui ha 35 anni e deve centellinarsi in stagione regolare, spesso acciaccato. Sa che ai playoff se sta bene ha ancora pochi eguali. La franchigia sa che gli manca un altro campione per giocarsi l¡¯anello. E dunque strapagare Butler sarebbe potuto essere un azzardo. Cos¨¬ le trattative di rinnovo sono diventate un dialogo tra sordi.
pasticcio lillard
¡ª ?Sarebbe probabilmente stato tutto diverso se nell¡¯ottobre 2023 gli Heat fossero riusciti ad accaparrarsi Dame Lillard. Lui voleva Miami e Miami voleva lui. Butler non vedeva l¡¯ora di trovarselo di fianco. E invece... Dame fu troppo esplicito nel raccontare al mondo il suo desiderio e il commissioner Silver prefer¨¬ evitare che in una lega in cui i giocatori fanno il bello e il cattivo tempo una forzatura dell¡¯uomo franchigia allora dei Portland Trail Blazers fosse vista dall¡¯opinione pubblica come la goccia che fa traboccare il vaso. Al resto pens¨° il primo dirigente dei Blazers, Joe Cronin, che scelse il pacchetto proposto dai Milwaukee Bucks, con Phoenix terza protagonista del mega scambio. Una contropartita neanche vicina per qualit¨¤ a quella proposta dagli Heat e che sta condannando Portland ad annate disastrose. Chiss¨¤ cosa sarebbe stato per Miami con Butler e Dame sul perimetro. Non lo sapremo mai e i rimpianti sono legittimi.
le pretendenti
¡ª ?Miami ¨¨ spalle al muro, adesso. Tutti sanno che deve cedere Butler entro il 6 febbraio, data di scadenza degli scambi stagionali, che non ha alternative. Non il contesto ideale per ottenere chiss¨¤ cosa, come margine di negoziazione. Dove pu¨° verosimilmente finire Butler? Ci sono due squadre con grandi nomi e grandi ambizioni interessate. Perch¨¦ sono in difficolt¨¤, obbligate dalle circostanze a fare qualcosa sul mercato. Golden State ¨¨ in caduta libera dopo la partenza sprint e non pu¨° dilapidare un¡¯altra stagione di Steph Curry. Avrebbe le contropartite ¨C specie Jonathan Kuminga - per convincere gli Heat. Ma vorr¨¤ puntare su un 35enne? I Phoenix Suns del trio Durant/Booker/Beal avevano aspirazioni di titolo e invece lamentano un record perdente. Arrivare a Butler darebbe forse a Kevin Durant un¡¯altra chance di giocare i playoff con ambizioni reali, non solo di facciata. Ma Beal pu¨° interessare a Miami? E poi c¡¯¨¨ Houston. Butler ¨¨ texano, tornerebbe volentieri a casa. E ai Rockets, che esibiscono un lusinghiero 22-12 di record, potrebbe giocare da primo della classe, trascinatore dei tanti giovani di coach Udoka. Miami potrebbe persino fargli un dispetto, spedirlo in una squadra mediocre. Ma occhio che gli ultimi che hanno fatto cos¨¬, gli Spurs con Leonard, hanno finito per fargli un piacere. Kawhi voleva andare a Los Angeles, lo mandarono a Toronto e in Canada vinse il titolo da mvp delle Finals.
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