Patron Gilbert ringrazia King James per il titolo 2016: “Un giorno ritireremo la tua famosa 23”. Cleveland si ritrova con Love unica stella e un monte salari pesantissimo: la dirigenza deve decidere se smantellare o provare ad essere comunque rilevanti
Cala il sipario sull’era LeBron a Cleveland e la citt¨¤ dell’Ohio ora si deve interrogare sul suo futuro. Quattro Finals consecutive e lo straordinario titolo 2016 rappresentano la storia, qualcosa che i tifosi dei Cavaliers potranno raccontare ai propri nipoti. Da oggi per¨° inizia una nuova realt¨¤. LeBron, come molti a Cleveland temevano, alla fine ha scelto i Lakers e la franchigia dell’Ohio si trova ora davanti a un bivio. Fino a poche ore dalla Decision III del Re di Akron la dirigenza Cavs aveva lasciato intendere che un’eventuale partenza di LeBron non avrebbe trasformato radicalmente il progetto di Dan Gilbert. Cessione di Love quindi da escludere e vietato parlare di tanking. Tutto bene, ma un’analisi pi¨´ realistica della situazione suggerirebbe alla dirigenza un’altra strada.
LeBron James, 33 anni, ha portato ai Cavs il titolo 2016.. Getty
“grazie lebron” —
Intanto il proprietario della franchigia ha salutato LeBron in modo ben diverso rispetto a come fece dopo il traumatico divorzio del 2010. “Ricorderemo per sempre la serata del 19 giugno 2016 quando i Cavaliers guidati da LeBron James riuscirono a interrompere il digiuno di 52 anni conquistando un titolo che molti pensavano non sarebbe mai arrivato - racconta il comunicato del proprietario dei Cavaliers - Nulla di tutto questo sarebbe mai potuto accadere se LeBron non avesse deciso di tornare a casa, guidando poi i Cavaliers alla terra promessa”. Gilbert chiude la sua lettera dando appuntamento a King James per il ritiro della sua 23. “LeBron, sei tornato a casa e ci hai regalato il titolo. Ti siamo tutti grati per tutto quello che hai fatto vestendo la maglia dei Cavaliers, la famosa numero 23 che un giorno verr¨¤ ritirata”.
Kevin Love, 29 anni, ¨¨ l’unica stella rimasta ai Cavs. Afp
le opzioni dei cavs —
Rispettosi saluti e i pi¨´ che logici rimpianti, ora per¨° Cleveland deve ragionare con pragmatismo, pensando a come ricostruire. Ha davvero senso tenere Love e provare a puntare ai playoff nella mediocre Eastern Conference sapendo che la propria prima scelta al prossimo draft passerebbe agli Hawks (parte della trade di Korver nel 2017) se non cadesse nelle Top 10? Love poi potrebbe esercitare la sua “opt-out clause” al termine della prossima stagione, quindi una sua trade, magari includendo in un “package” uno dei tanti complicati contratti (Thompson? Hill? Smith?) degli attuali Cavaliers, che possa aprire la strata a un rinnovo del roster sembrerebbe pi¨´ che logica. L’orgoglio potrebbe suggerire a Gilbert di provare a giocare per vincere il pi¨´ possibile anche nella prossima stagione, la logica invece, consiglia una transizione ben diversa focalizzata sulla crescita del rookie Collin Sexton e condita con l’acquisizione di asset per arrivare a un tanking nemmeno troppo mascherato. Cosa che per¨° Gilbert vorrebbe evitare. Ma anche lui deve scendere a patti con la nuova realt¨¤: LeBron da oggi non ¨¨ pi¨´ il Re di Cleveland.
Simone Sandri
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