“La vita ¨¨ troppo breve. O sostieni qualcosa o non lo fai”. Gregg Popovich ha ripetuto spesso questa massima. Ma sa benissimo cosa sostenere: “Abbiamo bisogno di cambiamento. E sono pronto a fare la mia parte” dice il 71enne coach degli Spurs a The Nation. Per quel cambiamento che invoca Pop, per quello che l’America nelle strade chiede a gran voce da giorni, dopo l’uccisione di George Floyd a Minneapolis mentre era sotto custodia della polizia, manca qualcosa: la leadership, quella che secondo il guru dei coach Nba dovrebbe arrivare dalla Casa Bianca. Da dove, invece, non arriva: “Non riesco a credere che abbiamo un presidente che non riesce a dire Black Lives Matter - tuona Pop -. ? un codardo: crea situazioni complicate e poi scappa come un ragazzino impaurito”.
Il coach
Pop tuona: “Se Trump avesse cervello parlerebbe di unit¨¤. Ma non gli interessa”
Il coach degli Spurs attacca il presidente per il suo silenzio sulle proteste scatenate dall’uccisione di George Floyd. “? un codardo”
attacco al potere
¡ªNon ¨¨ la prima volta che Popovich esprime il suo dissenso contro Donald Trump. Lo ha fatto quando era ancora un candidato, prima che diventasse il 45¡ã presidente della storia Usa. Ha continuato a farlo anche quando si ¨¨ insediato alla Casa Bianca. E continua a farlo anche adesso, che l’America chiede cambiamento e giustizia. “Se Trump avesse un cervello, anche se fosse al 99% cinico, cercherebbe di dire qualcosa che unifichi la gente. Ma l’unit¨¤ ¨¨ una cosa di cui non gli importa. Nemmeno adesso. ? un pazzo. Gli importa solo di s¨¦ stesso, di quello che gli d¨¤ vantaggio a livello personale. Non del bene comune. Avremmo bisogno di un presidente che dica tre semplici parole: Black Lives Matter. Ma lui non lo far¨¤ e non pu¨°. Per lui ¨¨ pi¨´ importante fomentare quel piccolo gruppo di follower che convalida la sua follia. Ma qui c’¨¨ molto pi¨´ di Trump: il sistema deve cambiare. Io far¨° il possibile per aiutare, perch¨¦ ¨¨ quello che fanno i leader. Ma lui non pu¨° fare nulla per metterci sulla strada giusta, perch¨¦ non ¨¨ un leader. ? semplicemente inadatto. Abbiamo un folle come presidente, mentre la persona che veramente comanda, il senatore Mitch McConnell, distrugge questo paese per generazioni. Trump ¨¨ solo un burattino nelle sue mani, e la cosa pi¨´ divertente ¨¨ che nemmeno lo sa. Trump non ¨¨ semplicemente divisivo. ? un distruttore. Essere in sua presenza ti porta alla morte. Ed ¨¨ capace di mangiarti vivo per i suoi interessi. Sono inorridito dal fatto che abbiamo un leader che non sa dire Black Lives Matter. ? per questo che si nasconde nei sotterranei della Casa Bianca. ? un codardo, uno che combina guai e poi scappa come un ragazzino. Non c’¨¨ nulla che possa fare per migliorare questa situazione, perch¨¦ ¨¨ semplicemente un pazzo idiota”.
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La protesta
¡ªPop parla anche della protesta, di quella costante richiesta di cambiamento che sta marciando per le strade d’America. “Abbiamo visto gi¨¤ in passato violenza e razzismo da parte della polizia, ma non ¨¨ mai cambiato nulla. ? per questo che le proteste sono state cos¨¬ esplosive. Ma senza leadership e senza la comprensione del problema, non ci sar¨¤ mai cambiamento. I bianchi americani evitano da tempo di fare i conti col problema, perch¨¦ abbiamo il privilegio di poterlo ignorare. Ma anche questo deve cambiare”. Pop prova ad essere un leader anche per le proteste, che vede disorganizzate a causa di una mancanza di leadership. “? frustrante. Quando Martin Luther King organizzava una protesta, sapevi quando arrivare, quando andartene e quando riprendere. Se era non violenta lo sapevi da subito. Ora la gente arriva da ogni parte e va in ogni direzione. E non funziona. Servirebbe pi¨´ leadership, in modo che queste incredibili dimostrazioni di massa non vengano usate per altri scopi. Possiamo limitare il male, ma solo se le cose vengono organizzate meglio”.
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