Superficie | Abitanti | Densità |
---|---|---|
1 264,3 Km² | 6 320 44 | 4 999,17 ab./km² |
Anno di costruzione | Capacità |
---|---|
1948 | 78,838 |
Rio de Janerio, la magia del calcio
Chi ama il calcio ama il Brasile e sogna Rio de Janeiro e il Maracanã. O "Maráca", come lo chiamano i brasiliani era nato per offrire alla Seleção un palcoscenico straordinario per il primo trionfo mondiale nel 1950. Due "uruguaios" impudenti (Ghiggia e Schiaffino) ferirono l'anima del Brasile, rubandogli il suo sogno.
L’Estadio Mario Filho, questo il vero nome del Maracana? (in omaggio ad un grande giornalista narratore di calcio), il 28 aprile 2013, ha riacceso le luci vestito di nuovo e con quel sogno antico 63 anni giovane come un? tempo.
Rio de Janeiro si chiama così per un errore. Il portoghese Gaspar de Lemos, il 1° gennaio del 1502, approdò nella Baia di Guanabara pensando che fosse la foce di un fiume (rio in portoghese).
Alcuni? coloni costruirono in questo paradiso le loro case e gli indios li chiamarono “carioca” (da Kara’ iwa, uomo bianco, e oka, casa). Rio de Janerio divenne città nel 1965 e capitale nel 1764 (fino al 1960 quando nacque Brasilia) e l’abbraccio del Cristo Redentore dal monte Corcovado è diventata la cartolina del Brasile ed una delle immagini più conosciute nel mondo. Camminando sulla spiaggia di Ipanema una “garota” con il suo “doce balanço” (dolce ondeggiare) ispirò due figli di Rio del talento e della poesia di Tom Jobim e Vinicius de Moraes. La musica di Chico Buarque, la letteratura di Paulo Coelho, il genio architettonico di Oscar Niemeyer sono nati sotto il sole di quell’antico errore chiamato “fiume di gennaio”.
E come poteva Rio non regalare al mondo talenti calcistici come il “fenomeno” Ronaldo, il “baixinho” Romario e lo straordinario Zico, che con 333 reti ha segnato più di tutti nel Maracanã. Qui Pelé, “o rey” segnò il suo goal numero 1.000 e Garrincha driblò il suo ultimo avversario. Il nuovo stadio è costato quasi un milione di reais (circa 400 mln/€). Non ospiterà più le leggendarie 200.000 persone del 1950, ma 78.838, sedute comode e più vicine al campo (la prima fila dista 14 mt contro i 38 del passato).
In quanto patrimonio storico, le dimensioni e la struttura esterna non sono potute essere alterate e questo, per gli ingegneri e gli architetti impegnati, ha rappresentato un vincolo e una sfida. La nuova copertura è di un materiale sviluppato per la Nasa, una membrana di fibra di vetro e teflon, e pesa 11.000 tonnellate in meno della precedente. Sua maestà il campo è stato coltivato su un terreno dedicato solo a lui ed è fatto della pregiata “Bermuda celebration”, un tipo di erba finissima, per permettere al pallone di rotolare meglio. All’interno, 17 ascensori, 12 scale mobili, 3.938 altoparlanti, 4 schermi di 100 mq, palchi vip, bar, ristoranti, spazi culturali rendono il Maracana? (il nome deriva da un antico idioma con il quale si indicava il suono emesso di una specie di passero di cui la zona dello stadio era piena) un elegante palcoscenico, a cui mancano soltanto il sapore della tradizione e il fascino di nuove storie di calcio da raccontare.
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