E' il Brasile la prima finalista della Confederations Cup. A Belo Horizonte, la nazionale allenata da Scolari soffre tantissimo contro l'Uruguay, ma trova un prezioso 2-1 che vale la finale del torneo al Maracana.

julio cesar para-rigori — Le ore che precedono il fischio d'inizio sono rese poco serene dai 14 arresti tra i manifestanti che da giorni protestano in Brasile e dal ferimento di un giovane caduto da un viadotto. Poi, dopo il ricordo per Marc-Vivien Foè (il camerunese morto dieci anni fa in campo, proprio durante la Confederations Cup), è l'Uruguay a cominciare la gara meglio dei padroni di casa. L'avvio di match sembra un omaggio al "disastro del Maracana", ovvero la famosa finale del Mondiale 1950, quando la Celeste diede una delusione tremenda al pubblico verdeoro: dopo appena 13 minuti, un intervento scomposto di David Luiz in area regala il rigore alla nazionale di Tabarez: dal dischetto, però, Forlan tradisce e Julio Cesar conferma la sua fama di para-rigori.

ancora fred — Il piano tattico degli uruguaiani, penalty a parte, riesce bene fin quasi all'intervallo: Suarez e soprattutto Cavani danno una mano a Gonzalez, Arevalo e Rodriguez, sempre pronti a coprire la difesa a quattro e a concedere poco spazio a Oscar, Neymar e Hulk, schierati ancora da Scolari dietro Fred. Forlan prova a farsi perdonare l'errore dagli undici metri e sfiora il gran gol di sinistro, dall'altra parte è un impreciso Hulk ad avere una buona occasione, ma in generale il primo tempo è piuttosto bloccato e le emozioni faticano ad arrivare. Finché, al 41', si materializza la giocata che sblocca la partita: Paulinho indovina il lancio lungo per Neymar (fin lì poco brillante), Muslera esce alla disperata e la carambola favorisce la deviazione volante di Fred: 1-0.

Edinson Cavani festeggia il momentaneo 1-1. Afp

risponde il matador — Il vantaggio è un premio troppo generoso per la Seleçao e alla ripresa del gioco, dopo appena 3', la sorte ristabilisce il giusto equilibrio: un'azione insistita e confusa dell'Uruguay è disinnescata con un po' di sufficienza da Thiago Silva, Cavani si avventa sulla palla vagante e in un attimo fa 1-1 col diagonale di sinistro rasoterra.

Paulinho salta di gioia dopo il gol del 2-1. Ansa

decide paulinho — Il match torna in equilibrio, Scolari inserisce Bernard e Hernanes (fuori Hulk e Oscar) e il Brasile crea qualche chance potenziale, ma niente di straordinario. Più pericoloso, dall'altra parte, l'Uruguay, pur senza tenere molto il pallone, anche per un calo fisico alla distanza: Suarez in tuffo di testa e poi ancora Cavani con un tiro deviato fanno venire i brividi ai tifosi dello stadio Mineirao. Ma come nel primo tempo, il minuto 41 è fatale alla Celeste: corner di Neymar, stacco solitario di Paulinho (dimenticato da Caceres) e brasiliani in visibilio per il 2-1 che vale la finale. Sapremo presto se a sfidarli, domenica, sarà la Spagna o l'Italia di Prandelli.