Balo e il Faraone, la nuova coppia. Parma li applaude: sono il simbolo dell'era moderna. Mario, genitori naturali ghanesi, cresciuto in Italia. Stephan, papà egiziano, mamma italiana, cresciuto a Savona. Balotelli-El Shaarawy: sono i ragazzi del futuro e anche del presente. Perché la Nazionale che mercoledì affronterà la Francia in amichevole probabilmente farà leva soprattutto su di loro.

Stephan El Shaarawy, 20 anni, all'arrivo a Parma. Ansa

entusiasmo — All'arrivo nell'albergo della città ducale gli azzurri sono stati accolti da una cinquantina di tifosi: tra i più acclamati proprio Mario Balotelli, che aveva il cappuccio della felpa tirato su a coprire il volto, e il milanista El Shaarawy. "Felice per la chiamata in Nazionale e la fiducia di Prandelli", ha detto il Faraone. Poche parole, per ora tanti fatti, ossia 8 gol in campionato e 1 in Champions.

osvaldo k.o. — Alle 15, davanti a quasi 500 persone, è stato svolto il primo allenamento a Collecchio, presso il centro sportivo del Parma. Non c'era Domenico Criscito che non ha risposto alla convocazione per un infortunio rimediato con lo Zenit: al suo posto Federico Peluso, che l'11 settembre segnò il gol del 2-0 al Malta. E non c'era neppure il romanista Osvaldo che è tornato nella capitale, ma per ora non è stato ancora sostituito. Prandelli ha diviso gli azzurri in gruppi, tra campo e palestra, per una seduta al piccolo trotto, per eliminare le scorie e le tossine della domenica.

Gianluigi Buffon all'arrivo a Parma. Ansa

buffon — Il portiere e capitano della Nazionale sarà con Pirlo l'unico campione del mondo del 2006 presente al Tardini. La sfida con la Francia per lui è sempre un po' particolare: "Promette spettacolo e ha un sapore speciale - ha detto al quotidiano francese Le Parisien - La Francia resta una potenza del calcio europeo. Giocare contro i Bleus è come giocare un derby. I migliori? Mi piacciono da morire Benzema e Ribery. Hanno le qualità e il potenziale per raggiungere il livello di un Messi o di un Cristiano Ronaldo". Buffon spende belle parole anche per Sirigu, terzo portiere in azzurro e protagonista al Psg: "È espolosivo e reattivo, ha fatto bene ad andare in Francia: essere portiere in Italia è molto delicato. Qui, anche se sei bravo per mesi, basta che tu faccia un paio di errori e dicono che bisogna rimpiazzarti. Paragoni? Sirigu deve pensare a diventare un grande Sirigu". Una battuta anche su Verratti: "È un giocatore di un grande club e gioca in Champions: è quello che Parigi gli aveva promesso. In Italia nessuno ha avuto il coraggio di fargli le stesse promesse".

balzaretti — "La Nazionale aiuta, anche se dimenticare è impossibile". Il giorno dopo la sconfitta contro la Lazio, l'esterno sinistro della Roma mastica amaro. E difende De Rossi, espulso dopo un colpo al volto rifilato a Mauri ed escluso da Prandelli per l'amichevole contro la Francia. "Non so se sia giusta la sua esclusione, c'è questo codice etico e il mister ha deciso così".

il ritorno — C'è chi perde la testa e chi ritrova la retta via. Come Davide Santon, al rientro in azzurro dopo un anno e mezzo grazie alle buone prestazioni con il Newcastle, dove è partito titolare in undici gare su undici. "Non me l'aspettavo, sono contento di ritrovare tutti i miei compagni. L'esperienza in Nazionale è stata bella, poi ho avuto i miei problemi, un periodo no della mia vita ma ho recuperato e ho cominciato un'altra vita in Inghilterra. Tornare in serie A? Il campionato italiano mi piace come mentalità, ma per tranquillità sto bene in Inghilterra. Balotelli? Non ci siamo ancora sentiti, è da tanto tempo che non lo vedo, abbiamo da dirci tante cose".