Balotelli, perla azzurra
In Polonia vola l'Italia di Mario
WROCLAW (Polonia), 11 novembre
Nel 2-0 di Wroclaw un gol, il primo in Nazionale, e l'assist per il raddoppio di Pazzini: buona prova della squadra di Prandelli che gira al meglio, con intelligenza e tecnica. Buffon nel finale para un rigore
- I festeggiamenti azzurri dopo il gol di Balotelli. Ap
Doveva essere la serata di Balotelli, qui a Wroclaw, contro la Polonia. Detto, fatto. Mario segna il suo primo gol in Nazionale ed è il principale protagonista del 2-0 sui biancorossi che ospiteranno, insieme all’Ucraina, Euro 2012. E siccome era la serata delle "torri" d’attacco, chiamate a sostituire le infortunate punte mignon Cassano e Rossi, la seconda rete non poteva che segnarla Pazzini. L’Italia funziona come un orologio svizzero, quasi prevedibile nella sua efficienza, persino con il suo uomo più imprevedibile, Balotelli, che chiude la partita con all’attivo un gol splendido, un assist fortunato, tante scivolate (le scarpette gli andavano sempre via, tacchetti sbagliati?) e come nelle serie Tv americane tanta voglia di vedere il seguito. Perché l’impressione è questa, che per Mario e l’Italia il bello possa essere appena cominciato. Alla Polonia, al Mondiale 1982, in semifinale Paolo Rossi - ve lo ricordate, vero? - segnò una doppietta. Chissà che questo gol possa essere benaugurante per Mario che di strada - sul piano mentale: della concentrazione e della costanza - ne ha ancora parecchia da fare, ma che per il resto ha tutti i requisiti per diventare pure lui un eroe azzurro, magari di un Europeo, magari del prossimo.
PARTENZA LENTA — Il primo tempo è da dividere in due tronconi. Partiamo dalla prima mezz’ora, in cui la gara è equilibrata, la Polonia gasata dalla serata di gala, in uno stadio splendido e gremito, nel giorno della festa dell’indipendenza nazionale contro un avversario prestigioso, mentre l’Italia un po’ intermittente, come una lampadina difettosa. La Polonia ha un capo e una coda, di nome fanno Szczesny, portiere dell’Arsenal, e Lewandowski, centravanti del Borussia Dortmund. Per il resto è solida e dinamica, ma non irresistibile, seppure armata di tanta buona volontà. Lewandowski sfiora la porta di testa, e appena ha una palla buona calcia senza farsi problemi. L’Italia non soffre, ma neanche riparte o dimostra la qualità di palleggio a metà campo che ne hanno caratterizzato le ultime ottime prestazioni. De Rossi crossa invece di tirare da buona posizione, le due torri, Pazzini e Balotelli, partono affiancate davanti, ma complici anche i pochi palloni che arrivano nei paraggi, non è che dimostrino chissà quale intesa.
SCOSSA MARIO — Cambia tutto al 30’. Ci pensa Balotelli ad alzare i decibel della sfida, ancor più degli scatenati altoparlanti dello stadio municipale di Wroclaw. Dunque: palla recuperata da Marchisio, ottimo, che appoggia per Balotelli: il destro da fuori area della punta del Manchester City è un pallonetto imparabile per Szczesny, un po’ fuori dai pali. Prima rete per Mario in azzurro, alla sesta presenza, la terza da titolare. Dal 1’ ha giocato solo in amichevole, in azzurro. E gol splendido: un cocktail di potenza e precisione, e Mario guarda la porta prima di calciare. Lo aveva immaginato proprio così quel destro, viene da pensare: perfetto. Dopo il vantaggio l’Italia cresce tanto. Torna a sfoggiare i tocci di prima a metà campo, i fraseggi intelligenti, che coniugano il possesso palla con i metri di campo guadagnati. L’Italia gioca bene sino al riposo, dimostrando i poter continuare a fare il suo gioco morbido anche senza gli attaccanti mignon dai piedi buoni, Cassano e Rossi. La Polonia accusa il colpo e si paralizza: c’è sì la parata di Buffon sul solito Lewandowski, ma è robetta. All’intervallo azzurri avanti.
- Giampaolo Pazzini autore del gol del 2-0.
PRANDELLI CAMBIA — Come annunciato alla vigilia. Modulo e uomini. E quindi dentro Pepe, per De Rossi, con l’Italia che ora attacca con tre punte, anche se l’esterno destro juventino fa il tornante, e Montolivo che si abbassa da mezzala. Fuori pure Pirlo, risparmiato. Non si è fermato un attimo, in questa stagione. Al suo posto il rientrante Thiago Motta. Balotelli, che ora parte largo a sinistra, ha un’altra palla buona, gentile concessione di Montolivo, ma la sua zuccata finisce a lato. Per la Polonia Polanski non trova la porta da ottima posizione. Gol sbagliato, gol subito, un classico del calcio. Capita pure stasera.
RADDOPPIA IL PAZZO — E infatti Pazzini sbuca su un pallone scodellato a centroarea da Balotelli, si fa trovare al posto giusto al momento giusto e beffa Szczesny, poco reattivo. Il Pazzo aveva toccato pochi palloni fino al 2-0, ma quando è passato dalle sue parti quello giusto lo ha trasformato subito nel raddoppio.
prodezza buffon — E’ un’amichevole. Prandelli ce lo ricorda togliendo Marchisio, Montolivo e Pazzini: al loro posto Nocerino, Aquilani e Matri che si divora subito un gol in contropiede. L’Italia ora amministra la gara: saggia, superiore. Buffon si prende pure la soddisfazione di parare un rigore, concesso per fallo di Ranocchia su Lewandowski, a Blaszczykowski, a 5’ dalla fine. E così la Nazionale porta a casa un’altra vittoria, ancora convincente. Stavolta, però, ed è una novità, nel segno di Balotelli.
Dal nostro inviatoRiccardo Pratesi© RIPRODUZIONE RISERVATA
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