In treno, diretto a Pescara per Italia-Irlanda del Nord, capita di incontrare Paolo Maldini, monumento azzurro con le sue 126 presenze, dal 1988 al 2002. Allo stadio Adriatico, prima della partita, sarà premiato insieme a Cannavaro, Zoff e Buffon, per la carriera da azzurro in tripla doppia, oltre le 100 presenze. Prandelli, all'idea di un suo inserimento nel club Italia commenta: "Una persona come lui porterebbe esperienza, personalità e serietà. Campioni come lui ma anche Cannavaro, hanno dato alla Nazionale non solo vittorie ma un'immagine vincente. Lui è un simbolo dell'Italia nel mondo". E Maldini per Gazzetta.it parla di tutto: Nazionale di Prandelli, Euro 2012, il campionato. Concentrandosi sui difensori azzurri, Chiellini, Ranocchi, Barzagli e Bonucci: il presente dell’Italia nel ruolo con cui ha chiuso la carriera, il difensore centrale.

ULTRACENTENARIO AZZURRO — "E’ una premiazione che nasce su indicazione del presidente dell’Uefa, Platini. La storia di un calciatore è data dall’esperienza con il proprio club, ma specie adesso che è difficile abbinare una carriera ad un’unica squadra, un giocatore viene identificato ancor di più per quanto fatto con la propria nazionale. Giocare con la maglia del proprio Paese rappresenta il massimo per tutti".

LA NAZIONALE DI PRANDELLI — "E’ una squadra nuova. Prandelli è stato bravo a dare entusiasmo sia ai nuovi innesti che ai giocatori di esperienza, persino ai reduci del trionfo mondiale del 2006 in Germania. I giovani sono cresciuti, ancora non siamo al livello dei migliori, ma questa qualificazione è importante per come è arrivata, in anticipo, e per il gioco mostrato. Complimenti dunque a questa squadra".

DIFESA DA RECORD — "La difesa è stata capace di esibirsi su livelli da record - di imbattibilità nelle qualificazioni europee (ndr) - perché si difende da squadra non solo come reparto. In assoluto i giocatori sono quelli, non c’è poi tantissimo da prendere in giro. Per presentarsi alla fase finale di un Europeo servono giocatori pronti in quel momento, come Barzagli, adesso tra i più affidabili, mentre i giovani vanno considerati in un progetto a lunga scadenza".

Bonucci, Chiellini e Buffon esultano dopo l'1-0 contro la Slovenia. Ansa

RANOCCHIA E BONUCCI — I giovani, appunto. "Bonucci vive una fase di involuzione? Il problema è valutare i giocatori per il primo e secondo mese giocato in una grande squadra. Un difensore ha bisogno di tempo, specie in una grande squadra: è diverso giocare nel Bari o nella Juve. Ranocchia invece è migliorato tanto, e ha ancora ampi margini di miglioramento. Per il futuro si può puntare su di lui".

CHIELLINI — "Difensore centrale o terzino sinistro? Può giocare in entrambi i ruoli. Da centrale può pagare a volte l’irruenza, ma resta una certezza, ha grandi capacità. Da esterno può scatenare la sua potenza. Ma in prospettiva, quando maturerà ulteriormente tatticamente, potrà continuare la carriera da centrale ai massimi livelli".

PROSPETTIVE ITALIA — "Questa Italia ha fatto bene non sono durante le qualificazioni per Euro 2012, ma anche nelle amichevoli con Germania e Spagna. Può inserirsi tra le migliori, oltre a queste squadre, c’è anche l’Olanda, anche se la Spagna per me, quando si esprime al meglio, resta la squadra più forte non solo a livello europeo, ma Mondiale".

CAMPIONATO — "Le milanesi sono partite al rallentatore, anche per problemi di infortunio, ma risaliranno la classifica, già a metà campionato si vedranno i veri valori tecnici. Il campionato è solo all’inizio. Questo non vuol dire che Juventus, Udinese e Napoli non possano restare competitive sino alla fine. Però il Milan - considerando l’organico - resta la squadra da battere".