Si prega di non sottovalutare la Bulgaria, il futuro può attendere. È l’avviso che Cesare Prandelli spedisce ai naviganti. La Bulgaria incombe, ma in questi giorni più che altro si è chiacchierato sul futuro del c.t. e sul suo successore. Prandelli riporta tutti alla realtà: “La Bulgaria è squadra molto pericolosa, difficile da affrontare. Mettono in campo un forte agonismo, hanno capacità di palleggio e di ripartenza con centrocampisti ed esterni. Ci sono in palio punti fondamentali. I miei pensieri e la mia concentrazione vanno all’impegno che ci attende. Sono sereno, abbiamo lavorato bene, però le partite sono sempre strane… Sul mio futuro non ho detto niente di clamoroso. Quando sarà il momento faremo programmi e progetti con massima trasparenza, ma sia chiaro: non ho ancora assolutamente deciso nulla. Le chiacchiere non mi hanno meravigliato più di tanto, quello del c.t. è ruolo particolare. No, non mi ha dato fastidio nulla”.

lavoro e atteggiamento — Non pensa che il suo lavoro sia stato sottovalutato? “Questo è un argomento che affronterò quando non ci saranno partite in ballo. Prima vinciamo queste due gare (contro Bulgaria e Repubblica Ceca, ndr), poi riparliamone”. E poi, più avanti, ma sullo stesso argomento: “Abbiamo intrapreso un percorso tecnico-tattico, se qualcuno immagina un’Italia che fa possesso palla per 90 minuti e non concede un angolo agli avversari… Tante volte dobbiamo ricominciare (ma forse il c.t. intende dire ricordare, ndr) da dove siamo partiti. Siamo sempre stati propositivi“.

formazione — Perché Candreva e Giaccherini dietro Gilardino? Non c’era spazio per Insigne? “Molte volte le squadre sono pericolose con meno attaccanti. Se decideremo di giocare in un certo modo sarà perché cercheremo di non dare riferimenti e di attaccare la profondità con giocatori che non sono punte pure. I bulgari sanno difendersi molto “bassi”, spazi alle loro spalle non ne concedono. Dovremo produrre qualità in altre parti del campo”.

giovani e tifosi — Che cosa si aspetta dal pubblico palermitano? “Grande entusiasmo e partecipazione, abbiamo bisogno di sentire la gente vicino a noi. Non a caso abbiamo scelto Palermo e Torino per i prossimi due impegni. Ci auguriamo di essere accolti con un grande abbraccio”. In settimana ha fatto capire che la Nazionale potrebbe riaprirsi ai “vecchi”, perché i giovani non sono ancora all’altezza. “Certi ragazzi saranno protagonisti in futuro, magari non nel futuro immediato. Nel venire allo stadio ho chiesto a Chiellini quante partite avesse giocato in Nazionale. Lui mi ha risposto che sono 64, ma che soltanto dal 2008 è titolare e che prima faceva panchina. I giovani devono fare esperienza, quando sopporteranno il peso della maglia azzurra saranno dei punti fermi”.

thiago motta ed el shaarawy — Più facile che l’Italia arrivi alla finale del Mondiale in Brasile o che la Juve raggiunga la finale di Champions? “Arrivare in finale è sempre difficile. Diciamo 50 e 50, così non scontentiamo nessuno”. Ha ripescato Thiago Motta, che però gioca in un campionato poco stressante come la Ligue 1. “Non avevamo abbandonato Thiago Motta. Thiago ha avuto qualche ricaduta dell’infortunio. Ha grande personalità e tecnica, e in partite del genere ho bisogni di giocatori con questo spessore. Mi auguro che possa avere continuità di rendimento. La sua convocazione è un messaggio per tutti: noi non dimentichiamo nessuno. E io non ho chiamato Motta perché domani mi mancheranno Marchisio e Montolivo”. Se El Shaarawy non sarà titolare domani, quando mai potrà esserlo? “Non è che Chiellini all’inizio del suo percorso azzurro non fosse capace. Si operavano delle scelte, c’erano giocatori che assicuravano più affidabilità e davano più garanzie. Nello specifico troviamo una squadra che non dà la profondità e obbliga a manovrare in un certo modo. Dal punto di vista psicologico El Shaarawy sta bene. Sì, gli ho parlato, anche se lui tende a tenere tutto dentro e a volte fatichi a capirne l’umore”.

attacco — Ci sono giocatori che nei club vengono impiegati diversamente. “Un giocatore deve essere contento di cambiare, il cambiamento ti dà la possibilità di avere più conoscenze ed estimatori”. Gilardino titolare perché Balotelli è squalificato. Due centravanti differenti. “Gilardino sa attaccare l’area piccola e il primo palo come pochi, 160 gol in Serie A sono lì a dimostrarlo. Balotelli concede meno riferimenti”.

gattuso allenatore — Gattuso allenatore del Palermo attraversa un brutto momento. “Gli mando un grande abbraccio, gli dico in bocca al lupo. Non devo essere io a dargli consigli. Gattuso ha esperienza, sa come vanno gestiti rapporti. Noi tecnici sappiamo di essere legati ai risultati. Ci vogliono grinta e determinazione. Tutti hanno avuto momenti difficili ed è lì che si vede la qualità della persona”.

capitan buffon — Buffon su di lei ha speso parole importanti, ha detto che con Prandelli l’Italia ha imparato a vincere divertendosi. “I capitani devono contribuire alla causa (sorride, ndr). Nel dna di certi giocatori era evidente che ci fosse la predisposizione a un certo tipo di calcio. Sono stati i giocatori a darmi la possibilità di elaborare questo pensiero calcistico. Un allenatore diventa bravo quando i giocatori sono bravi” .