Cesare Prandelli definisce le Far Oer un "posto magico". Di sicuro non vuole perdere i poteri della bacchetta magica che gli ha consentito di rivoltare l’Italia come un guanto, ereditandola dopo il naufragio del Mondiale in Sudafrica e ricostruendola nella fiducia e nei risultati vincenti. Gli azzurri domani sera conquistando tre punti qui a Torshvan si avvicinerebbero ulteriormente (ma per l'aritmetica bisognerà nella migliore delle ipotesi comunque aspettare la gara di martedì a Firenze con la Slovenia per staccare il pass) a Euro 2012, proseguendo un cammino da record in un girone di qualificazione finora dominato. E intervallato da convincenti amichevoli contro Germania e Spagna. Prandelli conferma la formazione schierata ad agosto a Bari contro i campioni del mondo: coppia d’attacco Cassano-Rossi, centrocampo dai piedi buoni imperniato sulla certezza Pirlo e sul Montolivo che in azzurro sta giocando il suo miglior calcio di sempre. E allora l’unica incognita - considerando anche il 5-0 dell’andata - per gli azzurri può essere soltanto l’atmosfera fiabesca. Alle Far Oer non fa freddo (siamo sui 15 gradi), c’è però una realtà da film sui vichinghi: bruma nordica, pioggia sottile, a momenti più o meno intensa. Del resto piove 260 giorni l’anno, non c’è la notizia. Domani lo stadio, comunque rigorosamente scoperto, senza tribune riparate, il Torsvollur, da 5000 posti, sarà tutto esaurito. Ci sarà dunque addirittura più di un decimo della popolazione delle 18 isole dell’arcipelago delle Far Oer. E allora occhio all’entusiasmo dei padroni di casa - semi-dilettanti, solo 6 sono professionisti, gli altri fanno pure altri mestieri - avverte Prandelli: "Vanno evitati i cali di tensione".

FORMAZIONE — Confermato il 4-3-1-2: Buffon; Maggio, Ranocchia, Chiellini, Criscito; De Rossi, Pirlo, Thiago Motta; Montolivo; Rossi, Cassano.

PROSPETTIVA QUALIFICAZIONE — "Abbiamo tutto da perdere. La qualificazione non c’è ancora, dobbiamo mantenere la concentrazione. Certo, dipende tutto da noi, in queste due gare vogliamo chiudere la pratica. Dobbiamo pensare soprattutto a come giocare noi, tenendo il ritmo alto", dice il c.t..

FILOSOFIA — "E’ quella di avere un’idea di gioco, attraverso il possesso palla finalizzato alla ricerca dalla profondità. Vogliamo valorizzare le qualità dei nostri giocatori, dei quattro centrocampisti e delle due punte".

L’AVVERSARIO — "Lo rispettiamo. Questo è un posto magico. Le isole sono meravigliose qui, ma se non ci fosse il calcio sarebbe stato difficile scoprirle. Hanno tanto entusiasmo e questo può farti fare grandi cose".

PRECEDENTE — "Vincere 2-1 come l’ultima volta (nel 2007, qualificazione a Euro 2008 ndr), quando questo risultato fu accolto come una mezza sconfitta? Io in realtà ci metterei la firma".

ATTEGGIAMENTO — "Dobbiamo far parlare di calcio, di azioni. Non di altro. Quando abbiamo analizzato il momento del calcio italiano, ci siamo resi conto che abbiamo perso del tempo nel puntare sui ragazzi, ma possiamo recuperare".

MERCATO — "Il mercato? I ragazzi hanno festeggiato Nocerino per il trasferimento al Milan".

BALOTELLI a rischio — "E’ portato a giocare sul centrosinistra. In caso di ingresso dalla panchina, che non ho ancora deciso nella sua composizione, dovremmo modificare qualcosa tatticamente. I rischi di panchina di Mario nel Manchester City, con tanta concorrenza in avanti? Dipenderà tutto dalla sua motivazione. Puoi soffrire, ma anche crescere".

ALLENATORI ESONERATI — Sono "saltati" già due in serie A. "La situazione è paradossale, ma almeno così possono trovare un’altra squadra".

niente SCIOPERO — "Se è stato trovato l’accordo per giocare la seconda giornata di serie A non posso che essere felice. La Nazionale non sciopera mai". E meno male, sarebbe stato complicato da spiegare ai dilettanti locali, con la loro concezione del pallone come puro divertimento.

CASSANO FA SEMPRE NOTIZIA — L'attaccante barese aveva tutti gli occhi puntati su di lui nella partitella di rifinitura a Torshavn, dopo gli accadimenti degli ultimi giorni. E anche stasera non ha fatto nulla per passare inosservato. Carico, motivato anche in partitella, si è arrabbiato con se stesso, mandandosi a quel paese in maniera evidente per un gol sbagliato proprio in chiusura di allenamento. Buffon ha poi subito precisato: "Non è nervoso, solo istintivo. E vuole vincere".