Un'occhiata al castello di Quart, non visitabile, ed eccoci a quello, molto celebre, di Fenis? che unisce ai caratteri della fortificazione quelli della residenza signorile.? Le torri e le mura merlate richiamano il fascino del Medio Evo mentre alla casata degli Challant va il merito delle eleganti decorazioni pittoriche per adeguarlo a sede di rappresentanza. Il declino della nobile famiglia, dopo le seconda met¨¤ del ¡®400, condusse il maniero a un lento degrado ma l'architetto ed archeologo portoghese Alfredo d¡¯Andrade lo acquist¨° nel 1895 e, dopo averne restaurato le parti pi¨´ rovinate, lo don¨° allo Stato. Oggi il castello, di propriet¨¤ della Regione, ¨¨ sicuramente tra i meglio tenuti in Italia.? In mezz'ora si arriva ad Aosta, tappa finale del nostro viaggio dove la torre di Bramafam (il resto pi¨´ importante della cinta muraria, iniziata dai Romani e sviluppata a pi¨´ riprese). Ma prima di entrare in citt¨¤, allungatevi di una decina di km per visitare il castello di Sarre che da un'altura domina l'accesso all'alta Valle. Nato come 'casa forte' nel XII secolo, dopo vari passaggi di propriet¨¤ fu acquistato nel 1869 dal re d¡¯Italia Vittorio Emanuele II, che lo ristruttur¨° e lo utilizz¨° come residenza durante le sue lunghe battute di caccia in Valle d¡¯Aosta. Molto amato anche dagli eredi, ¨¨ rimasto dei Savoia sino al 1972 per passare prima allo Stato e poi alla Regione. Merita una visita soprattutto per i grandi spazi interni, molto curati e in uno stile che pi¨´ umbertino non si pu¨°, e per la collezione reale tra trofei di caccia, ricordi di viaggio e quadri d'autore.??
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