MOTORI

RISULTATI E CLASSIFICHE

Vettel, gioventù baciata
Così ha costruito il Mondiale

Il titolo del tedesco, il più giovane iridato di sempre, consacra il 2010 della Red Bull, che ha vinto pure nei costruttori. Alla Ferrari, restano i rimpianti e la classe di Fernando, che però nel decisivo GP non è bastata davanti agli errori di gestione ai box

Sebastian Vettel, 23 anni, campuione del mondo 2010. Afp
Sebastian Vettel, 23 anni, campuione del mondo 2010. Afp

MILANO, 14 novembre 2010 - È stato in testa al Mondiale una sola volta in tutta la stagione, quella giusta. Vettel si laurea campione del mondo del 2010 al fotofinish, ribaltando all'ultimo GP un pronostico che pareva avverso, terzo com'era in classifica, a 7 punti dal compagno Webber e a 15 da Alonso. La Ferrari si è sciolta nel momento topico della stagione, ma il tedesco, il più giovane campione iridato della storia della F.1 a 23 anni, 4 mesi e 11 giorni, non si può dire che non abbia meritato il titolo. Lo dicono le 10 pole stagionali; il piglio da campione delle ultime due gare, quando dopo la Corea pareva tagliato fuori dai giochi iridati; la capacità di credere in sé stesso, a dispetto di quello che gli accadeva intorno. Poteva essere il mondiale di Alonso, dell'uomo, del pilota che con lucidità e tenacia ha trainato tutta la Ferrari anche quando i numeri (-47 dal vertice) e il cronomentro non lasciavano speranze. Gli errori, però, si pagano e quelli del Cavallino quest'anno sono stati numerosi, al muretto e in pista, come ha confermato il tracollo di Abu Dhabi. È stata anche la stagione delle occasioni perdute: di rimpianti ne coltivano Webber, per gli incidenti a Valencia e in Corea; Hamilton, per quelle sospensioni spezzate per eccesso di zelo a Monza e Singapore; Alonso, che fra Cina, Montecarlo, Spa, ha perso grosse chance; ma anche Vettel, soprattutto lui, per i tre guasti meccanici insorti quando era al comando, senza i quali avrebbe chiuso i giochi in anticipo. La Red Bull aveva la vettura migliore e ha vinto: chapeau, anche se ha sfiorato il suicidio, lasciando i due piloti liberi di vincere, togliersi punti a vicenda, scontrarsi fra loro. Gli ordini di scuderia non sono serviti, la Ferrari è mancata all'ultimo appuntamento, ma il brindisi dei campioni è legittimo e meritato. Riviviamo una stagione entusiasmante, gara per gara, con i momenti chiave che le hanno caratterizzate, evidenziando piazzamenti e classifica che fantastici cinque che hanno incendiato il Mondiale.

Bahrain: Alonso, a destra, passa Massa dopo il via. LaPresse
Bahrain: Alonso, a destra, passa Massa dopo il via. LaPresse

GP bahrain, 14 marzo 2010 — Alonso vince al suo debutto in rosso, come Raikkonen (2007), Mansell (1989), Andretti (1971), Baghetti (1961), Fangio e Musso (divisero la vettura nel 1956) e con Massa regala alla Ferrari una doppietta che forse illude. Lo spagnolo ci mette due curve, le prime dopo il via, per mettere in chiaro le gerarchie di squadra con Felipe: lo affianca alla prima e lo passa in maniera decisa nella seconda. É lì che matura il suo successo, perché quando al 34° giro un guasto alla candela rallenta Vettel, in testa dall'inizio dopo essere scattato dalla pole, c'è lo spagnolo ad approfittarne e ad andare a vincere, davanti a Massa e Hamilton. Sembrano le premesse di una cavalcata, in realtà si intuisce cha sarà una stagione dura.

L'ordine di arrivo: 1. Alonso; 2. Massa; 3. Hamilton; 4. Vettel; 7. Button; 8. Webber.
La classifica mondiale: 1. Alonso p. 25; 2. Massa 18; 3. Hamilton 15; 4. Vettel 12; 5. Rosberg 10; 6. Schumacher 8; 7. Button 6; 8. Webber 4.

L'errore di Alonso alla prima curva a Melbourne. Reuters
L'errore di Alonso alla prima curva a Melbourne. Reuters

gp australia, 28 marzo 2010 — Alonso resta in testa al Mondiale, con Massa secondo, ma il GP di Melbourne è tutto in salita per lo spagnolo, che slitta sulla riga bianca al via, si tocca con Button e Schumacher alla prima curva ed è costretto a rimontare dal 18° al 4° posto finale. La gara va a Button, bravo ad azzardare per primo la mossa vincente di montare le gomme slick, dopo l'avvio sull'umido e l'ingresso della safety car. Ottimo il secondo posto di Kubica, che precede Massa sul podio. Un guasto, questa volta ai freni, ferma ancora la gara da leader di Vettel, che è costretto al ritiro, mentre una errata scelta ai box rallenta Hamilton in rimonta. Nel finale, Alonso non attacca Massa per ordini di scuderia e deve difendersi dall'attacco di Hamilton: una grande staccata in difesa dello spagnolo costringe all'esterno l'inglese, che viene tamponato da Webber. Punti persi per entrambi.

L'ordine di arrivo: 1. Button; 2. Kubica; 3. Massa; 4. Alonso; 6. Hamilton; 9. Webber; rit. Vettel.
La classifica mondiale: 1. Alonso 37; 2. Massa 33; 3. Button 31; 4. Hamilton 23; 5. Rosberg 20; 6. Kubica 18; 7. Vettel 12; 10. Webber 6.

Malesia: Vettel precede webber, è doppietta Red Bull. LaPresse
Malesia: Vettel precede webber, è doppietta Red Bull. LaPresse

GP MALESIA, 4 APRILE 2010 — Riscossa di Vettel che vince davanti al compagno Webber, facendo valere la superiorità della Red Bull: il tedesco costruisce il successo con un'ottima partenza che lo proietta in testa alla prima curva, dalla terza piazza in griglia. Stavolta a pagare in termini di affidabilità è la Ferrari di Alonso, che si ritira per rottura del motore quando navigava in un'anonima 9ª posizione. GP compromesso, quello della Ferrari, in qualifica: si tergiversa troppo ai box con la pioggia e le rosse partono dal 19° (Massa) e 20° (Alonso) posto. Destino condiviso da Hamilton, che scatta 21°, rimonta, chiude 6° e si distingue per un zig-zag da brividi sul rettilineo per difendersi da Petrov. Bravissimo Sutil, 5°. Il 7° posto dà a Massa la vetta del Mondiale, ma dura poco.

L'ordine di arrivo: 1. Vettel; 2. Webber; 3. Rosberg; 6. Hamilton; 8. Button; rit. Alonso.
La classifica mondiale: 1. Massa 39; 2. Alonso 37; 3. Vettel 37; 4. Button 35; 5. Rosberg 35; 6. Hamilton 31; 7. Kubica 30; 8. Webber 24.

Cina: Alonso anticipa lo start, sarà penalizzato e finirà 4°. Reuters
Cina: Alonso anticipa lo start, sarà penalizzato e finirà 4°. Reuters

gp cina, 18 aprile 2010 — Ancora il "rain man" di inizio stagione 2010: vince Button, di nuovo sull'umido, davanti al compagno Hamilton, e si issa in testa al Mondiale. Sua la strategia più accorta e astuta in un GP ricco di rimpianti per Alonso. Lo spagnolo ha una Ferrari da vittoria, ma anticipa lo start con inevitabile penalizzazione e rimonta fino al 4° posto. È la gara delle sportellate ai box, sia fra Alonso e Massa, sia fra Vettel e Hamilton, che poi si ripete in pista ai danni di Webber dopo la ripartenza dalla safety car. Doppietta McLaren e Red Bull in crisi: Vettel sbaglia la partenza dalla pole e finisce 6°, Webber addirittura 8°. Bravo Rosberg, terzo.

L'ordine di arrivo: 1. Button; 2. Hamilton; 3. Rosberg; 4. Alonso; 6. Vettel; 8. Webber.
La classifica mondiale: 1. Button 60; 2. Rosberg 50; 3. Alonso 49; 4. Hamilton 49; 5. Vettel 45; 6. Massa 41; 7. Kubica 40; 8. Webber 28.

Il podio del Montmelò: da sinistra Alonso, Webber e Vettel. Ap
Il podio del Montmelò: da sinistra Alonso, Webber e Vettel. Ap

gp spagna, 9 maggio 2010 — Finalmente uno squillo per Webber che vince la sua prima gara stagionale, scattando dalla pole e conducendo per tutto il GP. Due guasti regalano ad Alonso un prezioso e insperato 2° posto: Vettel ha ancora una volta noie ai freni, arriva lungo in una curva e chiude 3°; Hamilton, a lungo 2° e autore di un'uscita da brividi dopo la sosta ai box con cui "accompagna" fuori pista proprio Vettel, va a sbattere a due giri dal termine per un cedimento della ruota anteriore sinistra. Button, leader del Mondiale è rallentato da un pit stop lungo e chiude solo 5°, davanti a un opaco Massa. Buona gara per Schumacher, quarto.

L'ordine di arrivo: 1. Webber; 2. Alonso; 3. Vettel; 5. Button; ritirato Hamilton.
La classifica mondiale: 1. Button 70; 2. Alonso 67; 3. Vettel 60; 4. Webber 53; 5. Rosberg 50; 6. Hamilton 49.

Montecarlo: il botto di Alonso nelle libere: il GP è condizionato. Ap
Montecarlo: il botto di Alonso nelle libere: il GP è condizionato. Ap

GP MONACO, 16 MAGGIO 2010 — Webber si ripete, davanti a Vettel e i due si issano appaiati in testa al Mondiale. La Red Bull, però ringrazia l'erroraccio di Alonso, che al sabato sbatte sulla salita che porta al Casinò e deve rinunciare alla qualifiche. Lo spagnolo parte ultimo, si ferma al 1° giro per il pit stop e, grazie anche agli ingressi della safety car, recupera con una gara all'assalto fino al 6° posto finale: un grande rimpianto. Nel mezzo, la cavalcata sicura di Webber che piega la resistenza di Vettel, 2°; l'ottima corsa di Kubica, 2° al via e 3° al traguardo; gli incidenti di Hulkenberg, sotto al tunnel, Barrichello, sulla salita del Casinò, Trulli e Chandhok alla Rascasse, e il sorpasso di Schumacher ad Alonso, alla Rascasse, mentre la safety car sta accompagnando alla bandiera a scacchi le vettura allineate. Il tedesco viene penalizzato e Alonso conserva il 6° posto. Massa chiude 4°. Button si ritira con il motore cotto a causa di una termocoperta lasciata davanti ai radiatori.

L'ordine di arrivo: 1. Webber; 2. Vettel; 3. Kubica; 5. Hamilton; 6. Alonso; ritirato Button.
La classifica mondiale: 1. Webber 78; 2. Vettel 78; 3. Alonso 75; 4. Button 70; 5. Massa 61; 6. Kubica 59; 7. Hamilton 59.

Turchia: l'incidente fra Vettel, a destra, e Webber, a sinistra. Ipp
Turchia: l'incidente fra Vettel, a destra, e Webber, a sinistra. Ipp

gp turchia, 30 maggio 2010 — Arriva il giorno del harakiri Red Bull, con Vettel, secondo, che attacca il compagno Webber, al comando, innescando un incidente e la scintilla che farà divampare la guerra fra i due in seno al team. Vettel si ritira, Webber chiude 3° e del regalo approfitta la McLaren, che fa doppietta, con Hamilton-Button che non si risparmiano neanche loro un duello ruota a ruota da brividi, con sorpasso e controsorpasso che si aggiudica Lewis. La Ferrari è insabbiata: Massa chiude 7°, Alonso 8°, dopo che per uno sbaglio in qualifica era partito solo 12°, ma proprio il botto fra le Red Bull lascia intravedere delle speranze, che il responso del cronometro cancellerebbe. Positiva la gara di Schumacher, 4°, che precede il compagno Rosberg.

L'ordine di arrivo: 1. Hamilton; 2. Button; 3. Webber; 7. Massa; 8. Alonso; ritirato Vettel.
La classifica mondiale: 1. Webber 93; 2. Button 88 3. Hamilton 84; 4. Alonso 79; 5. Vettel 78.

Canada: Alonso affianca Hamilton ai box e passa in uscita.Reuters
Canada: Alonso affianca Hamilton ai box e passa in uscita.Reuters

gp canada, 13 giugno 2010 — Seconda doppietta di fila per la McLaren, sempre con Hamilton e Button, che nell'ordine si portano pure in vetta al Mondiale. Alonso dà battaglia su una pista adatta alla rossa, passa Hamilton in corsia box dopo un pit stop, ma è impacciato nei doppiaggi e viene passato prima da Lewis, poi, nel finale, da Button, complici involontari, rispettivamente, Buemi e Chandhok. Tante le emozioni e i sorpassi, che finalmente emergono su una pista vera. Massa è coinvolto in un incidente con Liuzzi al 1° giro, e poi esce dai punti per una chiusura di Schumacher, degna del suo peggior repertorio. Vettel finisce 4°, Webber 5°, penalizzato di 5 posizioni in griglia per la sostituzioine del cambio. Tenace Liuzzi, 9° con sorpasso e sportellata a Schumacher; veloce Kubica, 7°, con un taglio incosciente a Sutil in ingresso ai box, non a livello del suo stile.

L'ordine di arrivo: 1. Hamilton; 2. Button; 3. Alonso; 4. Vettel; 5. Webber.
La classifica mondiale: 1. Hamilton 109; 2. Button 106; 3. Webber 103; 4. Alonso 94; 5. Vettel 90.

Valencia: il volo di Webber su Kovalainen: illesi entrambi. Ipp
Valencia: il volo di Webber su Kovalainen: illesi entrambi. Ipp

gp EUROPA, 27 GiUGNO 2010 — L'assurdità si materializza sul circuito di Valencia con Webber che decolla su Kovalainen ed esce illeso da un looping da brividi, e la direzione corsa che fa entrare la safety car fra il leader, Vettel e il secondo, Hamilton, che la sorpassa, diversamante da quanto fanno, correttamente, le Ferrari di Alonso, 3° e Massa, 4°. Morale: le rosse si devono accodare alla vettura di servizio e dopo il pit stop si ritrovano con Alonso 10° e Massa 17°; in più, il drive through di Hamilton scatta in ritardo e si trasforma in una sanzione non afflittiva, perché l'inglese la sconta quando ha ormai un vantaggio sufficiente sul gruppo, frenato da Kobayashi, per entrare, uscire e salvare il suo 2° posto. La gara delle polemiche finisce con la vittoria di Vettel, indisturbato dalla safety car, davanti a Hamilton, 2° e sempre leader del mondiale, e Button, 3°. Bravi Barrichello, 4°, Kubica, 5°, Sutil, 6°, e Kobayashi, che soffia il 7° posto ad Alonso nel finale.

L'ordine di arrivo: 1. Vettel; 2. Hamilton; 3. Button; 8. Alonso; 11. Massa; ritirato Webber.
La classifica mondiale: 1. Hamilton 127; 2. Button 121; 3. Vettel 115; 4. Webber 103; 5. Alonso 98.

Silverstone: Alonso passa Kubica su erba: è penalizzato. Colombo
Silverstone: Alonso passa Kubica su erba: è penalizzato. Colombo

gp gran bretagna, 11 luglio 2010 — A Silverstone, Alonso cade nel baratro dei 47 punti di ritardo dalla vetta del Mondiale. È il punto più basso, da cui nessuno, tranne il tenace spagnolo, pensava si potesse risalire. Webber è un fulmine: scatta dal 2° posto in griglia e vince tenendosi sempre dietro tutti gli altri. Il via compromette la gara di molti: Vettel si sfiora con Hamilton, fora e riparte ultimo dopo il pit stop: finirà 7°; Alonso perde due posizioni, da 3° a 5°, si tocca con Massa che è costretto ai box per una gomma bucata e conclude 15°. L'episodio chiave, al 17° giro: Alonso supera Kubica mettendo due ruote sull'erba e tagliando una curva, non gli restituisce la posizione e viene sanzionato con un drive through, che però è comminato 9 giri dopo, quando Kubica si è già ritirato, ed effettuato solo dopo l'ingresso di una safety car che rallenta ulteriormente lo spagnolo. Risultato: polemiche e rimpianti, con Alonso che finisce 14°, ma con il giro più veloce a testimoniare che la sua rossa aveva il ritmo per finire almeno sul podio. A festeggiare con lo champagne, invece ci sono il vincitore Webber, Hamilton, 2°, e Rosberg, 3°. Button è 4°, dal 14° posto in griglia, e Vettel 7°.

L'ordine di arrivo: 1. Webber; 2. Hamilton; 3. Rosberg; 4. Button; 7. Vettel; 14. Alonso; 15. Massa.
La classifica mondiale: 1. Hamilton 145; 2. Button 133; 3. Webber 128; 4. Vettel 121; 5. Alonso 98.

Hockenheim: sorrisi tirati per la doppietta Alonso-Massa. Reuters
Hockenheim: sorrisi tirati per la doppietta Alonso-Massa. Reuters

gp germania, 25 luglio 2010 — A Hockenheim Alonso ricuce lo strappo in classifica, vincendo e portandosi a -34 dal leader Hamilton, ma si acuisce quello fra i piloti della rossa, dopo il gioco di squadra attuato al 49° giro per favorire lo spagnolo. Massa, infatti scatta al comando della gara al via, aiutato da una partenza alla Schumacher di Vettel, in pole, che stringe contro il muro Alonso lasciando via libera al brasiliano. La Ferrari ne ha di più, Alonso è 2° e cerca di passare Massa in pista, ma vista la resistenza, arriva l'ordine via radio, che finisce all'esame della Fia: la storia si chiude con Massa che si fa superare in modoplateale, una multa di 100 mila $ alla Ferrari e, forse, la fine delle polemiche legate ai giochi di squadra, da sempre attuati, magari con più stile. Vettel chiude 3°, davanti a Hamilton, Button e Webber.

L'ordine di arrivo: 1. Alonso; 2. Massa; 3. Vettel; 4. Hamilton; 5. Button; 6. Webber.
La classifica mondiale: 1. Hamilton 157; 2. Button 143; 3. Webber 136; 4. Vettel 136; 5. Alonso 123.

Ungheria: Webber esulta, Alonso sorride, Vettel è nero. Epa
Ungheria: Webber esulta, Alonso sorride, Vettel è nero. Epa

gp ungheria, 1 agosto 2010 — Webber vince e scavalca Hamilton in testa al mondiale, nella gara gettata alle ortiche da Vettel, Alonso risale a -20 dalla vetta. Il tedesco della Red Bull, scatta dalla pole e s'invola, ma l'ingresso della safety car gli è fatale: si fermano tutti ai box, tranne Webber che diventa leader dietro alla vettura di servizio. Vettel, però, alla ripartenza, lascia troppo spazio fra sé e il compagno, viene punito con un drive through e scivola al 3° posto, passato da Alonso, che chiude 2°. La gara la vince Webber, con un ottimo ritmo con le gomme morbide, per conservare la posizione su Alonso anche dopo la sua sosta, effettuata tardissimo. Hamilton si ritira per rottura del cambio dopo un bel sorpasso su Petrov, 5°, e Schumacher chiude contro il muro Barrichello in rettilineo con una manovra vergognosa: viene penalizzato di 10 posti in griglia per il GP di Spa. Bravo Massa, alla fine 4°. Brividi ai box: Rosberg perde una ruota, mal fissata, dopo il pit stop e Kubica e Sutil si incastrano nella pit lane.

L'ordine di arrivo: 1. Webber; 2. Alonso; 3. Vettel; 4. Massa; 8. Button; ritirato Hamilton
La classifica mondiale: 1. Webber 161; 2. Hamilton 157; 3. Vettel 151; 4. Button 147; 5. Alonso 141.

Spa: i primi tre: Hamilton, Webber e Kubica. LaPresse
Spa: i primi tre: Hamilton, Webber e Kubica. LaPresse

gp belgio, 29 agosto 2010 — Alonso naufraga in una gara infida - umido, asciutto, pioggia -, che premia un pilota che sa fare la differenza: Hamilton. L'inglese parte bene, scavalca Webber, e gestisce bene tutte le insidie, dalle due safety car, alla pioggia, fino a un'uscita di pista, nel finale, a rischio insabbiamento. Vince Lewis, che torna in testa al Mondiale; Webber chiude 2° un GP iniziato con una pessima partenza, ma in cui beneficia di un errore di Kubica, comunque ottimo e alla fine 3°, che arriva lungo ai box, e di una collisione Button-Vettel, innescata da un marchiano errore di valutazione del tedesco. Massa finisce 4° e Alonso va a sbattere al 37. giro, sotto la pioggia, quando era 8°. Gara difficile la sua, iniziata dal 10° posto in griglia per un errore di valutazione con i treni di gomme, proseguita con un tamponamento di Barrichello in avvio e con una azzardata - e sbagliata - scelta di gomme al primo giro e successivo, forzato, nuovo pit stop. Adesso lo spagnolo è a -41 da Hamilton, ma si professa ottimista.

L'ordine di arrivo: 1. Hamilton; 2. Webber; 3. Kubica; 4. Massa; 15 Vettel; ritirati Button e Alonso
La classifica mondiale: 1. Hamilton 182; 2. Webber 179; 3. Vettel 151; 4. Button 147; 5. Alonso 141.

Monza: Alonso ha appena passato Button dopo il pit stop. Reuters
Monza: Alonso ha appena passato Button dopo il pit stop. Reuters

gp monza, 12 settembre 2010 — Alonso accende di passione Monza, imponendosi dopo un lungo testa a testa con Button, 2°, grazie al fondamentale lavoro dei meccanici, che riescono, con un cambio gomme al fulmicotone a far riguadagnare allo spagnolo la posizione che aveva perso con una modesta partenza dalla pole. Pochi i sorpassi e le emozioni, concentrate nel primo giro, con un incontro un po' troppo ravvicinato alla prima variante fra Massa e Alonso, e l'azzardato attacco di Hamilton, alla Roggia, proprio sul brasiliano, con il cedimento della sospensione della McLaren e l'addio a gara, punti preziosi e leadership mondiale. Webber, anonimo 6°, ringrazia tornando primo nel Mondiale, ma Alonso dimezza il distacco dalla vetta, iridata, passando da -41 a -21. Massa è 3°, Vettel 4°, grazie a un pit stop effettuato all'ultimo giro.

L'ordine di arrivo: 1. Alonso; 2. Button; 3. Massa; 4. Vettel; 6. Webber; ritirato Hamilton
Classifica mondiale: 1. Webber 187; 2. Hamilton 182; 3. Alonso 166; 4. Button 165; 5. Vettel 163.

Singapore: il salto di Alonso sul podio. A destra Vettel. Ap
Singapore: il salto di Alonso sul podio. A destra Vettel. Ap

gp singapore, 26 settembre 2010Alonso è straordinario in prova e perfetto in gara: costruisce il suo successo con una pole superba, che capitalizza poi in gara con un'ottima partenza, finalmente, e un ritmo impossibile. Lo spagnolo piega così la resistenza di Vettel, 2° e autore del pit stop nello stesso giro del ferrarista - forse una leggerezza della Red Bull -, e Webber, 3°, e si porta a -11 dall'australiano, sempre leader del Mondiale. Due safety car non intralciano i piani di Alonso, né la diversa strategia di Webber, che cambia subito le gomme e arriva al podio sbarazzandosi di Hamilton, con un contatto, giudicato dai commissari come un semplice incidente di gara, di cui fa le spese solo l'inglese. Hamilton si ritira per la seconda gara di fila e lascia in pista altri punti preziosi. Button è 4°, Massa 8°, dopo che era partito ultimo per la rottura del cambio in qualifica. Con la sua Lotus in fiamme, nel finale, Kovalainen si fa dare un estintore dai commissari e spegne l'incendio.

L'ordine di arrivo: 1. Alonso; 2. Vettel; 3. Webber; 4. Button; 8. Massa; ritirato Hamilton.
Classifica mondiale: 1. Webber 202; 2. Alonso 191; 3. Hamilton 182; 4. Vettel 181; 5. Button 177.

Suzuka, la partenza, con Vettel primo e Petrov che sbatte. Ap
Suzuka, la partenza, con Vettel primo e Petrov che sbatte. Ap

gp giappone, 10 ottobre 2010 — La pista di Suzuka è il terreno di caccia delle Red Bull, che dominano prove e gara, con la doppietta Vettel-Webber. Il tedesco scatta dalla pole e vince senza troppi problemi; l'australiano pensa alla classifica e con i punti del 2° posto allunga su Alonso, 3°, portandosi a +14. La Ferrari gioca in difesa e ottiene il massimo possibile, ringraziando pure il ritiro di Kubica, 3°, per perdita di una ruota nel regime di safety car dei primi giri. La vettura di servizio era entrata in azione per un duplice incidente al via: Petrov urta Hulkenberg e sbatte in rettilineo, e Massa sbaglia la staccata e centra Liuzzi alla prima curva. Button è 4° con una tattica controcorrente, Hamilton 5°, rallentato da noie al cambio, sia in prova - perde 5 posizioni per la sostituzione -, sia in gara. Di rilievo il 7° posto del samurai Kobayashi che regala spettacolo con sorpassi che gli altri non tentano neppure.

L'ordine di arrivo:1. Vettel; 2. Webber; 3. Alonso; 4. Button; 5. Hamilton.
Classifica mondiale: 1. Webber 220; 2. Alonso 206; 3. Vettel 206; 4. Hamilton 192; 5. Button 189.

Corea: Alonso passa Vettel, che poco dopo si ritirerà. LaPresse
Corea: Alonso passa Vettel, che poco dopo si ritirerà. LaPresse

gp corea, 24 ottobre 2010 — Il GP più rocambolesco della stagione consegna ad Alonso la vittoria e la leadership del Mondiale, nel giorno del tracollo della Red Bull. Bravo lo spagnolo ad aspettare che la gara gli venga incontro e ad approfittare degli errori altrui. Dopo una partenza, prima ritardata, poi addirittura ripetuta, per la troppa acqua e scarsa visibilità in pista, la corsa vera inizia solo con un'ora di ritardo e dopo ben 18 giri dietro la vettura di servizio. Il tempo di un giro e Webber si gira su un cordolo, si spalma contro un muro e conivolge pure Rosberg. Vettel controlla la gara sul bagnato, Hamilton guadagna il 2° posto su Alonso grazie a un problema a un dato della ruota del box Ferrari al pit stop, ma glielo riconsegna subito con un dritto che si rivelerà fatale. Vettel, infatti, ha dei problemi al motore e si ritira, consegnando gara e vetta del Mondiale ad Alonso. 2° è Hamilton, unico a chiedere una più sollecita ripresa della corsa negli interminabili giri iniziali dietri la Safety Car, 3° Massa, 4° un ottimo Schumacher, sempre a suo agio sul bagnato, 5° Kubica, 6° Liuzzi, al suo miglior piazzamento in F.1. Adesso, da cacciatore, Alonso è diventato la lepre, con 11 punti di vangaggio in classifica su Webber.

L'ordine di arrivo:1. Alonso; 2. Hamilton; 3. Massa; 12. Button; ritirati Webber e Vettel.
Classifica Mondiale: 1. Alonso 231; 2. Webber 220; 3. Hamilton 210; 4. Vettel 206; 5. Button 189.

Brasile: Vettel  infila il poleman Hulkenberg, Alonso insegue. Afp
Brasile: Vettel infila il poleman Hulkenberg, Alonso insegue. Afp

GP BRASILE, 7 NOVEMBRE 2010 — La Red Bull, dopo soli 6 anni in F.1 vince il mondiale costruttori, grazie alla quarta doppietta stagionale; giochi aperti in quello piloti, con Alonso che conserva 8 punti di margine su Webber e 15 su Vettel. La gara va a Vettel, che precede il compagno Webber, aprendo la lunga scia di polemiche e interrogativi, che arriverà fino all'ultimo GP di Abu Dhabi, sull'opportunità o meno dei giochi di squadra che la Red Bull dice di non voler attuare. Successo costruito alla prima curva, con il sorpasso sul sorprendente Hulkenberg, in pole con la Williams dopo una qualifica condizionata dalla pioggia, e gara poi dominata. Secondo è Webber, terzo Alonso, frenato dal 5° posto in griglia, per un imperfetto ultimo giro di qualifica, e imbottigliato nei primi giri di corsa. Una safety car nel finale consente allo spagnolo solo di avvicinare, non di impensierire Webber. Ancora teoricamente in lotta per il titolo pure Hamilton, 4° in gara e nel mondiale, a -24 da Alonso.

L'ordine di arrivo: 1. Vettel; 2. Webber; 3. Alonso; 4. Hamilton; 5. Button; 15. Massa
Classifica mondiale: 1. Alonso 246; 2. Webber 238; 3. Vettel 231; 4. Hamilton 222; 5. Button 199.

Sebastian Vettel, 23 anni, il più giovane iridato in F.1 Epa
Sebastian Vettel, 23 anni, il più giovane iridato in F.1 Epa

GP ABU DHABI, 14 NOVEMBRE 2010 — Uno dei più grossi ribaltoni della storia della F.1 si verifica sotto i riflettori degli Emirati Arabi. Fra i due litiganti della vigilia, Alonso, in testa al mondiale, con 8 punti su Webber, spunta il terzo, Vettel, che vince e recupera i 15 punti di distacco dal ferrarista per diventare, a 23 anni, 4 mesi e 11 giorni il più giovane campione del mondo della storia della F.1. Doccia fredda per la Ferrari, cui le doti di Alonso non sono bastate in una gara condizionata da un'errata strategia ai box: quella di emulare subito il cambio gomme di Webber, 5° alle spalle dello spagnolo, invece di concentrarsi sul ritmo del trio di testa, Vettel-Hamilton-Button. Dopo la sosta, infatti, Alonso si è trovato impantanato alle spalle di Petrov, che, come Rosberg, aveva subito cambiato gomme al 2° giro, approfittando di una safety sar per una collisione da brivido Schumacher-Liuzzi dopo il via. Dalle retrovie Alonso non è più riuscito a emergere, Hamilton, anche lui frenato da Kubica dopo il cambio gomme non ha potuto attaccare Vettel, che ha vinto gara e titolo. Onore al giovane tedesco e alla Red Bull, la vettura più veloce, il cui azzardo di non puntare su alcun pilota durante la stagione ha pagato, anche se con il brivido; mea culpa per la Ferrari, cui resta la grande rimonta di Alonso, ma che ha perso di lucidità nelle fasi decisive. La strategia al muretto, oltre all'aver corso, in pratica, sempre con una sola vettura, sono stati i maggiori limiti della stagione del Cavallino.

L'ordine di arrivo: 1. Vettel; 2. Hamilton; 3. Button; 4. Rosberg; 5. Kubica; 6. Petrov; 7. Alonso.
Classifica Mondiale: 1. Vettel 256; 2. Alonso 252; 3. Webber 242; 4. Hamilton 240; 5. Button 214.

Massimo Brizzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

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