Alonso, polizza da record
10 milioni per i suoi pollici

Assicurazione per le due dita del ferrarista che si prepara al GP di Barcellona del 9 maggio: "Con i GP in Europa inizia la vera battaglia e si capirà chi lotterà o meno per il titolo. La posizione nostra è buona: spesso abbiamo raccolto meno di quanto potevamo, ma il potenziale per inseguire il Mondiale c'è"

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Fernado Alonso, primo anno in Ferrari. Afp

ROMA, 26 aprile 2010 - Quanto può valere un dito di una persona? Anche 5 milioni di euro, se si tratta di un due volte campione del mondo. È quanto è emerso dalla personale polizza che ha stipulato il ferrarista Fernando Alonso, che ha assicurato i suoi pollici per 10 milioni di euro. L'operazione, patrocinata dal Banco di Santander, tra i principali sponsor della scuderia di Maranello, riguarda un'assicurazione sulla vita, con copertua particolare delle due dita. Scelte, non solo per la funzionalità nel gestire il volante, con annessi pulsanti e manettini, ma anche come simbolo per fare il segno della vittoria o che è tutto a posto. In un frangente in cui gli oggetti di questa particolare polizza, sono saliti agli onori della cronaca sportiva, anche per altri, più o meno opportuni gesti, visti in uno stadio, si possono passare in rassegna le scelte simili di altri sportivi: il portiere del Real Madrid, Iker Casillas ha assicurato le sue mani e l'ex pallone d'oro Cristiano Ronaldo i piedi. Beckham, invece, per non sbagliarsi, ha assicurato l'intero corpo: 150 milioni di dollari, il costo dell'operazione.

l'ora del dunque — Intento, il Circus della F.1 dopo Bahrain, Australia, Malesia e Cina, sbarca in Europa, dove, il 9 maggio si correrà il GP di Spagna e Fernando sottolinea che è l'ora della svolta: "È il momento della veritá, l'inizio di una bella battaglia - dice il pilota della Ferrari -. In Europa si capirá chi potrá lottare per il titolo e chi no". Il pilota, che a Barcellona correrà in casa, prosegue la sua analisi nel corso di una conferenza organizzata dal Banco di Santander. "Le prime gare possono essere atipiche, con tanti cambiamenti del meteo, ma adesso arriva il momento della veritá. Anche per i team, che qui possono dimostrare di sapere sviluppare la macchina più velocemente rispetto ai rivali. È l'inizio di un'entusiasmante battaglia".

Fernando Alonso, a destra, con Sebastian Vettel. Epa

buona posizione — Dopo il successo nella gara inaugurale, in Bahrain, Alonso, rallentato anche da noie tecniche e da non felici scelte tattiche, non è più salito sul podio e ora è terzo nella classifica iridata, a 11 punti dal leader Jenson Button. "È sempre frustrante chiudere una gara senza essere riuscito a raggiungere il risultato sperato, ma il terzo posto nel Mondiale a pochi punti dal leader credo sia una situazione molto buona: non abbiamo sempre raccolto tutto quello che era nel nostro potenziale, ma siamo comunque in piena lotta per il titolo ed è questo quello che conta di più". Chiosa, infine, sui problemi di propulsore, che ha già costretto il team all'utilizzo di tre unità: "I problemi al motore? Non sono preoccupato, so che la squadra sta lavorando tanto per metterli a posto e sono sicuro che avrò a disposizione un motore affidabile e potente. A Maranello, si stanno già impegnando per introdurre diverse nuove soluzioni per la F10 giá a partire dal GP di Spagna". La speranza, per tutti i ferraristi, è che a Barcellona, uno di quei pollici da 5 milioni di euro, possa essere esibito dalla vettura in segno di vittoria.