L'EDITORIALE
Ferrari cambia, lascia a piedi i soliti perdenti
Allora non era una palla. La fine della stagione di Binotto alla Ferrari anticipata dalla Gazzetta ¨¨ stata bollata proprio cos¨¬, una palla, da Jean Alesi. La frase, di per s¨¦ insignificante considerato che l'ha pronunciata? uno dei piloti meno vincenti della Formula 1, assume in realt¨¤ una sua importanza. La Ferrari ¨¨ il marchio sportivo italiano pi¨´ conosciuto al mondo, ha una storia gloriosa anche se il presente ¨¨ complicato. Ma nei motori e in una storia cos¨¬ lunga, le difficolt¨¤ ci possono stare. Ci sta meno la corte dei miracoli che in questi anni, ma per la verit¨¤ anche in passato, ha supportato il team di Maranello spesso pi¨´ danneggiandolo che aiutandolo.?
La questione binotto?
¡ª ?D¡¯altronde se ti affidi a piloti che hanno passato in pista pi¨´ tempo a perdere che a vincere, a professionisti della comunicazione che nel curriculum vantano pi¨´ licenziamenti che promozioni, non ci si pu¨° meravigliare se il risultato di tanti encomiabili sforzi sia il contrario di quello sperato. Non ¨¨ che a farti dire che sei bravo poi diventi campione del mondo. La questione Binotto l¡¯hanno posta le tante delusioni, gli errori compiuti, pari solo agli investimenti enormi fatti negli ultimi anni. La Gazzetta li ha soltanto raccontati, non li ha creati, cercando sempre di essere uno stimolo perch¨¦ la Ferrari tornasse a vincere quel titolo mondiale piloti che manca dal 2007.?
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¡ª ?Enzo Ferrari da cui tutto ¨¨ cominciato diceva: ?Non mi imbarazzano le domande dei giornalisti, ma quelle che faccio a me stesso?. Eppure era capitato anche a lui, il pi¨´ grande di tutti, di restare anni senza vincere. Non conoscendo altra strada che il lavoro, continu¨° a dannarsi perch¨¦ il Mondiale tornasse a casa, a Maranello. Recuperare quello spirito ¨¨ il primo punto del programma che il team principal deve fissare per s¨¦ e per chi avr¨¤ intorno. Lasci perdere i gran maestri dell¡¯ordine delle scuse, lasci perdere i questuanti. I perdenti che hanno sempre la verit¨¤ in tasca e la bacheca vuota. La Ferrari non ha bisogno di galoppini zelanti in tuta rossa, cos¨¬ almeno qualche autografo ancora lo firmano. Per battere Mercedes e Red Bull, Hamilton e Verstappen, non servono. Davanti c¡¯¨¨ una stagione ancora da costruire partendo da un pilota, Leclerc, che ha tutto per essere un fuoriclasse. Il resto, se la Ferrari far¨¤ la Ferrari, verr¨¤ da s¨¦.
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