Dal 1988 al 2022: sono otto gli incidenti di imbarcazioni con auto a bordo che si ricordano. Prima della Felicity Ace era toccato alla Hoegh Xiamen, l'incidente alla Reijin il piu datato. Eccoli tutti
Dal 1988 a oggi: un grande lasso di tempo, nel quale sono successi di-versi incidenti gravi che hanno coinvolto alcune navi cargo con a bordo auto di lusso. Se l¡¯incendio che ha interessato la Felicity Ace ¨¨ solo l¡¯ultimo, nel passato si ricordano otto altre sventure: un numero altissimo sia per le societ¨¤ automobilisti-che ¡ª che la maggior parte delle volte hanno perso definitivamente i lo-ro modelli ¡®freschi¡¯ di produzione ¡ª sia per gli acquirenti, impossibilitati nel ricevere le loro nuove vetture. Quasi come se fosse una sorta di maledizione, iniziata nell¡¯aprile di 34 anni per arrivare fino al 16 febbraio scorso, quando la gi¨¤ citata Felicity Ace, nave con bandiera panameri-cana di propriet¨¤ della giapponese Mitsui Osk Line (Mol), si ¨¨ incendiata vicino alle Antille portoghesi, con a bordo quasi 4 mila vetture, la mag-gior parte appartenenti al gruppo Volkswagen, tutte destinate al mercato statunitense.
I casi pi¨´ recenti: la Hoegh Xiamen e la Grande America
¡ª ?Prima della Felicity Ace, l¡¯ultima sventura (sempre per un incendio) era accaduta nel giugno 2020 alla Hoegh Xiamen, finita distrutta insieme a tutto il suo carico a Jacksonville, in Florida. A bordo c¡¯erano 2.420 vettu-re americane usate, destinate ai Paesi dell'Africa occidentale. La nave, parcheggiata nel porto della citt¨¤, arse per giorni con dentro le vetture, mentre il personale riusc¨¬ a scappare illeso. Nel marzo 2019, invece, l¡¯imbarcazione Grande America prese fuoco affondando nel Golfo di Biscaglia (tra Francia, Spagna e i Pirenei). A bordo c¡¯erano diverse Por-sche, circa 2 mila Audi e quattro 911 GT2 RS, gi¨¤ fuori produzione e destinate a quattro clienti brasiliani, con Stoccarda costretta a dover riavviare la produzione.
Dalla Sincerity Ace all¡¯incidente della Hoegh Osaka
¡ª ?Poco prima della Grande America, il 31 dicembre 2018, la nave da tra-sporto Sincerity Ace and¨° in fiamme in pieno Oceano Pacifico, a 3.300 chilometri dalle Hawaii, mentre trasportava 3.500 nuovissimi modelli Nissan dal Giappone agli Stati Uniti, quasi tutti distrutti. Allora, cinque dei 24 membri finirono dispersi in mare. Fu invece una non corretta di-stribuzione del carico la causa dell¡¯incidente della Hoegh Osaka, che a gennaio 2015 trasportava 1.400 auto nuove, di diversi marchi. Una volta entrata nel Canale della Manica, l¡¯imbarcazione venne arenata per evita-re un probabile affondamento, ma nell¡¯impatto si crearono alcune crepe all¡¯interno dello scafo, per un conseguente allagamento della nave. Tutte le vetture a bordo, cos¨¬, finirono nella spazzatura.
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La Baltic Ace affondata nel 2012, la Cougar Ace salva nel 2006
¡ª ?Sempre a dicembre, ma del 2012, un errore di comunicazione tra l'equi-paggio della Baltic Ace e il mercantile Corvus J provoc¨° la collisione del-le due navi, al largo delle coste dei Paesi Bassi. La prima affond¨° in meno di 15 minuti dall¡¯impatto, portando con s¨¦ 1.417 nuovi modelli Mit-subishi, pi¨´ un numero non confermato di Ferrari, Bentley, Rolls Royce e Lamborghini: veicoli tutti diretti al mercato russo. Undici dei 24 lavora-tori a bordo morirono, purtroppo, nell¡¯incidente. Dal Giappone al Canada era invece diretta nel luglio 2006 la compagnia Cougar Ace, con 4.812 veicoli Mazda nuovi di zecca. Ma durante un'operazione di routine di riempimento dei serbatoi, la nave incomincio a inclinarsi nel bel mezzo del Pacifico. Fortunatamente, allora, le auto rimasero illese come le per-sone a bordo, arrivando tutte in perfette condizioni in Giappone, da do-ve il viaggio era iniziato. Ma temendo il rifiuto degli acquirenti per il trop-po tempo passato in mare, a sorpresa Mazda distrusse tutte le sue vet-ture, per un carico ¡°sprecato¡± del valore totale di quasi 120 milioni di dol-lari (107 milioni di euro).
I tristi finali per Kariba e Reijin
¡ª ?Nelle prime ore del 14 dicembre 2002, invece, un¡¯imbarcazione norve-gese di nome Tricolor si scontr¨° contro la nave portacontainer, Kariba, che navigava lungo la costa francese trasportando 2.871 auto di lusso Bmw, Volvo e Saab. Entrambi i mezzi affondarono, con la Kariba che rimase a bordo superficie per poi venire speronata da altre due navi, mentre i veicoli a bordo rimasero schiacciati per gli urti. L¡¯incidente pi¨´ datato, infine, accadde il 26 aprile 1988 alla nave giapponese Reijin, che, dopo aver lasciato il porto di Leix?es, diretta al seguente scalo eu-ropeo, si incagli¨° e si capovolse pochi chilometri pi¨´ a sud al largo di Porto, dopo un non corretto scarico di alcune delle 5.432 vetture pre-senti a bordo. Il mezzo rimase capovolto e fermo davanti alla Praia da Madalena, osservato da tantissimi turisti portoghesi incuriositi per l¡¯accaduto. Soprannominato il Titanic of Cars, lo spiaggiamento della Reijin ebbe un finale amaro, dato che la nave, insieme a un terzo delle vetture al suo interno, venne affondata in acque profonde.
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