In Italia nel 2023 hanno perso la vita 3.039 persone mentre i feriti sono stati oltre 224mila. I dati di Aci e Istat
Meno morti, pi¨´ feriti e incidenti stradali. Questa la sintesi estrema del rapporto annuale di Aci e Istat sull'argomento che riguarda il 2023.?Lo scorso anno sono stati 3.039 i morti in incidenti stradali in Italia (-3,8% rispetto all¡¯anno precedente), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4%) con almeno un ferito. Nel frattempo al Senato ¨¨ in discussione la riforma del Codice della strada.?
chi sono le vittime
¡ª ?Le vittime aumentano nel 2023 per i conducenti di monopattini, di biciclette e biciclette elettriche, stabili i pedoni e in diminuzione gli altri utenti. Si contano 1.332 vittime tra gli occupanti di autovetture (-3,1%), 734 tra i motociclisti (-6,0%), 68 tra i ciclomotoristi (-2,9%), 485 tra i pedoni (0,0%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 112 deceduti (-32,5%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 212, in aumento rispetto al 2022 quando erano 205 (+3,4%). Aumentano anche gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici (conteggiati dal 2020): gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.929 nel 2022 a 3.365 nel 2023, i feriti da 2.787 a 3.195, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 21 (nel 2022 erano 16).
dove avvengono gli incidenti
¡ª ?Su strade urbane, autostrade e strade extraurbane gli incidenti stradali e i feriti risultano in lieve aumento o stabili rispetto al 2022, con valori ancora tutti in diminuzione rispetto all¡¯anno di riferimento 2019. Le vittime diminuiscono in confronto al 2022 in tutti gli ambiti stradali, con un calo consistente, in particolare, per le autostrade (-19,0%); sulle strade urbane il calo ¨¨ dello 0,3%, sulle strade extraurbane del 3,9%.
i comportamenti pi¨´ pericolosi
¡ª ?Tra i comportamenti errati alla guida si confermano come pi¨´ frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocit¨¤ troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 36,5% dei casi (80.057), valore stabile nel tempo.
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