Ferrari all'attacco: 5 domande per capire l'affare Hamilton

1. L'IDEA

Perché la rossa vuole ingaggiare il 7 volte iridato?

La Ferrari ha sempre avuto una predilezione per i campioni del mondo. Nel caso di Lewis Hamilton, c’è un’ammirazione di lunga data da parte di John Elkann. Nel 2019, il presidente del Cavallino lo aveva incontrato due volte, per convincerlo a trasferirsi a Maranello. L’idea si ripresenta ora che l’asso della Mercedes è di nuovo in scadenza di contratto. La rossa, con l’ingaggio dell’inglese, avrebbe un uomo immagine straordinario e una figura carismatica di grandissima esperienza con cui spronare il team. Senza contare l’effetto mediatico dell’arrivo del pilota più vincente della storia.

2. LA SCELTA

Perché Lewis potrebbe essere tentato?

L’offerta della Ferrari, se fosse confermato che si tratta di 45 milioni di euro a stagione, sarebbe di per sé un buon motivo per tentare Hamilton, considerando il fatto che il fuoriclasse inglese è a fine carriera. Ma la vera molla, al di là dei soldi, potrebbe essere il fascino di affrontare un’ultima, grande sfida in F.1 con la squadra più prestigiosa al mondo. Ovviamente, sono molte di più le ragioni per cui Lewis difficilmente lascerebbe la Mercedes, che considera la sua casa e a cui è legato da sempre.

3. IL COMPAGNO

Ma Charles Leclerc come reagirebbe al suo arrivo?

Pare che Leclerc abbia reagito con grande serenità alle voci sul possibile arrivo di Hamilton alla Ferrari. Ne ha parlato ad alcuni media alla vigilia del GP di Montecarlo. Del resto, aveva già risposto sull’argomento nel 2019: ?Non avrei problemi a correre con Lewis?. In realtà, la situazione potrebbe essere più difficile di quanto non sembri in apparenza. Leclerc oggi è un pilota affermato e sente di meritare il ruolo di leader della Ferrari, dopo quasi cinque anni con la rossa. L’arrivo di un compagno “ingombrante” come Lewis farebbe nascere tensioni, accrescendo il malcontento di Charles, già deluso per i risultati negativi. C’è il rischio che il monegasco, in scadenza di contratto nel 2024, abbia un motivo in più per andarsene.

4. LA SQUADRA

La sua presenza risolverebbe ogni problema?

Pensare di risolvere i guai attuali della Ferrari con l’ingaggio di un pilota, per quanto bravissimo come Hamilton, sarebbe utopistico. Non sono certo Leclerc o Sainz (che dovrebbe fare posto a Lewis) il vero problema del Cavallino. La rossa è così indietro nelle prestazioni rispetto alla Red Bull che nessun campione potrebbe colmare la differenza. Inoltre, è da escludere che Hamilton possa ripetere quello che fece Michael Schumacher quando arrivò a Maranello. Ha meno anni di carriera davanti a sé e il contesto è del tutto diverso. La Ferrari deve rinforzarsi, perciò ha cercato gli ingegneri di punta della Red Bull, ma invano. Né si può pensare che il d.t. James Allison lasci la Mercedes per tornare dove fu cacciato in malamente...

5. LE TEMPISTICHE

Entro quando va conclusa l’operazione?

L’ingaggio di Hamilton implicherebbe la necessità, da parte della Ferrari, di rinunciare a uno dei due piloti attuali, sotto contratto sino al 2024. La priorità è tenere Leclerc, giovane e molto considerato da Elkann, perché rappresenta una garanzia per il futuro. In quanto a Charles, non ci sono avvisaglie che possa rescindere il contratto in anticipo per andare alla Mercedes al posto di Lewis. Quindi dovrebbe essere sacrificato Carlos Sainz, sfruttando clausole contrattuali da esercitare entro settembre. Perciò l’operazione Hamilton va finalizzata al massimo in estate.