Sono rare le donne come copilota alla Dakar, solo tre su oltre ottocento equipaggi. Delphine Delfino ne ha gi¨¤ corse quattro. La sua esperienza in queste competizioni
¡°Una donna come copilota infonde calma¡±. La sfida estrema nel deserto, dura e crudele quanto affascinante, si vive cos¨¬: lontano dagli stereotipi. Perch¨¦ lo sport unisce e se generalmente la donna pilota opta per un navigatore - un bravo meccanico capace di riparare il mezzo e infonderle fiducia - avere una donna come copilota ¨¨ una scelta abbastanza insolita. Solo nove gli equipaggi su oltre 800 concorrenti al via. Si impara anche questo alla Dakar, a ribaltare i luoghi comuni. ¡°Nei rally ci sono padri e figlie che corrono, ma anche marito e moglie. Diverso ¨¨ quando la Dakar non ¨¨ un affare di famiglia - racconta Delphine Delfino, navigatrice professionista, bionda, occhi azzurri e origini piemontesi - Mi ¨¨ capitato a volte di avere un¡¯offerta per correre e ho dovuto rinunciare perch¨¦ le mogli erano contrarie¡±, sorride divertita. Anche suo marito Max ¨¨ copilota e la figlia Lili, 19 anni, ha gi¨¤ ricevuto un¡¯offerta per correre la Dakar 2026, sempre come navigatrice.
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Jean-Luc Ceccaldi, businessman di successo, alla sua quinta Dakar, ha deciso di correre con Delphine dopo il Rally di Anatolia. ¡°Era tanto che volevo correre con una navigatrice. Delphine ha vinto in Turchia e noi siamo arrivati secondi. Le ho chiesto di farmi da copilota e ha accettato. Abbiamo corso il Rally del Marocco insieme ed eccoci qui. Nell¡¯abitacolo la convivenza ¨¨ ottima: Delphine ¨¨ precisa, calma, determinata¡±. Il duo Ceccaldi-Delfino ¨¨ partito con un obiettivo: il podio nella Ultimate T1.2. ¡°La gara ¨¨ ancora aperta, ci attendono due giorni e mezzo di sabbia e rocce e poi dune e ancora dune del deserto dell¡¯Empty Quarter¡±. Ceccaldi non ha mai avuto dubbi sulla scelta fatta, anzi, nella sua azienda, l¡¯¡°Alsace Depannage¡±, ha messo tutte donne nelle posizioni di responsabilit¨¤. ¡°Per un periodo ho avuto anche donne a bordo dei carroattrezzi, ma dopo un paio di anni hanno abbandonato perch¨¦ ¨¨ un lavoro troppo pesante. Per quel che riguarda invece, le posizioni di vertice, nella mia azienda sono tutte donne. Hanno una visione strategica, sono pi¨´ brave di noi a mettere da parte l¡¯ego, quando necessario, sono determinate¡±.
Ma come si concilia professione e famiglia? ¡°Abbiamo viaggiato con i nostri figli sin da quando erano piccoli. Li abbiamo portati nel deserto, nei rally, in 4x4. Adesso che sono grandi, queste avventure restano i ricordi pi¨´ belli della loro infanzia - racconta Delphine - abbiamo insegnato loro ad essere indipendenti, a sapersi arrangiare in tutte le situazioni con la serenit¨¤ di averci a loro fianco. Per me ¨¨ una soddisfazione vedere come nostra figlia Lili ha seguito le nostre orme e il prossimo anno correr¨¤ la Dakar come copilota¡±. E per Ceccaldi, c¨°rso cresciuto all¡¯ombra delle torri genovesi? ¡°Anche noi facevamo la stessa cosa. Per i nostri tre figli a Natale non c¡¯erano i soliti regali sotto l¡¯albero. C¡¯era un biglietto d¡¯aereo per la Libia, l¡¯Egitto o il Senegal. Correre la Dakar era nella lista dei desideri per entrambi¡±. Per Jean-Luc ¨¨ diventata realt¨¤ quando a 50 anni ¨¨ sopravvissuto per miracolo. Dopo una difficilissima operazione al cuore ha deciso di realizzarla. ¡°Ero ancora in ospedale e ho pensato tra me e me: me la sono vista davvero brutta, da oggi voglio vivere i miei sogni. Il primo pensiero ¨¨ andato alla Dakar. Il chirurgo me lo ha negato e ancora non si spiega come possa essere alla mia quinta partecipazioni¡±. Alla sua quarta Dakar, anche per Delphine, la corsa pi¨´ dura al mondo rappresenta il lusso della libert¨¤, un¡¯avventura. ¡°Non mi tiro indietro anche nei lavori pi¨´ duri, ma alla sera mi metto due gocce di profumo prima di ritirarmi in tenda. Lo faccio per me, perch¨¦ ¨¨ bello sentirsi di nuovo femminile, dopo una giornata di polvere e sudore¡±.
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