Nel 2023 sono aumentate le immatricolazioni nonostante l'anzianit¨¤ del parco circolante. Si rinnovano pi¨´ velocemente gli autobus. I risultati dell'osservatorio Continental
Pi¨´ di un camion su tre che circola sulle strade italiane ha oltre 20 anni. Per l'esattezza ¨¨ il 35,3% del parco attuale. ? anche vero che aumenta il numero di immatricolazioni e per quanto riguarda gli autobus il tasso di rinnovo ¨¨ pi¨´ veloce. Sono alcuni degli aspetti che emergono dal consueto osservatorio annuale di Continental?sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone. La quarta edizione riguarda il 2023.??
Indice
immatricolazioni camion
¡ª ?Il trasporto merci oltre le 16 tonnellate nel 2023 ha registrato 22.999 immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. I maggiori incrementi sono in Basilicata (+35%), Trentino-Alto Adige (+26,5%), Umbria (+23,9%); i fanalini di coda sono Molise (-23,2%), Valle d¡¯Aosta (-30,0%) e Puglia (-37,0%). In termini assoluti, guida la classifica la Lombardia (4.475 nuovi camion) seguita da Campania (2.546), Veneto (2.515). In coda, Basilicata (140 immatricolazioni), Molise (108) e Valle d¡¯Aosta (50).
Immatricolazioni autobus
¡ª ?Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dal numero di posti, registra un +45,8% con 5.434 immatricolazioni contro le 3.828 del 2022 tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. A rinnovare la flotta ¨¨ soprattutto il trasporto pubblico locale (Tpl). Crescono percentualmente di pi¨´ Trentino-Alto Adige (+230,8%) e Molise (+184,3%) e Abruzzo (+175%). In assoluto, prima la Lombardia (+762 unit¨¤), il Lazio (+647) e il Piemonte (+452). Solo la Valle d¡¯Aosta registra un calo pari al 12,5% dovuto ai sette bus contro gli otto venduti nel 2022.
Alimentazione camion
¡ª ?La situazione per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022. Il gasolio continua ad essere predominante (90,3% in leggerissimo calo rispetto al 90,8% del 2022) seguito da benzina e metano (entrambi in calo di 0,1 punti a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a Gpl segnano un 1,5% contro l¡¯1,4%, cos¨¬ come gli elettrici (allo 0,4% contro lo 0,3%); crescita pi¨´ sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina).
Alimentazione autobus
¡ª ?Il parco autobus (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di Tpl urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1% rispetto al 92,7% del 2021); il metano ¨¨ al 6,1% contro il 5,4% dell¡¯anno precedente; le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%) contro l¡¯1,2% del 2022. Sardegna (con il 98,3% di diesel), Basilicata (98%) e Molise (95,8%), guidano la classifica delle regioni con meno veicoli alternativi; in questo comparto spiccano invece le flotte elettriche urbane e suburbane del Nordovest: la Liguria ha il 5,4% (con un incremento di 2,3 punti percentuali), il Piemonte il 3,4% (+1,4), la Lombardia il 2,4% (+0,8). Saldo positivo per l¡¯elettrico ovunque, stabile in Valle d¡¯Aosta e Calabria.
Emissioni camion
¡ª ?Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale contro il 53,4% del 2022, con Euro 5 e 6 in aumento (+0,7 e +2,1 punti percentuali in pi¨´) e gli Euro 4 in contrazione (-0,7). I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al Pra (pubblico registro automobilistico) di veicoli non pi¨´ circolanti. Maglia nera sono Calabria (con 67,5% dei veicoli da Euro 0 a Euro 3), Sicilia (63,5%) e Basilicata (58,7%); le pi¨´ virtuose sono Trentino (86,9% di Euro 5 e 6), Valle d¡¯Aosta (86,5%) e Lombardia (67,8%).?
Emissioni autobus
¡ª ?In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano dal 39,9% al 26,8% sul totale. Le prime quattro classi sono diffuse soprattutto in Calabria (57,8% del parco), Campania (56,7) e Sicilia (56,3%). I bus Euro 4, 5 e 6 sono l¡¯86,3% del circolante in Trentino-Alto Adige, l¡¯84,4% in Valle d¡¯Aosta e l¡¯81,3% in Friuli-Venezia Giulia e oltre il 60% in tutte le regioni del Nord, in Lazio e Sardegna.?
Anzianit¨¤ camion
¡ª ?L¡¯et¨¤ degli autocarri in circolazione rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei pi¨´ anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non pi¨´ circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la pi¨´ diffusa con il 35,3% del circolante. La tallona quella degli autocarri entro dieci anni (35,2%) seguita da quella tra 10 e 20 anni, al 29,3%. Complessivamente la fotografia rimane quella di un parco ag¨¦ e molto diverso fra Nord e Sud. In meridione la presenza di molti veicoli immatricolati in conto proprio e di trasportatori monoveicolari influenza negativamente la freschezza del parco. I camion pi¨´ nuovi sono in Trentino-Alto Adige (78,6%) e Valle d¡¯Aosta (82,4%), che registrano rispettivamente soltanto lo 0,8% e l¡¯1,1% di veicoli oltre 30 anni; in coda ci sono la Calabria con il 14,2% dei veicoli di meno di 10 anni e la Sicilia con il 16,9%. Le percentuali di veicoli ultra-trentennali nelle due regioni sono del 12,6% e 11,8% rispettivamente.?
Anzianit¨¤ autobus
¡ª ?Gli autobus risentono positivamente dei contributi per le flotte di Tpl e generalmente i mezzi pi¨´ vecchi registrano dati pi¨´ aderenti alla realt¨¤ rispetto agli autocarri di pari et¨¤. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino un anno e da 3,8% a 3,9% quelli fino a due). Il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022), il 33,6% tra dieci e venti (era il 36%) e il 27,5% oltre i venti (dato sostanzialmente stabile rispetto al precedente 27,6%). La classifica delle regioni ¨¨ guidata da Lombardia (49,2% di mezzi sotto i dieci anni), Friuli-Venezia Giulia (54,2% di ¡°giovani¡±) e Trentino-Alto Adige (63,5%). In coda la Calabria, con il 40,9% oltre i vent¡¯anni e solo il 22,1% con meno di dieci, la Basilicata con il 41,7% di ultraventennali e la Campania con il 45,5%.
Gazzetta dello Sport
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