E' progettata da un cantiere italiano la "chase boat" per il team del New York Yacht Club che punta a conquistare il mitico trofeo velico. Un catamarano da 50 nodi a zero emissioni
L'America's Cup - il trofeo velico pi¨´ prestigioso del mondo - ha optato in senso ecosostenibile, partendo dai tender che sino all'ultima edizione erano in gran parte dei maxi-gommoni con potenti fuoribordo. Dalla prossima edizione, quella del 2024 a Barcellona, il protocollo prevede solo le chase boats: imbarcazioni di soli 10 metri che possono raggiungere la massima velocit¨¤ di 50 nodi, spinte esclusivamente da motori a idrogeno e dotate di foil. Zero emissioni, quindi, con rilascio nell¡¯ambiente di poche gocce d¡¯acqua, la massima espressione della sostenibilit¨¤ nello yachting, fino a poco tempo fa inimmaginabile. Ogni sfidante e il detentore Emirates Team New Zealand stanno lavorando alla loro chase boat, utilizzando le risorse interne (designer, ingegneri, costruttori) in collaborazione con realt¨¤ esterne. C'¨¨ da divertirsi, fermo restando che - come vuole la tradizione dell'America's Cup - non si pu¨° sapere tutto.
AMERICAN MAGIC
¡ª ?Nell'operazione ¨¨ coinvolto anche un cantiere italiano: ¨¨ Bluegame, brand del gruppo Sanlorenzo. A contattarlo per la propria chase boat ¨¨ stato?il New York Yacht Club, il circolo pi¨´ blasonato ed esclusivo al mondo, che di questa manifestazione ha fatto la storia, vincendo la prima edizione nel 1851 e detenendo il primato per 132 anni, la pi¨´ lunga serie vincente nella storia dello sport. Nella nuova campagna, il Nyyc ¨¨ il club che affianca la sfida di America Magic, team che nell'ultima edizione venne sconfitto seccamente da Prada Challenge nella fase eliminatoria. A gestire il progetto e lo sviluppo dell'imbarcazione c'¨¨ l'architetto Luca Santella, due volte olimpionico di vela e che da un ventennio si occupa di nautica a motore come fondatore di Bluegame e oggi capo della strategia prodotto del cantiere viareggino. "Una sfida bellissima, molto impegnativa, ecco perch¨¨? ho puntato su una squadra di eccezionale competenza, i cui membri sono stati tutti coinvolti nella progettazione nelle ultime edizioni di Coppa America - racconta Santella - cos¨¬ abbiamo conseguito il massimo know-how possibile nelle aree delle strutture e del composito, nel design dei foil e nella gestione del software che controlla l¡¯assetto di queste sofisticatissime barche volanti".
FUEL CELL
¡ª ?Il tema idrogeno non ¨¨ totalmente inedito alla nautica. Meno di un anno fa,? la capogruppo Sanlorenzo ha siglato con Siemens Energy la realizzazione del primo superyacht di 50 metri con generazione elettrica tramite idrogeno e fuel cell, che sar¨¤ varato nel 2024. "L'elettrico puro pone troppi limiti a un'imbarcazione, l'idrogeno no perch¨¨ esattamente come nelle auto alimenta le batterie del propulsore. In pi¨´, le chase boats montano i foil che consentono prestazioni eccezionali ma al tempo stesso abbassano i consumi. La Bluegame pu¨° toccare 50 nodi di velocit¨¤ massima ma a 28, quando i foil sono gi¨¤ perfettamente operativi, regala un'autonomia di 200 miglia. Praticamente si pu¨° navigare serenamente da Marina di Carrara a Porto Cervo: impensabile un tempo e impossibile per uno scafo che monta solo motori elettrici" - sottolinea il progettista toscano che si ¨¨ trovato curiosamente a collaborare con Terry Hutchinson, responsabile velico di American Magic e un tempo suo avversario sui campi di regata.?
UN CATAMARANO
¡ª ?Santella ha optato per una configurazione a catamarano, considerando che il Protocollo dell'America's Cup ha pochi paletti: lunghezza di almeno 10 metri, 25 nodi di velocit¨¤ con propulsione unicamente a idrogeno, essere full foiling a partire da 24 nodi e raggiungere i 50 nodi di velocit¨¤ massima. ¡°E' un catamarano perch¨¨ l'esperienza ci servir¨¤ per mettere a punto il primo modello di serie del cantiere, previsto per il 2023. Lo abbiamo anche curato dal punto di vista estetico, come ¨¨ normale per ogni nostra imbarcazione". E' stato un grande lavoro di team, con tanto Made in Italy. "In effetti ¨¨ la cosa che mi sta pi¨´ a cuore: la creazione di un team di eccellenze dove due specialisti di Coppa America quali Davide Tagliapietra e Mario Caponnetto hanno portato il loro contributo. Bello e istruttivo per tutti lavorare cos¨¬" - chiude Santella.
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