Il qatarino ¨¨ nella parte alta della classifica generale nonostante le difficolt¨¤ e gli imprevisti affrontate chilometro per chilometro
"Ci aspettavamo una prima settimana di gara dura, e cos¨¬ ¨¨ stato. Forse anche superiore alle aspettative". Con due marathon (la 48Ore Crono e la tappa 4 ad Al Ula) su 4 tappe, la Dakar ¨¨ stata una sorta di gara ad eliminazione e anche la strategia dei concorrenti ¨¨ dovuta cambiare. "Ci sono stati tanti colpi di scena che la lotta ¨¨ molto aperta", spiega Nasser Al-Attiyah.?
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Pezzi di ricambio
¡ª ?"Dobbiamo fare una bella tappa domani (gioved¨¬ 9 gennaio, ndr) per recuperare il tempo perso nella prima parte della speciale 4. Abbiamo rotto un braccetto della trasmissione e abbiamo dovuto aspettare il pezzo di ricambio sulla macchina di Cristina Gutierrez. Abbiamo perso circa 45 minuti e poi abbiamo spinto al per recuperare. Certo resta la frustrazione per aver aumentato il distacco dal prima, ma in una Marathon, ma alla fine siamo qui sani e salvi. Il primo obiettivo di una Marathon ¨¨ portare a case fisico e mezzo".?
la corsa ¨¨ lunga
¡ª ?Rimasto l¡¯unico pilota in gara a tenere alta la bandiera di Dacia, il principe qatariota ha esperienza da vendere e punta in alto. "Abbiamo perso del tempo nella Marathon, ma finora siamo stati in una buona posizione. L¡¯atmosfera ¨¨ buona, siamo in lotta". Quanto alla macchina, Nasser commenta: "? un progetto nuovo e dobbiamo ancora capire il limite della macchina. Stiamo imparando. La corsa ¨¨ ancora lunga. Oltre all¡¯incognita del terreno, anche la navigazione gioca una buona parte. Un rompicapo di note anche ogni 50-100 metri. Abbiamo capito la logica dei road book: le speciali diventano un labirinto di note per ridurre la velocit¨¤".
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