Gutierrez: "La Dakar è una gara di squadra"

"La gara è ancora aperta - dice Nasser Al-Attiyah - Oggi abbiamo perso circa trenta minuti per la rottura della trasmissione, ma per fortuna Cristina (Gutierrez, ndr) ci ha raggiunto con il pezzo di ricambio e abbiamo potuto continuare". Cristina Gutierrez rappresenta la nuova generazione della Dakar. Con i problemi incontrati durante la 48Ore Crono, il ruolo della spagnola è cambiato. Fuori dai punti, ha preso il jolly ed è in corsa senza classifica. Adesso è a supporto dei compagni di squadra: una vettura di assistenza in pista, diremo noi di lusso, visto il palmares della Gutierrez che nella quarta tappa è stata fondamentale per la Dacia Sandrider di Al-Attiyah.

Cristina Gutierrez, quest’anno al debutto della Ultimate, quanto è stato dura dover abbandonare il sogno di finire questa Dakar?
"Da pilota è sempre difficile. Ti sei allenata un anno intero per questo, per cui è dura rinunciare. Ma siamo qui per imparare e la Dakar è una gara di squadra".

Angeli custodi di Nasser Al -Attiyah, come è cambiato il vostro ruolo?
"Chiaramente è cambiata totalmente la prospettiva. Siamo a supporto del team e portiamo più pezzi di ricambi affinché Nasser possa andar via più leggero. Speravamo non ci fosse bisogno, invece anche nella tappa 4, prima parte della Marathon, Nasser ha rotto la trasmissione e siamo intervenuti. Quando siamo arrivati gli abbiamo dato il braccetto posteriore. Pablo (Moreno, ndr), il mio navigatore è un meccanico professionista, così si è messo al lavoro. In totale avrà impiegato dagli 8 ai 10 minuti. Partivamo però indietro per cui ha dovuto aspettare il nostro arrivo".

Questi giorni abbiamo visto tanti colpi di scena. Dacia ha cambiato approccio alla corsa?
"? stata una prima settimana molto dura con abbandoni anche tra i big (tra cui Loeb, ndr). Adesso bisogna fare una gara intelligente: tutto può passare. Bisogna affrontare un giorno alla volta, L’obiettivo è finire".