in mare
Distanza minima dalla costa: le regole fondamentali da sapere
Le regole sono importanti in strada come in mare: il diportista sa che ogni movimento effettuato con la propria barca deve seguire delle norme ben precise, dettate del Codice della nautica e dalle Capitanerie di porto per garantire sicurezza a chi si trova a bordo con lui e a tutti gli altri utenti. E ovviamente ci sono regole seguite da buona parte delle persone e altre che spesso non vengono rispettate, a prescindere dalla loro effettiva complessit¨¤. Tra queste c¡¯¨¨ senza ombra di dubbio la normativa relativa alla distanza minima dalla costa per la navigazione, che tantissimi diportisti continuano a trasgredire ogni estate. Le ragioni sono due. Quella pi¨´ fastidiosa ¨¨ che in molti casi la normativa, pur conosciuta e persino segnalata sul posto, viene trascurata, con tutte le possibili conseguenze negative o persino drammatiche che questo pu¨° comportare. Altre volte, invece, non si rispetta la distanza minima dalla costa per ignoranza, o meglio, per confusione, dal momento che non esiste una regola unica valida per tutte le coste.
L'IMPORTANZA DELLE BOE
¡ª ?Il Codice della nautica non prescrive alcuna distanza minima di navigazione dalla costa, limitandosi al contrario a definire i vari limiti massimi, a 6 miglia, a 12 miglia o senza limiti. La regola, infatti, dovrebbe essere stabilita localmente dalle diverse Capitanerie di porto, le quali devono attenersi a delle regole generali. Di base, infatti, la distanza minima dalla costa deve aggirarsi tra i 100 e i 500 metri, variando in relazione al tipo di costa che le barche da diporto si trovano ad affrontare. La distanza minima ¨¨ quindi maggiore di fronte a degli stabilimenti balneari e minore di fronte a delle scogliere. Il presupposto ¨¨ semplice: evitare scontri tra nuotatori e barche, purtroppo non infrequenti anche in tempi recenti. Quindi, il primo consiglio ¨¨ quello di informarsi nello specifico tratto di mare percorso delle regole locali, fermo restando che nella maggior parte dei casi, lungo le coste italiane, la distanza minima da tenere dalle spiagge ¨¨ di 200 metri, perlomeno durante la stagione balneare. Per le scogliere, la media ¨¨ invece sui 100 metri. La norma cambia per le moto d'acqua che devono navigare a 500 metri dalle spiagge e a oltre 300 metri dalle coste a picco, oltre ad avere il divieto di allontanarsi di pi¨´ di un miglio dalla costa. I?concessionari di strutture balneari sono obbligati a segnalare il limite - nel tratto di costa scelto dalla Capitaneria di porto locale -? posizionando dei gavitelli di colore rosso sui quali ¨¨ vietato ormeggiare. I gavitelli bianchi invece segnalano il limite delle acque sicure, a 1,60 m di profondit¨¤.
BARCHE E BAGNANTI
¡ª ?Altro punto delicato ¨¨ la gestione dei cosiddetti 'corridoi di lancio' (o corsie) che delimitano gli specchi d'acqua per l'approdo e la partenza delle barche negli stabilimenti balneari: sono caratterizzati da due cime arancioni parallele, ad una distanza di almeno 10 metri l'una dall'altra con le boe di colore arancione o giallo, agganciate generalmente sulla battigia (in modo da risultare saldamente ancorate e da non arrecare inciampo alle persone) e che solitamente terminano in mare con due bandierine bianche. Anche qui sono le Ordinanze di sicurezza balneare delle Capitanerie di porto che stabiliscono il posizionamento dei corridoi di lancio, rispettando le caratteristiche base. Se le unit¨¤ a vela (comprese le tavole) devono percorrerli i corridoi con la massima prudenza, quelle a motore - quindi anche le moto d'acqua - non devono mai superare i 3 nodi.? Ovviamente ¨¨ vietato l'ormeggio in questo spazio delimitato come non si possono praticare balneazione, apnea, immersioni e attivit¨¤ ludiche. E qui ci permettiamo un ragionamento: come ¨¨ giustissimo sanzionare chi al timone di una barca a vela o al volante di una barca a motore non rispetta le norme e fa rischiare la vita a una persona in mare, bisogna mettersi in mente che non si pu¨° utilizzare il corridoio di lancio (e anche l'imboccatura dello stesso) per prendere il sole su un materassino, andare sott'acqua o farsi una nuotata. Il mare ¨¨ di tutti, come la strada: talvolta chi appare al primo colpo come una vittima dei natanti era al posto sbagliato nel momento sbagliato. Quindi, sempre buon senso.
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