in usa e canada
Noleggio auto: Hertz Usa dichiara bancarotta, il gigante verso il fallimento
Hertz Global Holdings ¨C la pi¨´ grande e la pi¨´ antica azienda di noleggio auto ¨C ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti e in Canada nella giornata di venerd¨¬ 22 maggio, chiedendo la protezione prevista dal ¡°chapter 11¡± americano presso il tribunale fallimentare dello Stato del Delaware. Questo non significa necessariamente fallimento: il ¡®capitolo 11¡¯ ammette la societ¨¤ ad un piano di ristrutturazione protetto, in caso di mancata riuscita si attiva il ¡®capitolo 7¡¯ che porta alla liquidazione.
A schiacciare il colosso multinazionale, che poteva vantare una storia lunga ben 102 anni, sono stati i 17 miliardi di dollari di debiti accumulati e il durissimo colpo provocato dagli effetti del coronavirus. Hertz deve infatti la maggior parte del suo fatturato americano ai noleggi di auto effettuati negli aeroporti, ma la stretta alla circolazione imposta come misura sanitaria contro la pandemia ha tagliando il fatturato. Come conseguenza, ad aprile Hertz non ¨¨ stata in grado di pagare i canoni mensili delle auto acquistate per essere noleggiate. E con una flotta di oltre 500.000 veicoli e circa 30.000 dipendenti, la societ¨¤ ha cercato un accordo con i creditori, ma in mancanza di esso si sono spalancate le porte del fallimento, che per ora non riguarda le attivit¨¤ in Europa, Australia e Nuova Zelanda.
UN DEBITO INSOSTENIBILE
¡ª ?La situazione finanziaria di Hertz era zoppicante gi¨¤ prima della pandemia di coronavirus. A fine dicembre 2019, infatti, il colosso dell¡¯autonoleggio aveva accumulato debiti per 17 miliardi di dollari, ma i ricavi in crescita del 6% a gennaio e febbraio avevano fatto sperare in un miglioramento dei conti. Invece ¨¨ arrivata inaspettata la tempesta Covid-19, che ha costretto a casa moltissimi americani provocando un crollo della domanda di noleggio. E con centinaia di migliaia di veicoli fermi nei parcheggi la cassa si ¨¨ assottigliata rapidamente impedendo ad Hertz di pagare ai fornitori e alle banche i 400 milioni previsti per aprile. La crisi coronavirus si ¨¨ abbattuta anche sul mercato auto provocando il calo dei valori delle auto usate, altra tegola per Hertz costretta a pagare di pi¨´ per auto che valgono di meno.
UNA CURA ¡°LACRIME E SANGUE¡±
¡ª ?I vertici della societ¨¤ erano corsi ai ripari, tentando di limitare le spese e al tempo stesso di cercare un accordo con i creditori. Secondo l¡¯agenzia Reuters, Hertz ha proposto di tagliare la propria flotta vendendo 30.000 auto usate ogni mese fino alla fine dell'anno, nel tentativo di raccogliere circa 5 miliardi di dollari. Parallelamente Hertz ha licenziato circa 10.000 dipendenti, affermando che sussistevano dubbi fondati sulla possibilit¨¤ di proseguire le attivit¨¤ e invocando sia la collaborazione dei creditori che l¡¯aiuto del Governo federale. Il 16 maggio il consiglio di amministrazione ha nominato Paul Stone in qualit¨¤ di amministratore delegato in sostituzione di Kathryn Marinello, ma il cambio di timoniere non ha impresso un cambio di rotta decisivo.
UNA STORIA CENTENARIA
¡ª ?Il fatto che ad andare in crisi sia il pi¨´ grande ed il pi¨´ antico operatore di noleggio auto americano ¨¨ piuttosto emblematico, una vicenda che ricorda quella di Pan Am ¨C una delle pi¨´ antiche e prestigiose compagnie aeree che sembrava dovesse essere eterna ed invece capitol¨° schiacciata dai debiti. La storia di Hertz nasce a Chicago agli albori della motorizzazione, quando nel 1918 Walter L. Jacobs acquist¨° una dozzina di Ford Model T da destinare al noleggio. Tra il 1925 e il 1943 General Motors acquis¨¬ progressivamente il pacchetto azionario, per poi rivenderlo nel 1953 alla nuova societ¨¤ denominata The Hertz Corporation. Nel tempo, Hertz acquist¨° altri operatori pi¨´ piccoli, mentre nell¡¯azionariato della societ¨¤ sono transitati anche costruttori del calibro di Volvo e Ford Motor Company.
NOLEGGIATORI: ¡°INTERVENGA IL GOVERNO¡±
¡ª ?La bancarotta di Hertz alza il velo sulle precarie condizioni nelle quali versano molti autonoleggi negli Stati Uniti, che stanno subendo i drammatici effetti dell¡¯emergenza sanitaria. L'American Car Rental Association ¨C che rappresenta anche Hertz - ha chiesto al Congresso di fare di pi¨´ per l'industria del ¡°car rental¡±, aumentando gli sforzi e promuovendo una nuova legislazione rivolta alle imprese legate al turismo. Anche prima della pandemia, Hertz e i suoi concorrenti erano sotto pressione finanziaria mentre i viaggiatori passavano a servizi pi¨´ flessibili come Uber. Proprio per contrastare Uber, Hertz aveva adottato un piano di inversione di tendenza con l'obiettivo di modernizzare le sue app per smartphone e migliorare la gestione della sua flotta di auto a noleggio. Ma, evidentemente, il tempo e il coronavirus hanno giocato contro.
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