Fresco di passaggio in Gas Gas con il team De Carli, Mattia Guadagnini fa un bilancio della sua prima stagione nel Mondiale Motocross e pensa al 2022. Su Tony: "Mi ha dato tanti preziosi consigli ed ¨¨ da sempre il mio pilota preferito, sono cresciuto nel suo mito"
Da anni lĄŻItalia del Motocross si interrogava su chi potesse essere lĄŻerede di Tony Cairoli. E proprio nellĄŻanno del ritiro del nove volte Campione del Mondo si ¨¨ affacciato, neanche troppo timidamente, un nuovo volto da dietro il cancelletto di partenza. ? quello di Mattia Guadagnini, classe 2002 che dopo il 2Ąă posto nel Campionato Europeo 250 ha subito mostrato i muscoli anche nel Mondiale MX2. Una prova? A podio in Gran Bretagna, al suo secondo GP iridato, e vincitore a Maggiora, terzo round del Mondiale, con tanto di tabella rossa inaspettata. E vincitore, con la Maglia Azzurra, del Motocross delle Nazioni a Mantova. Ma il percorso di crescita, con un Tony Cairoli ora con molto pi¨´ tempo a disposizione per aiutare i giovani, ¨¨ ancora in fase di sviluppo.
Mattia, possiamo considerare positivo il bilancio alla prima stagione nel Mondiale MX2 rapportato alle aspettative di inizio 2021?
"Essendo la mia prima stagione completa in MX2, in un team nuovo e con un nuovo modo di allenarmi, non sapevo bene cosa aspettarmi. Le prime gare sono servite a capire il mio livello di competitivit¨¤ allĄŻinterno del campionato, e ho intuito che potevo stare con i primi. L¨Ź ho capito che avrei potuto lottare per il titolo, per¨° un poĄŻ troppi errori e un poĄŻ di inesperienza nella seconda parte di campionato non sono riuscito a chiudere la stagione come speravo. Sono errori che mi serviranno per il futuro. LĄŻobiettivo era stare nei primi 5, certo non mi sarei mai aspettato di vincere un GP cos¨Ź presto. Nel complesso una stagione positiva".
Quanto cambia dallĄŻEuropeo Motocross 250 alla MX2? Il salto ¨¨ netto?
"Cambia tutto, il livello ¨¨ molto pi¨´ alto e lĄŻintensit¨¤ delle gare e la lunghezza del campionato rendono la MX2 molto pi¨´ tosta, sviluppandosi su un calendario praticamente doppio rispetto a quello dellĄŻEmx 250. Banalmente, non sapevo come gestire gli allenamenti durante la stagione e in questo il team mi ha dato una mano. Nel finale di stagione mi sono mancate un poĄŻ di forze e di concentrazione. ? stato pi¨´ difficile dal punto di vista mentale che fisico. A Mantova ho fatto per¨° una bella gara, ¨¨ stata una carica di motivazioni per il 2022".
CosĄŻhai provato quando hai ricevuto tra le mani la tabella rossa dopo la vittoria del Gran Premio dĄŻItalia?
"Non me lo aspettavo neanchĄŻio. Non lo sapevo di essere leader della MX2 in quel momento, tantĄŻ¨¨ che la mia espressione diceva tutto (letteralmente sbalordito, con la bocca aperta e gli occhi illuminati di gioia, n.d.r.). Non saprei neanche descrivere il momento: la giornata ¨¨ stata fantastica con il secondo posto nella prima manche, la vittoria della seconda manche e di conseguenza il GP. Era gi¨¤ pi¨´ che sufficiente, non avevo minimamente pensato alla possibilit¨¤ di essere passato in testa al campionato, anche perch¨Ś prima di Maggiora ero 5Ąă nel Mondiale, in due manche sono passato da 5Ąă a 1Ąă. ? stato stupendo".
In cosa avresti voluto fare qualcosina in pi¨´ e in cosa, invece, ti sei sorpreso di essere andato oltre le tue aspettative?
"Mi sono sorpreso di avere fatto qualcosa in pi¨´ alle prime gare. Credevo di soffrire di pi¨´ la pressione, anche in una gara come Maggiora. Ero 1Ąă alla mia terza gara di MX2, avevo gli avversari dietro di me ma sono rimasto molto tranquillo concentrandomi su me stesso senza fare calcoli sugli altri. Non ho fatto nessun errore e mi sono stupito della tranquillit¨¤ con la quale ho corso. Mi dispiace aver avuto alti e bassi che mi hanno fatto perdere tanti punti, si potevano portare a casa punti importanti. Fare 14Ąă con una caduta o 6Ąă senza cadute, ¨¨ una cosa che a fine campionato fa la differenza, perch¨Ś sarei potuto stare pi¨´ attaccato ai primi tre".
Come ti sei adattato alle nuove piste, quelle che non conoscevi e che non rientravano allĄŻinterno dellĄŻEuropeo?
"Anche di questo mi sono stupito, il non aver mai affrontato alcune piste non ha inciso sulle mie prestazioni. Nonostante molte piste fossero nuove per me e con il format 'tutto in un giorno' che non mi aiutava perch¨Ś non cĄŻera molto tempo per provare le linee e adattarsi al tracciato, sono riuscito ad andare forte anche al di fuori delle piste che gi¨¤ conoscevo".
In cosa sono stati superiori Renaux, Geerts e Vialle?
"Renaux e Geerts sono stati pi¨´ costanti durante il campionato, Vialle ha iniziato da infortunato e poi ha vinto tante manche e tanti GP recuperando terreno. A inizio stagione io e Renaux eravamo sempre molto vicini, lui ha semplicemente continuato con quel passo e non ha mai mollato fino a fine campionato senza mai guardare la classifica. Io invece no, dopo un poĄŻ non sono riuscito a tenere quei ritmi. Geerts ha pi¨´ o meno fatto una stagione simile alla mia, con la differenza che nelle 'giornate no' ha fatto un poĄŻ meno peggio di me, quindi a fine campionato questi punti accumulati hanno fatto la differenza".
Cosa entra in gioco quando siete in tre o quattro a battagliare per la vittoria di una manche? Abbiamo assistito a unĄŻannata spettacolare in Mxgp, ma anche la MX2 ¨¨ stata combattuta.
"Il livello ¨¨ molto alto e quasi tutte le gare sono molto combattute. ? importante partire bene e non fare errori, poi in molte situazioni ci si trova a girare con tempi molto simili, l¨Ź entra in gioco la forza mentale: chi ¨¨ pi¨´ convinto riesce a tirar fuori la prestazione migliore. In fin dei conti tutti i primi 4/5 sanno andare fortissimo, tutti sono allenati e quindi i dettagli fanno la differenza. Quando il livello ¨¨ molto simile entra in gioco la forza mentale, che a me ¨¨ un poĄŻ mancata nella seconda parte di stagione e stiamo lavorando anche su questo per il futuro".
Tony Cairoli ti seguir¨¤ anche nei prossimi anni nonostante il passaggio del team De Carli in Gas Gas?
"Tony rester¨¤ come figura molto importante nel team, oltre che sviluppare moto per Ktm, sar¨¤ anche al nostro fianco per dare il suo contributo. Una figura come quella di Tony sar¨¤ fondamentale per la crescita di noi giovani, ci potr¨¤ dare molti consigli utili, non vedo lĄŻora di avere anche lui al mio fianco".
Ti abbiamo visto molto genuino nel festeggiare lĄŻaddio di Tony Cairoli, in mezzo al pubblico con motoseghe in mano. Come hai vissuto il suo ritiro?
"Prima di tutto sono un tifoso di Tony, lo sono sempre stato. QuestĄŻanno siamo stati compagni di squadra, ma ¨¨ da quando sono piccolissimo che lo seguo e tifo per lui. Ancora adesso lo vedo come il mio punto di riferimento ed il mio pilota preferito. Per me fa ancora strano parlarci assieme, anche solo andare a tifarlo in pista e fare un poĄŻ di casino per lui ¨¨ bello. E guardare una gara in mezzo ai tifosi non ¨¨ come guardarla dalla tv o da altri punti del paddock, si vive proprio lĄŻatmosfera. Ad Arco di Trento, in occasione della sua ultima vittoria di GP, ¨¨ stato indescrivibile vivere gli ultimi giri. Era il pi¨´ bel regalo che mi potessi fare quello di andare a tifare per lui in mezzo al pubblico".
Qual ¨¨ il valore aggiunto di allenarsi con Tony Cairoli?
"? un pilota eccezionale, con unĄŻesperienza incredibile. Gi¨¤ questĄŻanno mi ha dato preziosi consigli, dato che lui fa questa vita da quasi 20 anni. Quando dice una cosa ne ¨¨ convinto e sa che ¨¨ il meglio per me. Anche solo averlo negli allenamenti come punto di riferimento ¨¨ stato di grande aiuto perch¨Ś da lui cĄŻ¨¨ tantissimo da imparare. ? stata una grandissima occasione che ho avuto modo di avere, mi sento fortunato ed onorato di questa cosa. Ma continueremo a lavorare insieme".
Con il passaggio di Maxime Renaux in MXGP, a cosa punti nel 2022?
"Sicuramente qualche sorpresa spunter¨¤ fuori, ma saremo sempre i soliti 4/5 a lottare per le vittorie. Il campionato ¨¨ lungo e la situazione pu¨° variare di gara in gara. Chi riuscir¨¤ ad essere pi¨´ costante porter¨¤ a casa il campionato. E io lavorer¨° per questo, cercando di non ripetere gli errori del 2021 per poter vincere il Mondiale".
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