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Lo stile Cairoli: perch¨¦ ¨¨ il pi¨´ grande di tutti i tempi
Per avere una chiara idea di cosa abbia fatto Antonio Cairoli ¡ª che ha annunciato il ritiro alla fine della stagione 2021 in cui si gioca il Mondiale MXGP ¡ª in carriera bisogna partire dalle origini. Come spesso accade a chi pratica questa disciplina, Tony non ha mai potuto contare su grandi risorse. La famiglia (mamma, pap¨¤ e tre sorelle maggiori) l¡¯ha sempre supportato al meglio che poteva, con tanti sacrifici. Non aveva nulla e in mezzo a mille difficolt¨¤ si ¨¨ fatto le ossa. ? partito dalla sua Patti (Messina) e ha conquistato il mondo. Per questo e per tante altre cose ¨¨ da considerare ¨C assieme a Stefan Everts, che di titoli ne ha vinti dieci ma Tony non ne ha mai fatto una battaglia personale ¨C il pi¨´ grande di tutti i tempi.
LA SVOLTA CAIROLI
¡ª ?Ci sono due svolte nella carriera di Tony Cairoli: la prima ¨¨ l¡¯incontro con Claudio De Carli nel 2003, la seconda ¨¨ il passaggio in Ktm ¨C sempre con la squadra De Carli ¨C a partire dalla stagione 2010. Il primo passo ¨¨ decisivo per la storia di Tony: sino ad allora non aveva mai ottenuto risultati esaltanti in campo internazionale, basti pensare che nel 2003, stagione in cui corre in Honda Martin, non riesce a qualificarsi nemmeno per un GP del Mondiale Motocross 125. L¡¯intuizione di De Carli ¨¨ qualcosa di straordinario, forse mai vista prima: lo vede un paio di volte in moto e intuisce che ha del potenziale nascosto. Quel potenziale mostrato solo a met¨¤ nella prima parte di carriera, con vittorie di campionati regionali nel minicross e nel 2001 nella classe 125. Ma pur sempre di regionale si tratta: da l¨¬ al Mondiale c¡¯¨¨ un abisso. E da l¨¬ a vincere 9 titoli iridati, 93 GP e salire 177 volte sul podio c¡¯¨¨ un oceano. Cairoli ringrazia De Carli per l¡¯opportunit¨¤ e cresce, cresce e cresce ancora. In modo esponenziale e rapidissimo, come una scossa di terremoto magnitudo 10. Si allena tra Roma ¨C sede del team e sua residenza a partire da quell¡¯anno ¨C e il Belgio, in piste a elevato coefficiente di difficolt¨¤ come Lommel. Nell¡¯inferno di sabbia affina la sua tecnica sui terreni morbidi, diventando negli anni il miglior esponente al mondo su questi fondi.
IL PASSAGGIO IN KTM E LA 350
¡ª ?L¡¯altro momento cruciale nella vita di Tony Cairoli arriva al termine della stagione 2009. Tony ha appena vinto il suo primo titolo MX1 in sella alla Yamaha YZ-F 450, dopo i due titoli iridati conquistati in MX2 in con la YZ-F 250. Il team sposa la causa Ktm e nasce l¡¯idea di far correre Tony non con la cilindrata piena, bens¨¬ con 100 cc in meno degli avversari. Qualcosa di inedito, di azzardato, di folle per certi versi. Meno peso, ¨¨ vero, ma meno potenza, sulla carta. Ne vale veramente la pena? Come si fa a competere e battere i 450? Tony sviluppa la moto, se la cuce addosso e ne nasce un mix esplosivo.
cairoli e lo stile
¡ª ?Nel Motocross la partenza ¨¨ fondamentale: 40 piloti schierati al cancelletto che si fiondano nell¡¯imbuto di curva 1. Chi parte davanti ¨¨ avvantaggiato, perch¨¦ ha visuale libera, non prende sabbia, terra, fango addosso e non deve mai rallentare, imponendo il proprio ritmo. Chi parte dietro ha mille difficolt¨¤ in pi¨´: rimontare ¨¨ possibile, certo, ma chi ¨¨ davanti scappa. E per arrivare davanti alla prima curva servono riflessi fulminei, una tecnica sublime e un motore potente. Tony sperimenta posizioni, fa movimenti sulla moto che nessuno avrebbe mai pensato di fare e trova la combinazione giusta: in piedi sulle pedane, ma quasi sdraiato di pancia sulla sella. Brucia gli avversari e quelle volte che non riesce a farlo in curva 1, poi li massacra tecnicamente e psicologicamente dopo, in gara. Con la 350 Tony lancia una moda: nessuno prima di allora si era mai sognato di correre con 100 cc in meno. E in quegli anni i paddock dei regionali si riempiono di 350.
CAIROLI SIMBOLO DEL MOTOCROSS
¡ª ?Ma oltre i successi, le vittorie, i titoli iridati, Tony Cairoli ¨¨ un personaggio. ? diventato, assieme al suo 222, il simbolo del Motocross, la copertina della disciplina stessa. Valentino Rossi sta al Motomondiale come Tony Cairoli sta al Mondiale Motocross. Al di l¨¤ dei 9 campionati iridati a testa, ¨¨ il movimento che han creato attorno a loro, il cosa hanno rappresentato per una o pi¨´ generazioni in quella disciplina. Tony ¨¨ l¡¯incarnazione del ¡°se vuoi, puoi¡±, ¨¨ partito dal nulla ed ¨¨ arrivato in cima al mondo, ispirando migliaia e migliaia di ragazzini che come lui avevano (e hanno) un sogno nel cassetto. E il sogno ora ¨¨ diventare come Tony Cairoli. ? il prototipo del pilota perfetto: una guida che sulla sabbia sembra una danza, che quando la pista si scava e le buche si fanno profonde, lo fa volare via con la leggerezza di una farfalla. ? un galleggiare sulla cresta delle cunette di sabbia che gli permette non solo di essere nettamente pi¨´ veloce degli altri, ma anche di sprecare meno energie. E poi una freddezza che lui e pochissimi altri hanno saputo avere nel Motocross. ¡°Tony ha spinto al massimo solo quando era necessario farlo. Si ¨¨ sempre tenuto un margine e non ha mai oltrepassato quella sottile linea oltre la quale ¨¨ pericoloso andare¡±, ha detto Claudio De Carli alla conferenza stampa di addio del pilota siciliano.
cairoli pilota e uomo
¡ª ?Negli anni la linea si ¨¨ assottigliata sempre di pi¨´, con nuovi, talentuosi e affamati avversari. Ma dal giorno del suo esordio in MX2, Tony ha massacrato i suoi contendenti al titolo sia sulla singola gara sia in ottica campionato, con una continuit¨¤ disarmante. Un metronomo contraddistinto da una lucidit¨¤ nel leggere la situazione e prendere la decisione giusta in un batter d¡¯occhio. Un pilota che non ha mai guardato i numeri, le statistiche, i grafici, ma che ha superato momenti difficili come la scomparsa prima della madre e poi del padre, dedicando loro un Mondiale a testa. Un pilota che ha amato sempre e solo una cosa: andare in moto. Un pilota d¡¯altri tempi, ma curioso di conoscere qualcosa in pi¨´, ogni giorno. Un uomo fiero delle sue origini e della sua storia, mai una parola di troppo, mai un brutto gesto, mai qualcosa al di fuori del suo essere. Quell¡¯essere genuino, riservato, gentile e generoso con tutti, che dal quasi totale anonimato dei campionati regionali l¡¯ha portato in cima al mondo.
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