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Transanatolia Rally, Tarres e Botturi guidano la doppietta Yamaha. Ma l'Aprilia si fa onore
Il primo scontro ¨¨ arrivato al termine. Aprilia vs Yamaha. Tuareg 660 contro T¨¦n¨¦r¨¦ 700: Jacopo Cerutti contro Alessandro Botturi. Bicilindriche, contro il resto del mondo, in questo caso Lorenzo Santolino e Rui Goncalves con le Sherco Factory. Un¡¯anteprima di quella che sar¨¤ la battaglia epica che si combatter¨¤ alla fine dell¡¯anno all¡¯Africa Eco Race e a cui parteciperanno entrambi i team, ed entrambi i piloti, ritrovandosi a combattere in Africa in sella alle nuove bicilindriche. Due piloti italiani al cui fianco ci saranno Francesco Montanari per Aprilia, ottavo in Turchia, e lo spagnolo Pol Tarres, nello Yamaha T¨¦n¨¦r¨¦ World Raid Team, vincitore del Transanatolia Rally appena conclusosi.?
nuove soluzioni
¡ª ?Due vittorie di tappa per Aprilia, una per Yamaha e quattro per Sherco, tre con Lorenzo Santolino ¨C nono alla Dakar 2023 - e una con Rui Goncalves oltre a un¡¯unica importante differenza, le Sherco sono delle 450 cc, molto pi¨´ leggere e maneggevoli delle due bicilindriche, come ammette Alessandro Botturi. ¡°Eravamo venuti qui con l¡¯intento di testare alcune nuove soluzioni sulla T¨¦n¨¦r¨¦ World Raid ¨C spiega il gigante di Lumezzane ¨C ma fin dal primo giorno ci siamo ritrovati a combattere ad armi pari, praticamente, con le Sherco. E questo ¨¨ stato dapprima sorprendente e subito dopo molto divertente¡±. ¡°E¡¯ vero ¨C gli fa eco Cerutti ¨C ¨¨ stata una gara bellissima. Ero gi¨¤ venuto qui nel 2020 ma questa volta abbiamo attraversato tutta la Turchia, un coast to coast non facile, con terreni resi pesanti dalla pioggia che per fortuna non ci ha mai sorpresi in speciale¡±.?
parla botturi
¡ª ?Questa tredicesima edizione partiva da Samsun, sulle rive del Mar Nero e si ¨¨ conclusa sabato a Izmir sulle coste dell¡¯Egeo: 2371 chilometri di tracciato con circa 1200 di prove speciali. Al primo posto il possente Pol Tarres su Yamaha World Raid seguito a 11¡¯07¡± dal compagno di squadra, Alessandro Botturi mentre Jacopo Cerutti, che ha corso una strabiliante settima e ultima tappa, ha chiuso terzo a 1¡¯43¡± da Botturi. Una doppietta Yamaha che soddisfa non poco il team che ha approfittato della Turchia per testare nuove soluzioni: ¡°La moto ¨¨ migliorata tantissimo ¨C spiega il Bottu ¨C e se la paragoniamo a quella con cui abbiamo corso l¡¯Africa Race di ottobre 2022 troviamo un mezzo completamente trasformato. Abbiamo lavorato a 360 gradi e molte delle soluzioni che abbiamo provato qui in Turchia si sono rivelate vincenti, siamo sicuramente sulla buona strada e le battaglie che abbiamo combattuto nelle prove speciali con gli avversari pi¨´ veloci lo dimostrano¡±. E poi svela: ¡°Ho tenuto d¡¯occhio l¡¯Aprilia e mi ha fatto una bella impressione, per¨° loro qui hanno corso pi¨´ leggeri, con solo ventuno litri di carburante contro i nostri trentacinque¡±.?
parla guareschi
¡ª ?Vittoriano Guareschi, Gcorse, responsabile dello sviluppo della Tuareg 660 lo ammette: ¡°La moto che abbiamo usato in Turchia ¨¨ il primo step di quella che porteremo poi in Africa a gennaio: ha un telaio modificato, sospensioni con maggiore escursione, diverse soluzioni nel motore rispetto a quella che usiamo all¡¯italiano motorally. Avevamo ventidue litri di carburante, ma in realt¨¤ sarebbe bastato anche il solo serbatoio da 18 litri perch¨¦ in questa gara ogni 150 chilometri trovi un rifornimento: per¨°, abbiamo voluto testare un serbatoio posticcio con le stesse caratteristiche di quello, pi¨´ importante, che useremo alla AER 2024. Ci interessava capire i passaggi della benzina, pompe, tubi, e ne abbiamo approfittato per fare esperienza, tant¡¯¨¨ che la prima giornata abbiamo perso quattro minuti per problemi di pescaggio che adesso sappiamo come risolvere¡±. La differenza pi¨´ che il peso delle moto l¡¯hanno sicuramente giocata anche le gomme, come spiega Guareschi: ¡°Abbiamo fatto tutta la gara con le Desert, dovevamo fare dei test per Metzeler e non abbiamo usato le gomme da enduro come ha fatto Yamaha. Dovevamo macinare chilometri e cos¨¬ ¨¨ stato e solo nell¡¯ultima tappa abbiamo montato quelle da enduro¡±.?
parla cerutti
¡ª ?Lo conferma Cerutti: ¡°Peccato per l¡¯acqua: in realt¨¤ noi piloti non abbiamo mai preso pioggia per¨° i percorsi erano molto bagnati e noi eravamo venuti qua anche per effettuare alcuni test con le gomme e con le mousse da deserto e sul fango ero un po¡¯ svantaggiato. Per¨° era importante vedere i consumi degli pneumatici, e delle mousse, e cos¨¬ abbiamo deciso di correre sempre con quelle, tranne l¡¯ultimo giorno, il settimo, ieri, quando ho montato le gomme da enduro, come Yamaha ha fatto per tutta la settimana e mi sono sfogato facendo una gran bella tappa, e vincendola¡±. ¡°Jacopo ha tirato tantissimo nell¡¯ultima tappa ¨C conferma Botturi ¨C perch¨¦ voleva a tutti i costi il mio secondo posto. Io dal canto mio non ho mollato: nella tappa del giorno prima, la sesta, ero andato forte per recuperare i tre minuti che mi aveva rifilato Cerutti il quinto giorno, quando ero caduto a quindici chilometri dalla fine rompendo tutta la strumentazione; dopo la tappa cinque Jacopo era a soli venti secondi da me. Ma venerd¨¬ appunto, ero partito all¡¯attacco chiudendo secondo a soli 51¡± da Tarres e con quattro minuti di vantaggio su Cerutti: quando siamo ripartiti ieri, per l¡¯ultima tappa, avevo un buon vantaggio e l¡¯ho gestito¡±.?
anteprima
¡ª ?Una bella battaglia, anteprima di quello che ci aspetta in Africa a gennaio, con Pol Tarres sempre pi¨´ veloce e temibile a giocare un ruolo importante per il team Yamaha. ¡°La Tuareg 660 ¨¨ competitiva ¨C ammette Vittoriano Guareschi - e lo prova il fatto che ci siamo giocati il risultato con le 450 che corrono alla Dakar, vincere una tappa con chi si batte abitualmente per i primi posti nelle speciali delle gare pi¨´ famose ¨¨ incredibile, chi lo avrebbe mai detto che nella classifica assoluta le prime tre sarebbero state tre bicilindriche? I piloti della Sherco hanno commesso qualche errore di navigazione nelle prime tappe ma nell¡¯ultima non hanno sbagliato nulla e a parit¨¤ di guida Cerutti ¨¨ stato davanti a tutti con la bicilindrica¡±. E lo conferma il pilota lecchese: ¡°Siamo contenti, abbiamo provato la moto, abbiamo visto che l¡¯affidabilit¨¤ c¡¯¨¨, il mezzo ¨¨ stabile e ha tantissimi pregi: la prima evoluzione per il deserto direi che ¨¨ a buon punto ora ci manca solo andare nel deserto vero, a provare e fare un po¡¯ di test. Sono molto contento: ¨¨ bella, mi piace, mi diverto anche se, certo, ¨¨ pi¨´ pesante e richiede una maggiore preparazione fisica, per¨° direi che ci siamo¡±. Fra i primi dieci altri tre italiani: Alberto Bertoldi su KTM, settimo, Francesco Montanari su Aprilia, ottavo e Francesco Catanese, nono, su Yamaha.
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