A differenza di Valentino Rossi, che in MotoGP come pilota non c¡¯¨¨ pi¨´ da due anni, Marc Marquez c¡¯¨¨ ancora. Lo spagnolo cerca, a 31 anni, sulla Ducati del Team Gresini gi¨¤ provata positivamente nel recente test di Valencia, di tornare sulle vette della MotoGP, dopo le ultime tre stagioni di calvario su Honda. Marquez, alla prima uscita con la rossa di Borgo Panigale del Team Gresini ¨¨ stato veloce (quarto tempo assoluto), visibilmente contento e rilassato. E ora, nei rapporti di forza, si apre una grande sfida. Nelle ultime tre stagioni Marc Marquez ha dovuto scalare montagne per questioni note, legate a guai fisici. Dal 2013 al 2019, MotoGP voleva dire Marc Marquez. Sempre la stessa musica, lo spagnolo persino ¡°monotono¡± nel ripetersi in gare e campionati, lasciando agli avversari solo briciole. Lui, sempre o quasi sempre, sugli altari. I suoi avversari, sempre o quasi sempre, nella polvere. Poi, dopo l¡¯incidente del 2020 a Jerez, la via crucis. Marc continua a inanellare record, non pi¨´ di gare e titoli, ma di cadute. A terra pi¨´ di 25 volte ogni stagione, per non parlare di quante volte il fuoriclasse si ¨¨ salvato in extremis. Cadute, va precisato, non tanto da attribuire (solo) al superamento del limite di Marquez, ma (soprattutto) alle caratteristiche e al gap della Honda, difficile da governare, come dimostrano i dati di queste ultime stagioni dove nella classifica dei ¡°cascadeur¡± ci sono sempre davanti i piloti Honda. Le cadute fanno parte del gioco ma incidono sul morale del pilota, hanno conseguenze sui tempi sul giro, sui risultati di gare e campionati. Anche su questo, nel fatto di non aver mollato, di aver tenuto duro, di rilanciarsi oggi in una nuova sfida 2024 con la Ducati del Team Gresini (comunque non la pi¨´ competitiva del gruppo dei bolidi di Borgo Panigale) fanno capire, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di che pasta ¨¨ fatto Marc Marquez, peraltro l¡¯unico pilota, insieme a Valentino Rossi e a Pecco Bagnaia, ad aver conquistato nella storia della MotoGP due titoli consecutivi. Non ¨¨ questa la sede per ripercorrere la carriera di Marquez. Qui si fa riferimento a due sorpassi fra i due rivali, Rossi-Marquez o Marquez-Rossi, quello dello spagnolo su Rossi al Cavatappi di Laguna Seca 2013 e quello dell¡¯italiano su Marquez di Assen 2015. Del primo tutto e di pi¨´ ¨¨ stato detto e scritto. Del secondo pubblichiamo quanto scrisse all¡¯epoca il Dottor Costa (Clinica Mobile) rivolto al fuoriclasse pesarese: ¡°Caro Valentino, in Olanda sei stato strepitoso, vincendo su Marquez. Lui lo ¨¨ stato altrettanto: lo definirei quasi fiabesco in quell¡¯ultimo giro, in cui ha saputo rifarsi sotto e tentare il sorpasso. ? stato il tentativo che tutti ci aspettavamo, nell¡¯ultima curva dell¡¯ultimo giro: una manovra impossibile, che nel cuore di Marquez lo avrebbe portato a vincere la gara. Il fatto, indiscutibile, che nessun provvedimento disciplinare sia stato inflitto al pilota spagnolo, ti ha reso, caro Vale, responsabile del taglio della chicane. Sei stato perdonato, e di fronte al perdono io mi inchino. Questo perdono ha fatto dire, pacatamente ma con convinzione, a Marquez a fine corsa 'Io sono il vincitore morale'. E io, nessuno me ne voglia, sono d¡¯accordo con lui. Per questo umano motivo mi sarebbe piaciuto che all¡¯arrivo tu abbracciassi il tuo rivale come in una festa di fanciulli che vive di birichinate, e lo elogiassi, invece di dichiarare, sarcastico: 'Io non ci dovevo essere, all¡¯ultima curva, per Marc, dovevo sparire come in una Play Station'. No, Vale, ci dovevi essere per affrontare la lotta, perch¨¦ a ruoli invertiti avresti fatto la medesima cosa. Stanne certo e spera che gli dei che ti hanno liberato dalle corde dove ti aveva costretto Marc, regalandoti la geografia favorevole della curva che hai, con arguzia, tagliato, nelle prossime gare non siano in vacanza. Tutti sanno che gli dei non pagano solo il sabato, e che l¡¯unico sabato del motomondiale ¨¨ quello dell¡¯Olanda. Condivido l¡¯ebbrezza della tua meritata vittoria e ti prego di non dire mai pi¨´ di volere sparire, anche se solo per scherzo. Nessuno lo sopporterebbe. Perch¨¦ le leggenda del motociclismo ¨¨ fatta con le pagine dell¡¯ultima curva di Assen 2015. Tuo, Claudio Costa¡±. Punto? Punto, per adesso.
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