Eddie Lawson ¨¨ nato l'11 marzo 1958 a Upland, in California e quando, ancora oggi, si vuol fare una grande partenza si dice che ¨¨ una partenza alla¡ Eddie Lawson. E quando si vede una carenatura rosso/bianca che riprende quelle mitiche Yamaha si torna ai tempi del campione di Upland vincitore con i bolidi di Iwata di 4 titoli mondiali 500 (due di fila, 1988-1989), 31 gare vinte, 78 podi, 18 pole, 21 giri veloci. Pilota eccelso anche sul piano tecnico e stilistico, Lawson ha saputo interpretare, e domare, le terribili 500 2 tempi Yamaha trovandosi a proprio agio anche con la Honda 4 tempi con la quale vinse il mondiale 500 dell¡¯89. Erano tempi duri, con avversari di gran livello come Kenny Roberts, Freddie Spencer, Wayne Gardner, Kevin Schwantz, Randy Mamola, Barry Sheene, Marco Lucchinelli, Franco Uncini. Un incidente a Laguna Seca nel 1990 gli tarp¨° le ali concludendo la sua carriera nel biennio 1991-1992 in sella alla Cagiva C591 (in squadra con Alex Barros) che port¨° alla prima straordinaria vittoria, dopo 10 anni di gare, al GP d¡¯Ungheria, grazie anche a una scelta gomme capolavoro. Pilota di classe, stile pulito, rarissimi errori, meticoloso, costante, schivo e di poche parole, usciva dal proprio van gi¨¤ con indosso la tuta, pronto alla partenza per la corsa. Quando, in particolare al suo Team manager Agostini, diceva prima di lanciarsi con la YZR 500 nelle qualifiche: ¡°Faccio ancora due giri, al secondo sar¨¤ il miglior tempo, con record¡±. Uno, due giri. Stop. Ago, incredulo e beato, gli faceva vedere il cronometro. Aveva ragione ¡°Steady Eddy¡± il costante.
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