La storia del tracciato toscano, una delle piste pi¨´ complete del Mondiale, ¨¨ costellata di imprese di grandi campioni ma anche di gravi incidenti. Ripercorriamone i momenti salienti
Le nuvole sparse previste per sabato e qualche acquazzone annunciato domenica non freneranno l¡¯affluenza del pubblico per il prossimo GP d¡¯Italia all¡¯autodromo del Mugello. Gi¨¤ nel 2023, nella tre giorni di prove e gare, c¡¯era stata molta pi¨´ gente, quasi il doppio, (137.000 di cui 78.000 domenica) rispetto al 2022 (74.000 di cui 43.000 domenica) e per questo fine settimana si punta a superare il tetto dei 150.000 (gli stessi del 2018: 90.000 domenica), addirittura oltre i 164.418 spettatori del 2017 (98.269 la domenica), record di sempre. Sia nel 2017 che nel 2018, oltre al meteo favorevole, c¡¯era stata la spinta delle due pole position di Valentino Rossi. Quest¡¯anno la MotoGP arriva al Mugello dopo sei round infuocati e sar¨¤ un round importante per la classifica del campionato e anche per il mercato piloti. La parola passa alla pista.?
l'inaugurazione
¡ª ?Il fascino tecnico-agonistico-ambientale del Mugello Circuit, nato nel 1914 come circuito stradale di 66,2 chilometri e abolito nel 1970 dopo la morte di un bambino travolto da un¡¯auto, poi ricostruito come impianto fisso tra i comuni di Scarperia e San Piero e nel 1974 inaugurato in un¡¯area di 170 ettari come Autodromo saliscendi di 5,245 km con 15 curve, 9 a destra e 6 a sinistre, ¨¨ lo stesso di sempre e richiama per il round del motomondiale appassionati da ogni parte d¡¯Italia e d¡¯Europa, anche fuori dal continente. Il Mugello ¨¨ un circuito ¡°completo¡±: un mix di curve veloci, punti ciechi, continui cambi di pendenza in un paesaggio da fiaba. Chi, fra gli appassionati di corse, non conosce il lungo rettilineo centrale in leggera salita di 1141 metri (qui nel 2023 Brad Binder su Ktm RC16 ha raggiunto i 366,1 km/h! Un salto di oltre 40 km/h in 20 anni: nel 2002 Tohru Hkawa-Honda RC211V 5 cilindri a 324,5 Km/h. Per la cronaca, alla fine degli anni ¡¯60, Agostini su MV 500 3 cilindri 4 tempi bialbero girava a Spa oltre i 210 Km/h di media, sopra i 290 sul dritto.?
la prima edizione
¡ª ?Sembra ieri ma ¨¨ passato quasi mezzo secolo da quando il 16 maggio 1976 si disputava sul nuovo circuito del Mugello il primo GP d¡¯Italia, chiamato ancora Gran Premio motociclistico delle Nazioni. Giornata con grande pubblico, grandi corse: nella 500 trionfo di Barry Sheene-Suzuki a 147,978 km/h di media in volata su Phil Read-Suzuki con pole di Giacomo Agostini-Suzuki; vittorie di Johnny Cecotto-Yamaha nella 350, Walter Villa-Harley Davidson nella 250, Pier Paolo Bianchi-Morbidelli nella 125, Angel Nieto-Bultaco nella 50. Ma anche un Gran Premio caratterizzato da tanti incidenti, oltre 100 cadute tra prove e gare, di cui due mortali. Nella 350 il 28enne cesenate Paolo Tordi cade al secondo giro schiantandosi contro i pali della Biondetti e viene investito dalla sua stessa moto, morendo all¡¯arrivo in ospedale. Nella 250 il 27enne forlivese Otello Buscherini, uno dei pi¨´ forti e pi¨´ amati piloti italiani dell¡¯epoca, subisce un incidente simile all¡¯Arrabbiata e anche lui muore prima del ricovero all¡¯ospedale di Luco di Mugello. Splendido nella sua collocazione geografica, tecnicamente fra i pi¨´ validi al mondo, all¡¯epoca il Mugello era ancora una struttura in fieri, pericoloso per le alte velocit¨¤ e per l¡¯assenza di adeguate vie di fuga, con reti sostenute da robusti pali di legno conficcati a ridosso delle curve. L¡¯anno prima, nel 1975, in una delle prima gare sul nuovo circuito toscano c¡¯era stato il primo incidente mortale, vittima il pilota ventiduenne Carlo Fiorentino. Al Mugello, nel corso degli anni tanti gli incidenti, molti mortali. Poi si ¨¨ lavorato sugli spazi di fuga, ma la pista ¨¨ quella, ricca di fascino e piena di rischi, specie oggi, con moto da 300 CV di potenza e oltre 350 Km/h di velocit¨¤, con accelerazioni aeronautiche, con i piloti che in curva girano con la testa¡ sull¡¯asfalto. Comunque, il Mugello ha standard di sicurezza sempre pi¨´ alti, in particolare con un servizio medico assicurato da un efficiente staff di soccorritori, sempre pronti all¡¯intervento.?
giornate storiche
¡ª ?Al Mugello, sempre grandi corse, sempre grande show, con tante giornate passate alla storia del motociclismo. Fra queste, il battesimo iridato sulla pista toscana di Valentino Rossi nel 18 maggio 1997: il 18enne pilota di Tavullia trionfa in 125 davanti a Jorge Martinez ¡°oscurando¡± la vittoria in volata di Max Biaggi su Lucchi e Capirossi. Il motivo? Dopo aver tagliato il traguardo Vale festeggia portandosi in moto, nel giro d¡¯onore, una bambola gonfiabile ¡°Claudia Schiffer¡±, somigliante alla modella tedesca. Obiettivo dello sfott¨° ¨¨ il pi¨´ famoso Max Biaggi, gi¨¤ messo nel mirino come ¡°nemico¡±, che si diceva avesse all¡¯epoca una relazione con la modella Naomi Campbell. Rossi si ripeter¨¤ nel 1999 in 250 centrando poi 7 vittorie consecutive dal 2002 al 2008, edizione del ¡°triplete¡± di vittorie italiane nelle tre classi: Rossi (MotoGP), Simoncelli (250), Corsi (125). Altra splendida tripletta tutta italiana al Mugello del 2017: Dovizioso (MotoGP), Pasini (Moto2), Migno (Moto3). Due anni dopo, 2 giugno 2019, lo straordinario trionfo della Ducati di Danilo Petrucci alla prima vittoria nella classe regina, con Tony Arbolino davanti a tutti in Moto3. Saltata, causa Covid, l¡¯edizione 2020, nel 2021 c¡¯¨¨ al Mugello l¡¯ultimo GP d¡¯Italia di Valentino Rossi, che a fine stagione dar¨¤ l¡¯addio alla MotoGP. Vince Fabio Quartararo che dedica il successo a Jason Dupasquier, il 19enne morto dopo l¡¯incidente nelle qualifiche Moto3.?
le vittorie recenti
¡ª ?Nel 2022 Pecco Bagnaia vince al Mugello partendo dalla nona posizione: a fine anno il pilota della Ducati vincer¨¤ il (primo) mondiale MotoGP dopo una straordinaria rimonta su Quartararo. Nel 2023 doppio trionfo di Bagnaia nella Gara Sprint del sabato e nella corsa della domenica con poker inedito della Ducati ai primi quattro posti domenica (Bagnaia primo seguito da Martin, Zarco, Marini), dopo i primi cinque posti di sabato (Bagnaia primo seguito da Bezzecchi, Martin, Zarco, Marini). In Moto2 trionfa Pedro Acosta davanti a Tony Arbolino e a Jake Dixon.
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