La richiesta della somma, inoltrata dai familiari del campione deceduto in seguito a un investimento mentre era in bici, ¨¨ arrivata ai legali dell'automobilista. Il 10 ottobre a Rimini inizia il processo, con perizie contrastanti sulle responsabilit¨¤ dell'accaduto
Super richiesta di risarcimento per la morte di Nicky Hayden, il campione di motociclismo statunitense morto il 22 maggio 2017 in seguito a un investimento avvenuto 5 giorni prima a Misano Adriatico (Rimini) mentre si allenava in bicicletta. La famiglia del campione chieder¨¤ 6 milioni di euro di risarcimento all'investitore nell’ambito del processo per omicidio stradale che si apre il 10 ottobre a Rimini. Lo riferisce 'Il Resto del Carlino', che spiega che la richiesta di risarcimento dei familiari di Hayden ¨¨ pervenuta ai legali Pierluigi Autunno e Francesco Pisciotti, avvocati del 31enne di Morciano che guidava l’auto contro la quale si scontr¨° il pilota, nel processo per omicidio stradale che inizier¨¤ il 10 ottobre a Rimini. Dalla dinamica dei fatti risulta che Hayden sulla sua bici da corsa non abbia dato la precedenza all’incrocio fra le vie Ca’ Raffaelli e Tavoleto, venendo investito dalla Peugeot che viaggiava a pi¨´ dei 50 km/h previsti.
perizie contrastanti —
Tre le perizie depositate, della Procura, dei difensori e della parte civile, con ricostruzioni diverse dell'accaduto. Per quella della Procura, il giovane che ha investito Hayden all’incrocio, al momento dell’impatto viaggiava a 72,8 km/h invece del limite dei 50 orari consentito in quel tratto. Stando alla ricostruzione, poi, se avesse viaggiato a 50 all’ora "sia continuando a velocit¨¤ costante, sia reagendo e frenando, l’incidente sarebbe stato evitato". Diversa invece la posizione del perito della difesa che punta sulla responsabilit¨¤ di Hayden, sostenendo che anche se l’automobilista - negativo all'alcol test, ancora sotto choc e in terapia da uno psicologo - avesse rispettato il limite di velocit¨¤, Hayden, non rispettando lo stop, sarebbe comunque finito contro l’auto.
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