L'organizzatore del Motomondiale vuole riequilibrare la lotta nella classe regina, concedendo pi¨´ slot di innovazione ai team giapponesi, al momento in difficolt¨¤ tecnica. Le Case europee si oppongono con forza
Dopo l¡¯ottavo round stagionale di Assen, la MotoGP va in ferie per cinque settimane, la ripresa ¨¨ fissata per il 5-6 agosto in Gran Bretagna, a Silverstone. Una pausa che fa bene a tutti dopo un inizio di campionato a dir poco tirato, manna dal cielo per due big, Marc Marquez e Fabio Quartararo, in gran difficolt¨¤. Marquez reduce dal forfait della gara olandese di domenica e da un inizio di campionato disastroso, da incubo. Quartararo con il mezzo sorriso per il podio agganciato nella Sprint Race di Assen per sfortuna altrui e a testa bassa, costretto a un'operazione all'alluce del piede sinistro per la caduta in gara. N¨¦ Marquez n¨¦ la sua squadra corse e neppure i vertici Honda sanno pi¨´ cosa fare per uscire da una situazione mai cos¨¬ negativa dagli inizi della MotoGP. Stessa situazione per Quartararo e per il Team dei tre diapason. In classifica generale Marc Marquez ¨¨ 19¡ã: 15 punti rispetto ai 194 del leader Francesco Bagnaia. Fabio Quartararo ¨¨ 9¡ã a quota 64.?
crisi di risultati
¡ª ?Il primo pilota Honda in classifica generale ¨¨ Alex Rins, vittorioso in America, 13¡ã con 47 punti rispetto ai 194 punti del leader Bagnaia. Seguono Takaaki Nakagami (16esimo con 34 punti), appunto Marc Marquez (19esimo), Joan Mir e Stefan Bradl (26esimo e 27esimo con 5 punti). Il secondo pilota Yamaha, Franco Morbidelli, ¨¨ 11¡ã, 57 punti. Tutti i piloti Honda, chi pi¨´ chi meno, hanno sub¨¬to incidenti in prova o in gara sostanzialmente per gli eccessivi rischi presi nel tentativo di sopperire ¡°di manetta¡± alla scarsa competitivit¨¤ del mezzo, per alcuni ritenuto addirittura ¡°pericoloso¡±. Una Honda cos¨¬ e, in modo particolare, un Marquez cos¨¬ non fanno bene a nessuno, n¨¦ ai piloti e alle Case avversarie, n¨¦ alla MotoGP. Idem per Yamaha. Non ¨¨ certo colpa della Ducati se le sue moto e i suoi piloti, ufficiali e non, stanno dominando il campionato. Stesso discorso per Ktm e Aprilia, comunque competitivi e comunque davanti alle giapponesi. Ducati raccoglie i frutti di anni di duro lavoro e di scelte giuste fatte sul fronte tecnico e agonistico. Lo stesso si pu¨° dire per altre due Case europee, Ktm e Aprilia.?
acqua al proprio mulino
¡ª ?E¡¯ un fatto, per¨°, che la vittoria ha pi¨´ sapore e pi¨´ peso se le Case giapponesi, Honda e Yamaha, sono in grado di competere e lottare per la vittoria di gare e campionato. Come noto, Ducati (ci¨° vale anche per Ktm e Aprilia e valeva per Suzuki) ha saputo sfruttare il sistema delle "concessioni" in auge dal 2016 per consentire ai team in svantaggio tecnico di recuperare il loro gap attraverso la possibilit¨¤ di sviluppare le moto anche con giornate di test privati e tanto altro. Pur non essendo miracolose, le concessioni hanno inciso e incidono sullo sviluppo e sulla competitivit¨¤ delle moto, condizionando prestazioni e risultati. Anche grazie a questi nuovi regolamenti, Case con il gap tecnico come Ducati prima e poi Suzuki, Ktm e Aprilia hanno fatto grandi passi avanti tradotti in risultati positivi. Ogni Casa tira l¡¯acqua al proprio mulino: le concessioni vanno bene se ad usufruirne sei tu e vanno meno bene quando a trarne vantaggio sono gli avversari. Comunque, un Team MotoGP ¨¨ ¨C meglio dire sarebbe - ben contento di perdere tali concessioni perch¨¨ ci¨° significa aver superato il gap con le moto delle Case avversarie e aver fatto risultati, significa mettersi in gioco con le stesse regole degli altri, diventare protagonisti ¡°ad armi pari¡±.?
dorn chiama, europee non rispondono
¡ª ?Ecco che, vista la situazione dell¡¯attuale MotoGP, specie rispetto ai problemi tecnici di Honda e Yamaha, torna d¡¯attualit¨¤ la regola delle concessioni, tutt¡¯ora in vigore anche se attualmente nessuna Casa ne usufruisce con l¡¯Aprilia ultima a non avere pi¨´ questo vantaggio grazie al recupero del suo precedente gap. Oggi Honda e Yamaha, anche per i limiti nello sviluppo a cominciare dai test, non sono in grado di recuperare il deficit tecnico con le moto delle Case avversarie.? Cos¨¬ Dorna ¨¨ intenzionata a metter mano ai regolamenti per consentire alle due Case giapponesi in difficolt¨¤ di recuperare l¡¯handicap nei confronti delle Case europee, Ducati in testa. Regolamenti che, per¨°, non consentono oggi tale possibilit¨¤, cio¨¨ di dare a fine stagione le ¡°concessioni¡± alle due Case giapponesi. Questo perch¨¦ nei primi 8 Gran Premi 2023 Honda e Yamaha hanno gi¨¤ ottenuto risultati: la prima con i podi di Marquez e Espargaro e la vittoria ad Austin di Rins, la seconda con i due terzi posti di Quartararo ad Austin e ad Assen. Il rischio di una nuova ¡°pausa di riflessione¡± delle due Case giapponesi non ¨¨ campato in aria. Dorna sa bene che un eventuale stacco della spina di Honda e Yamaha sarebbe un colpo da ko per la MotoGP. Cos¨¬ a Carmelo Ezpeleta non resta che una sola possibilit¨¤: chiedere a Ducati, Ktm, Aprilia di consentire a Honda e Yamaha, ¡°comunque¡± e prima possibile, l¡¯uso di tali concessioni.?Le prime avance del promoter MotoGP non pare abbiano trovato, pur con toni e sfumature diverse, il segnale verde delle tre Case europee. Aprilia ha chiuso sul nascere la questione con Massimo Rivola: ¡°Honda e Yamaha non soddisfano i requisiti per ottenere le ¡°concessioni¡±, quindi non accetteremo¡±. Idem Ducati con Davide Tardozzi in versione ¡°chiagne e fotte¡± : ¡°Se hai le palle, lavori e cerchi di tornare davanti, se no scappi¡±. E l¡¯Ingegner Gigi Dall¡¯Igna diplomatico non privo di sarcasmo: ¡°Le difficolt¨¤ della Honda non sono un problema della MotoGP. E¡¯ giusto aiutare le squadre in crisi, ma va fatto in modo equo, perch¨¦ arrivare fin qui ha richiesto sacrifici alla Ducati e questo deve essere riconosciuto. Abbiamo un campionato spettacolare, dove deve sempre essere il migliore a prevalere¡±.?
serve un accordo
¡ª ?Considerazioni legittime. Qui per¨° c¡¯¨¨ in ballo il futuro della MotoGP, cio¨¨ del Motomondiale, il cui futuro deve interessare tutti i protagonisti cercando di vedere oltre il proprio ¡°orticello¡±. Si sta parlando di due Case che hanno segnato la storia di questo sport e sono ai vertici di tutte le classiche iridate. Honda ha vinto 72 titoli mondiali costruttori (37 MV Agusta, 37 Yamaha, 19 Aprilia, 15 Suzuki, gi¨´ gi¨´ fino ai 4 di Ducati), 62 titoli mondiali piloti (39 Yamaha, 38 MV Agusta, 19 Aprilia, 16 Suzuki, 12 Derby, gi¨´ gi¨´ fino ai 2 Ducati) 815 gran premi (517 Yamaha, 295 Aprilia, 274 MV Agusta, 162 Suzuki, 161 Kalex, 123 Ktm, 107 Derby, 85 Kawasaki, 74 Ducati). Yamaha ¨¨ seconda solo dietro a Honda. Entrambe le parti, chi vuole dare subito o quasi le concessioni a Honda e Yamaha e chi pone il veto, sono nel giusto. Ma nelle corse una volta corre la lepre, una volta corre il lupo. Nel senso che i valori in campo possono cambiare, comunque. Dorna e Fim hanno diverse carte da giocare per convincere Ducati, Ktm, Aprilia ad accettare le ¡°concessioni¡± alle Case giapponesi. Possono, ad esempio, in nome della sicurezza, decidere di eliminare le appendici aerodinamiche: sarebbe una mazzata per i bolidi delle Case europee, una spinta per le giapponesi. Per non parlare di centralina unica e altro. I valori in campo non si possono e non si devono cambiare a suon di regole anche se pi¨´ volte in passato ¨¨ stato fatto. Certo un accordo andr¨¤ trovato.
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