Il pilota della Ducati si racconta a 360¡ã nell¡¯appuntamento al Gazzetta Motori Days. Tra gli argomenti trattati la lotta per il titolo in MotoGP, il rapporto con la famiglia e la sua crescita nel Motomondiale
L'adrenalina per la gara di casa, al Mugello. Ma anche il rapporto con pap¨¤ Pietro, il mito Haga e i progetti per il futuro, tra i quali anche la paternit¨¤. Francesco Bagnaia racconta il suo mondo, a partire dagli esordi fino alla leadership in MotoGP. In mezzo le prime gare nel Motomondiale da compagno di Romano Fenati, il titolo iridato conquistato in Moto2 e il debutto nella top class. Questo l'estratto dell'intervista concessa per Gazzetta Motori Days realizzata da Paolo Ianieri.
Francesco, secondo te sar¨¤ Ducati contro Fabio Quartararo?
¡°Contro Fabio e contro altri 20 piloti. Saremo sicuramente in tanti ad andar forte. Ci saranno anche Vinales, Franco e Vale (Morbidelli e Rossi ndr.). E poi Marquez, che quest'anno ¨¨ difficile da interpretare, ma sicuramente andr¨¤ forte. Il nostro obiettivo ¨¨ essere il pi¨´ avanti possibile e fare il weekend come a Jerez e Portimao¡±.
Arrivi al Mugello da secondo in classifica a un punto da Quartararo. Che tipo di avversario ¨¨ lui?
¡°Difficile da affrontare. ? la prima volta che mi trovo cos¨¬ avanti in campionato in MotoGP. Ogni tanto ho lottato contro Quartararo, ma mai per un titolo. Non l'ho mai visto lottare per il campionato. ? difficile da interpretare e decifrare perch¨¦ spesso ¨¨ velocissimo, ma in altre occasioni finisce indietro. Anch'io, comunque, non so come affronter¨° il resto delle gare¡±.
Peccato non avere quella tribuna rossa al Correttaio...
¡°Una delle cose pi¨´ belle del Mugello ¨¨ la gente in giro. Non si dorme durante la notte. ? un casino. Forse sotto quell'aspetto, va un po' meglio. Alle 8.30 c'¨¨ Di Pillo che d¨¤ il buongiorno al Mugello. Quando in griglia si sente il proprio nome, c'¨¨ un boato pazzesco. Davvero bellissimo¡±.
Un rivale lo stai trovando in casa: Jack Miller. Tra l'altro ha rinnovato per il prossimo anno, giustamente per quello che sta facendo vedere.
¡°Direi di s¨¬, ma era abbastanza scontato che avremmo visto il rinnovo. Jack ¨¨ un grande pilota. La vittoria di Jerez gli ha tolto un peso e in due gare mi ha recuperato un sacco di punti¡±.
Tuo padre com¡¯¨¨ stato come coach?
¡°? sempre stato un po' atipico. Gli altri genitori smanettavano sulla moto, rimproveravano i figli, non andava mai bene nulla di quello che facevano. Invece, mio padre mi diceva 'Bravo' se la gara andava bene o 'Peccato' se andava male. Solamente una volta a Caserta, si ¨¨ lasciato un po' trascinare dagli altri genitori. L¨¬ stavo per dirgli che avrei voluto smettere. Ascoltavamo Bruce Springsteen in macchina¡±.
Non gli hai insegnato molto bene ad andare in moto, dato che si ¨¨ rotto un braccio recentemente.
¡°A me sinceramente un po' spaventa andare per strada in moto. Quando guido in macchina, vedo che spesso gli automobilisti fanno cose strane. In moto non ci sono grandi protezioni. Mio padre, scivolando, ha messo gi¨´ il braccio, ma per fortuna non ¨¨ stato un incidente grave¡±.
Sar¨¤ un weekend speciale perch¨¦ anche lui debutta nel Mondiale con la sua squadra. Chi ¨¨ il pi¨´ nervoso tra i due?
¡°Sicuramente lui. ? uno che si fa prendere un po' dall'ansia. Gli consiglio di star tranquillo, di fare ci¨° che sa. L'esperienza fatta con me in Spagna gli ha dato una conoscenza di questo mondo molto importante. Sa come approcciarsi ai giovani. Secondo me, si immedesima nei loro sogni e li sa aiutare e tranquillizzare¡±.
Eri gi¨¤ stato contagiato dall'amore della Ducati per via della moto dello zio Claudio?
¡°La prima moto che ricordo era la sua 996. Mi piaceva molto vederlo girare insieme a mio padre, che aveva una Aprilia RSV 1000 bicilindrica. Tra i due andava pi¨´ forte mio zio, anche se pap¨¤ guidava in maniera molto pi¨´ pulita¡±.
C'¨¨ un momento preciso in cui hai deciso che saresti diventato pilota?
¡°No, forse ancora adesso non ho deciso di fare il pilota. Faccio quello che mi sento, al meglio delle mie capacit¨¤. Mi sono sentito un pilota quando ho vinto il Mondiale nel 2018 in Moto2¡±.
Cosa avresti fatto se non fossi stato un pilota?
¡°Avrei dovuto finire la scuola e quello era gi¨¤ un ostacolo tosto. Quando ho iniziato ad andare in moto, il mio rendimento scolastico ¨¨ peggiorato. Le gare non mi aiutavano a rimanere concentrato, ma questa non pu¨° essere una scusa. Preferivo fare altro e quando ero a casa non mi andava di mettermi sui libri. Se non avessi fatto il pilota, mi sarebbe piaciuto rimanere comunque nell'ambito sportivo. Per esempio mi piace molto il tennis. Altrimenti avrei fatto lo chef. Mi sarebbe piaciuto aprire un ristorante. A casa cucino io¡±.
Al Museo Ducati hai avuto modo di vedere tante moto storiche. Che effetto di ha fatto?
¡°All'inizio seguivo le gare della Superbike. Mi affascinava molto la Ducati, specialmente quella negli anni di Toseland. Ero contentissimo quando ¨¨ arrivato Haga perch¨¦ ero un suo fan. Avevo il 41 da piccolo per merito suo. Mi piaceva come persona e come modo di guidare. ? stato bello vedere dal vivo le moto di Corser e Hodgson¡±.
Nel 2009 Simoncelli ha corso una gara in Superbike. Ti piacerebbe fare questa esperienza?
¡°Si potrebbe fare, anche se di solito, quando non ho un weekend di gara preferisco rilassarmi e staccare la spina. In questo caso dovrei gareggiare ancora con gomme mai provate, moto nuova... Per¨° sarebbe bello. Quando mi alleno con una Ducati stradale, mi trovo bene. Magari un giorno far¨° una richiesta di questo tipo¡±.
Hai passato mesi complicati nel 2013. Non sapevi cosa sarebbe accaduto alla tua carriera. Eri insieme a Fenati. Non ¨¨ stato un rapporto semplice il vostro.
¡°Fenati ¨¨ sicuramente una testa calda e quando si arrabbia lo fa davvero. Ma il rapporto con lui era buono. Si parlava e scherzava facilmente. Il problema era quando si arrabbiava. Ma questo era dettato dalla scarsa serenit¨¤. ? arrivato al Mondiale con tante pressioni. Era considerato il nuovo fenomeno. Quando si viene trattati cos¨¬, si fatica a essere sereni. Io sono sempre stato molto impermeabile a queste situazioni. Con mio padre notavamo che Romano era davvero fortissimo. Faceva paura. Questo mi ha convinto a passare nel team Italia. Inizialmente non mi sentivo pronto a passare in Moto3. Per¨° vedevo che Fenati e altri italiani andavano bene. Cos¨¬ mi sono convinto a fare il salto. Penso sia stato uno degli errori pi¨´ grandi che io abbia mai fatto. ? stato un anno difficile. Ho perso anche la voglia di andare in moto. La Academy mi ha convinto a continuare. La salvezza vera e propria ¨¨ stato il team Aspar. Mi hanno riportato avanti e a credere in me stesso¡±.
Hai avuto comunque una bella progressione.
¡°In Moto3 ho avuto bisogno di tre anni in pi¨´ del normale, ma non potevo salire in Moto2 con stagioni simili. Sono arrivato nella categoria di mezzo e ho fatto benissimo. Rookie e poi campione. In MotoGp sto tornando sui livelli della Moto2¡±.
Sei stato tu a scegliere la Ducati o il contrario?
¡°Direi un insieme di fattori. Comunque gi¨¤ a fine 2016 si stava parlando di questo accordo con loro. Sarei dovuto passare in MotoGP nel 2018 con loro. Sono stato io a dire che non me la sentivo. Ho provato la moto e mi ero divertito tantissimo. A met¨¤ 2017 mi hanno chiesto ancora di fare il salto in top class. Sarei stato appoggiato con il team Aspar. Gli ho detto nuovamente di no perch¨¦ non ero pronto a passare in MotoGP. Sentivo di avere la possibilit¨¤ di vincere. Inoltre non ero pronto a fare un passo del genere. Nemmeno dopo il titolo ero pronto. Per la MotoGP serve una condizione mentale e una convinzione dei propri mezzi diverse¡±.
Guidotti, team manager della Ducati Pramac, ha detto che avevi fretta di passare nella squadra ufficiale.
¡°Credo sia l'obiettivo di tutti. Secondo me, per certi aspetti, ¨¨ stata una relazione brutta perch¨¦ non ce la siamo goduta. L'anno scorso, tra il Covid e la frattura alla gamba, si poteva fare meglio, secondo me. Comunque al team Pramac non manca niente rispetto ai team ufficiali come organizzazione e lavoro¡±.
Qual ¨¨ il consiglio pi¨´ importante che ti ¨¨ stato dato?
¡°Pi¨´ che un consiglio, ¨¨ stato un modo per spronarmi. Quest'anno il mio preparatore mi ha detto che ero uno che mollava facilmente. Sapevo che non era cos¨¬. L¨¬ per l¨¬ me la sono presa. Per due giorni non ci siamo parlati. Io faccio spesso cos¨¬: non accetto mai una critica. Mi arrabbio, non parlo e poi ci penso. Spesso arrivo alla conclusione che magari gli altri hanno ragione¡±.
Ce l'avresti fatta ugualmente senza tua sorella Carola, che ¨¨ la tua ombra?
¡°Lei ¨¨ importante per la mia serenit¨¤ mentale. So perfettamente che ¨¨ tutto organizzato se c'¨¨ lei. Una volta, in Argentina, non era venuta ed era stato un disastro per me. So che mi aiuta moltissimo. Ha tutto sotto controllo. Mi fido ciecamente di quello che fa¡±.
Ultima domanda: Maverick Vinales ¨¨ diventato padre recentemente. Vedendo il tuo rapporto con la famiglia, ¨¨ difficile per te non immaginarti genitore?
¡°Ci penso molto. Spero e credo che la mia ragazza sia la persona giusta per questo. ? una persona molto importante. Per ora viviamo insieme. Il prossimo passo sar¨¤ il matrimonio. Comunque s¨¬, mi piacerebbe diventare pap¨¤ in futuro¡±.
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