l'approfondimento
MotoGP, ecco perch¨¦ siamo di fronte a un ciclo italiano
Quest¡¯anno, ed ¨¨ una anomalia, il Motomondiale parte ben tre settimane dopo la F1. Che si ¨¨ cos¨¬ ¡°mangiata¡±, in questa vigilia, tanta parte dell¡¯interesse degli appassionati e dei tifosi di motori. Verr¨¤ anche il momento delle due ruote, comunque, e sar¨¤ tutto da vedere. Perch¨¦ gi¨¤ ora, reduci dal 2022 e grazie a quanto si ¨¨ visto nei test di Sepang, si impone una riflessione importante. E riguarda l¡¯abbondanza di successi e protagonismo dei colori italiani. Veniamo dal Mondiale vinto da Pecco Bagnaia con la Ducati, rivelatasi superiore alle moto rivali in modo disarmante. Abbiamo davanti una stagione che ricomincia con la rossa bolognese strafavorita e l¡¯Aprilia come principale candidata a metterle i bastoni tra le ruote. In pi¨´ in casa Ducati, quella ufficiale, si annuncia un teso e affascinante duello tra lo stesso Bagnaia ed Enea Bastianini, suo nuovo compagno di squadra e sorpresa del 2022 con una moto clienti gestita dal team Gresini. Una manna assolutamente inattesa quando, a fine 2021, Valentino Rossi si era ritirato dalle scene lasciando un sacco di orfani tra i tifosi e anche tra molti addetti ai lavori. Inattesa forse, ma a voler guardare con un occhio attento non del tutto imprevista.?
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le intuizioni di dall'igna e rivola
¡ª ?Il momento felice di casa nostra parte infatti da lontano. Da un lungo lavoro ¨C spesso tecnicamente audace ¨C della Ducati guidata da Gigi Dall¡¯Igna. Da una crescita accelerata dell¡¯Aprilia, che ha puntato su Massimo Rivola come direttore corse e su tanti ingegneri di provenienza anche automobilistica (se non proprio di F1) per saltare qualche tappa intermedia. E infine dal terminale ultimo di un ¡°allevamento¡± di piloti, in cui ha meriti anche la Federazione, che ha prodotto buonissimi risultati. Ognuno, peraltro, con carattere e qualit¨¤ differenti: oltre al freddo e controllato Bagnaia e all¡¯esuberante Bastianini ci sono - va ricordato - un Franco Morbidelli che ha gi¨¤ vinto GP, e un Marco Bezzecchi e un Luca Marini che posso riuscirci presto. Fa quasi impressione pensare a quando 25 anni fa, dopo stagioni in cui alla classe regina guardavamo con lontananza e un evidente complesso di inferiorit¨¤, Max Biaggi arriv¨° a lottare per il titolo con la Honda gestita da Kanemoto. Era sembrato un mezzo miracolo. Poi spunt¨° quel fenomeno di Rossi e cadde ogni barriera. Ecco, scoprire che oggi come oggi quelli da osservare con deferenza sono i nostri ¨C le moto e i piloti ¨C regala una certa soddisfazione. Dovessero confermarsi anche nel 2023, sarebbe come aprire un piccolo ciclo.
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