Il texano, iridato con Hamamatsu nel 1993: "Mi sono offerto di dare una mano al team, ma non a tempo pieno. Sahara? Ha tutto per gestire bene il team"
"La Suzuki? Difficile dire di no, ma...". Il pensiero di Kevin Schwantz lo potremmo riassumere cos¨¬ se fosse arrivata una chiamata dai dirigenti Hamamatsu per offrire all¡¯ex iridato e bandiera della Casa giapponese il ruolo di team manager. Dopo un rapporto duraturo, cominciato nel 2013 , Davide Brivio ha lasciato il team di MotoGP, subito dopo averlo portato al titolo piloti 2020 con Joan Mir, per iniziare una nuova esperienza in F.1. Il manager italiano sar¨¤ infatti il direttore sportivo dell¡¯Alpine F.1, che da quest¡¯anno sostituisce il nome Renault e che avr¨¤ Laurent Rossi come team principal al posto di Cyril Abiteboul.
Nuova sfida
¡ª ?"Immaginando il punto di vista di Brivio - le parole del 56enne texano a 'BikeSportNews.com' - si sar¨¤ detto che avrebbe affrontato una nuova sfida, in un mondo completamente diverso, e avrebbe voluto davvero entrarci per cercare di avere successo. E non c'¨¨ dubbio che ci riuscir¨¤. Alla Suzuki mancher¨¤ assolutamente". L'iridato Suzuki del 1993 poi racconta come la proposta non ¨¨ andata in porto: "Mi sono offerto di aiutare la Suzuki, ma non a tempo pieno - racconta -, ho sempre detto che per questo team ci sarei stato e cos¨¬ ho fatto, ma non c¡¯era l¡¯opportunit¨¤".
Sahara ce la pu¨° fare
¡ª ?Chi dovrebbe prendere il posto di Brivio ¨¨ il capo progetto della Suzuki, Shinichi Sahara. Almeno fino al 2022, quando Hamamatsu valuter¨¤ un nuovo nome per il ruolo di team manager: "Non sar¨¤ facile, ma Sahara ¨¨ stato in molti posti e ha fatto un sacco di cose per la squadra - prosegue Schwantz -, quindi penso che abbia tutte le carte in regola per poterla mantenere competitiva e continuare a sviluppare una grande moto". Infine, un occhio al passato, al campionato 2020 terminato con il titolo piloti di Mir: "Pensavo che fosse Rins il ragazzo da tenere d'occhio - chiude il Schwantz -, ma si ¨¨ fatto male nel primo fine settimana a Jerez e la cosa ha influenzato il resto della sua stagione. Mir, invece, ¨¨ stato costante e redditizio e non appena la moto ¨¨ migliorata ha iniziato a stare davanti agli altri".
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