Marc Marquez: "Non ero pronto, se fossi caduto di nuovo avrei rischiato la carriera"

Annunciato, cancellato e poi pronto a parlare nell’hospitality della Honda Hrc: Marc Marquez non correrà il GP di Spagna della MotoGP per i postumi dell’infortunio alla mano (frattura intra-articolare del primo metacarpo della mano destra) rimediato nella caduta di Portimao, ma è lo stesso presente nel paddock di Jerez. Molto atteso, in generale e soprattutto in patria, Marc ha spiegato come sta: "Ho fatto di tutto per essere qui a Jerez, ma tre staff medici mi hanno detto che non era possibile perché il rischio di una botta e di una nuova operazione era altissimo: si tratta di un osso piccolo alla base del pollice e con la pressione sul manubrio potrebbe rompersi di nuovo. In questo caso sarebbe stato possibile recuperare, ma con effetti collaterali: correre questo fine settimana avrebbe messo a rischio la mia carriera".?

L'otto volte campione del mondo ha parlato anche del doppio Long Lap Penalty comminato per l’incidente di Portimao, con lo Stewart Panel che in un primo momento aveva indicato "Nel GP di Argentina" la gara in cui fargli scontare la sanzione, per poi correggere, due giorni dopo, in "Nel prossimo GP in cui il pilota sarà in grado di partecipare". Correzione che ha portato al ricorso della Honda all’Appeal Steward Panel che ha deciso di girare il caso alla Corte d'Appello MotoGP "per l'adeguata risoluzione del caso" e che ha congelato la sanzione fino alla sentenza definitiva. Marc al riguardo è stato chiaro: “La domenica di Portimao mi hanno dato una penalità corretta, perché ho fatto un errore, poi due giorni dopo hanno cambiato e il team ha fatto appello, ma non è una cosa che ho seguito molto: per me la sanzione più dura è di saltare tre gare di fila e avere un osso rotto e quando succedono cose così non si pensa ad un doppio Long Lap...".