La casa leader degli impianti frenanti ha salutato l'addio alle corse del Dovi, che ha corso l'ultimo GP a Misano, con una lettera indicativa del loro rapporto ricco di successi
Una lettera, delle foto, dei ritagli di giornale: un collage per manifestare ad Andrea Dovizioso tutto l'apprezzamento per quanto fatto nella sua carriera in MotoGP, terminata con l'addio annunciato al GP di Misano del 4 settembre 2022: la Brembo, la casa italiana leader degli impianti frenanti, ha deciso di rendere omaggio cos¨Ź al pilota forlivese, eccezionale testimonial dei suoi prodotti: "Grazie Dovi, i tuoi freni Brembo: ci mancheranno le tue staccate", si legge nell'incipit e nella chiusa che viene indirizzata ad Andrea Dovizioso.? Sotto nel dettaglio.?
sempre fedele
ĄŞ ?Caro Andrea, la tua festa dĄŻaddio alla MotoGP domenica 4 settembre, a Misano, ¨¨ stata particolarmente emozionante. Sappiamo che non appenderai il casco al chiodo ma continuerai ad andare in moto per divertimento e forse gareggerai nei Campionati Nazionale e Regionale Motocross. A meno che tu non abbia intenzione di accettare un ruolo da collaudatore per qualche Casa, non guiderai pi¨´ le MotoGP e quindi non ti servirai nemmeno pi¨´ dei dischi freno Brembo in carbonio, essendo questi confinati alle moto della classe regina. Una grave perdita per il pubblico che apprezzava le tue staccate ma anche per la nostra azienda che ha continuato ad investire nella ricerca per offrirti soluzioni ottimali. Ci piace ricordare che hai iniziato ad usare i freni Brembo gi¨¤ nel 2001 quando hai conquistato il Campionato Europeo della 125 con lĄŻAprilia del team RCGM. Con la stessa moto hai esordito quello stesso anno nel Mondiale al Mugello, e la tua emozione era tanta anche se poi non sei riuscito a tagliare il traguardo. Dal 2002 sei diventato un pilota del Mondiale a tempo pieno, arrivando a disputare 326 GP consecutivi, dal GP Giappone 2002 al GP Portogallo 2020: un record probabilmente ineguagliabile, ottenuto pur cambiando cilindrata, team, moto (Honda, Yamaha, Ducati, di nuovo Yamaha) e pneumatici. LĄŻunico marchio che hai utilizzato sempre (tranne nel Mondiale 125 con Honda) ¨¨ Brembo e anche per questa ragione la tua visita a Brembo Racing, a nel dicembre del 2018, suscit¨° grande entusiasmo tra i nostri dipendenti. In quellĄŻoccasione, tra un autografo e una foto di gruppo, ti fu chiesto di fare un confronto tra le diverse categorie: "In 125 e 250 i margini di personalizzazione dei freni sono molto limitati. Devi solo trovare il tuo set-up e il resto arriva di conseguenza. Invece in MotoGP ¨¨ tutto molto estremo e nellĄŻultimo decennio i freni sono cambiati veramente tanto". Con la tua solita precisione spiegasti: "? aumentato sia il diametro dei dischi sia lĄŻaltezza della fascia frenante con diverse combinazioni disponibili. Anche le pinze freno hanno seguito unĄŻevoluzione tecnologica notevole combinata ad un aumento delle opzioni di scelta a disposizione di ciascun pilota. Adesso stiamo andando in un contesto dove non ci sono pi¨´ limiti".?
quei dischi in carbonio sul bagnato
ĄŞ ?Ai tecnici che hanno allestito la tua Ducati per otto stagioni consecutive presentavi richieste precise: "A me piace avere molta reattivit¨¤ e meno gioco possibile sulla leva, prima dellĄŻattacco. CĄŻ¨¨ stato un grosso lavoro da parte di Brembo su questĄŻaspetto nel corso degli anni al fine di migliorarsi. Correre con una moto italiana e con i freni italiani fa ancora pi¨´ piacere quando si ottengono i risultati". Se la Desmosedici attuale ¨¨ diventata la moto da battere (nei primi 14 GP stagionali del 2022 ha ottenuto 11 pole, 9 vittorie e 22 podi) il merito ¨¨ anche tuo, che arrivato in Ducati dopo lĄŻesperienza di Valentino Rossi sei riuscito a risollevare la Casa di Borgo Panigale, conquistando 10 vittorie nel biennio 2017-2018. Non a caso molti dei tecnici che hanno lavorato con te nel Mondiale ti hanno ribattezzato il pilota-ingegnere, per la tua capacit¨¤ di analizzare il comportamento della moto in maniera scientifica e la bravura nello sviluppo della moto, come hai dimostrato con la Desmosedici. Prima che Marc Marquez si facesse male allĄŻomero e iniziasse un calvario di interventi chirurgici, sei stato lĄŻunico ad impensierirlo in maniera continuativa, tanto da essere vicecampione del mondo della MotoGP nel 2017, 2018 e 2019. In quel periodo non sono state poche le volte che hai battuto lo spagnolo allĄŻultimo giro. La tua specialit¨¤ era lĄŻincrocio. Iniziasti la serie al GP Austria 2017: Marquez attacc¨° allĄŻultima curva ma arrivando lungo in frenata. Tu lo facesti sfilare allĄŻinterno per poi aprire prima il gas e cos¨Ź riuscisti a ripassarlo mentre lui era ancora impegnato a raddrizzare la moto dalla piega. Stesso copione due mesi dopo al GP Giappone, sul bagnato. Passasti a condurre allĄŻultimo giro alla curva 13 con una frenata chirurgica ma allĄŻultima curva Marquez torn¨° in testa. Fu per¨° costretto ad allargare e tu riuscisti a riavvantaggiarti grazie ad una traiettoria rettilinea che ti frutt¨° la vittoria per 249 millesimi. Quel giorno, malgrado la pista inzuppata dĄŻacqua dal semaforo fino al termine dei 24 giri, e una temperatura di 14 gradi e lĄŻasfalto a 15 gradi, hai mostrato grande coraggio impiegando i dischi Brembo in carbonio. Una scelta che sarebbe apparsa una follia pochi mesi prima, quando tutti erano soliti optare per i dischi in acciaio. Come hai avuto modo di appurare, lĄŻacciaio peggiora il comportamento dinamico della moto essendo un materiale pi¨´ pesante del carbonio che invece consente una migliore guidabilit¨¤, anche in accelerazione e nei cambi di direzione, e semplifica lo scarico a terra dei cavalli del motore. Nel corso degli ultimi anni, lĄŻincremento di potenza delle moto, il perfezionamento dei pneumatici, lĄŻutilizzo delle coperture dei dischi e lĄŻevoluzione del carbonio hanno cambiato lo scenario: da un lato, incrementando lo sforzo richiesto ai freni delle MotoGP anche sul bagnato, dallĄŻaltro consentendo di raggiungere in maniera pi¨´ rapida il range di temperatura necessario. Tu sei parso fin da subito entusiasta dellĄŻimpiego del carbonio con lĄŻacqua: "? una bella novit¨¤ perch¨Ś ci d¨¤ la possibilit¨¤ di avere un freno pi¨´ costante, come sullĄŻasciutto, e per uno che stacca forte come me ¨¨ fondamentale. Certo, ¨¨ una situazione non facile da gestire e non ¨¨ facile tenerli in temperatura quando fa veramente freddo, ma per me rappresenta un grandissimo passo in avanti".?
la pompa pollice e il premio
ĄŞ ?I tuoi anni dĄŻoro in MotoGP sono coincisi con la diffusione dellĄŻutilizzo della pompa pollice, ideata per aiutare Mick Doohan a tornare in 500 dopo lĄŻincidente nelle prove del GP dĄŻOlanda del 1992: anzich¨Ś con il pedale di destra, il freno posteriore ¨¨ azionato da un comando a mano posto sulla sinistra del manubrio. Sei stato tra i primi a riproporla: "Usavo la pompa pollice gi¨¤ in HRC, poi lĄŻavevo accantonata. LĄŻho reinserita in Ducati e mi fa piacere vedere che tanti piloti lĄŻhanno riscoperta. Io per¨° la uso solo nelle curve a destra perch¨Ś in quelle situazioni, a centro curva, non hai la possibilit¨¤ di usare il freno posteriore con il piede. Per riuscirci, alcuni tengono il piede in avanti, altri lo spostano sulla punta della staffa". Alcuni piloti si servono della pompa pollice per evitare il pattinamento in curva, ma tu hai sempre escluso questo utilizzo: "La potenza che puoi esercitare con il dito sulla pompa pollice ¨¨ comunque minore rispetto a quella che puoi esercitare con il piede. Ed ¨¨ per questo motivo, infatti, che la uso solo quando la moto ha la massima angolazione di piega". Ci preme inoltre ricordarti che la tua abilit¨¤ in frenata ti ha fruttato nel 2018 e nel 2019 il premio di miglior staccatore al Misano World Circuit Marco Simoncelli, attribuito dagli ingegneri Brembo, utilizzando i dati registrati durante il weekend di gara grazie alla telemetria di tutti i team. Una dote che hai perfezionato nel corso degli anni: "Sono molto esigente con i freni perch¨Ś sono sempre stato uno dei maggiori staccatori e ho sempre avuto un feeling particolare con i freni. Per me ¨¨ fondamentale averli reattivi e precisi. Io sono solito frenare usando le due dita sulla leva anteriore". Ciao Dovi, ci mancheranno le tue staccate.
Gazzetta dello Sport
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