Si chiude un ciclo per il Motomondiale: in passato il ¡°tifo¡± era ammirazione per le gesta dei piloti, poi ¨¨ diventata aspettativa su un personaggio. Che cambiamenti subir¨¤ adesso che uno dei personaggi pi¨´ iconici di sempre ha lasciato le gare?
L¡¯ultimo, in ordine di tempo, a dire la sua sulla MotoGP dal 2022 senza pi¨´ Valentino Rossi ¨¨ stato Alberto Puig, team manager Honda, che, voce fuori dal coro, ha tagliato corto: ¡°Non credo che la competizione ne risentir¨¤¡±. Cosa intende Puig per ¡°competizione¡±? La validit¨¤ tecnico-agonistica delle gare in pista? L¡¯appeal del campionato come show business? Il fatto che la MotoGP ha gi¨¤ il ¡°sostituto¡± di Valentino, non solo per le sue qualit¨¤ di corridore ma anche capace di essere ¡°personaggio¡± e di far presa oltre l¡¯area degli appassionati ¡°duri e puri¡±, non riportando il motociclismo a sport ¡°di nicchia¡±?
motogp e idoli
¡ª ?Non ¨¨ ¡°questione di fan¡±, pensare a come sar¨¤ il motociclismo dal 2022 senza pi¨´ in pista quello che ¨¨ stato il principale protagonista dell¡¯ultimo ventennio, a come soprattutto risponder¨¤ il pubblico sugli autodromi e davanti alle tv, se ci sar¨¤ una contrazione del business dopo anni di espansione, con benefici (e anche distorsioni) per tutto l¡¯ambiente e non solo. Non ¨¨ certo la prima volta che il motociclismo, alla pari degli altri sport, deve fare a meno di altri suoi campioni identitari. Qui, specificatamente, si vuole aprire una riflessione sul ¡°tifo¡±, o meglio, sulla differenza fra l¡¯essere ¡°appassionati¡± o ¡°tifosi¡±. Il tifoso va in autodromo o sta davanti alla tv per seguire con trepidazione le vicende del ¡°suo¡± pilota. Addirittura, quando il proprio beniamino esce di scena per caduta o per guasti meccanici, il tifoso se ne va dal circuito, o a casa spegne la tv. L¡¯appassionato, sia sugli spalti del circuito che attaccato allo schermo televisivo, segue la corsa in quanto tale, tutta la corsa di tutti i piloti, alla fine soddisfatto, qualunque sia il risultato di questo o quel pilota. Il tifoso maledice la cattiva sorte o gli avversari del proprio beniamino se il ¡°suo¡± preferito va male. L¡¯appassionato analizza tecnicamente quel che accade in pista, magari con l¡¯ausilio del cronometro, delle telemetrie, di chi ne sa pi¨´ di lui. Il tifoso grida esultando quando il proprio beniamino sale sul gradino pi¨´ alto del podio. L¡¯appassionato si complimenta con il vincitore, qualunque esso sia, applaudendo tutti, informandosi sui motivi che non hanno consentito un buon risultato a chi ¨¨ fuori dal podio e sulle condizioni di salute se un pilota ¨¨ caduto.
rapporto tifo motogp
¡ª ?Oggi, anzi da molti anni, si tifa pi¨´ il pilota del team, della casa. Fra le due guerre mondiali, nel ¡°motociclismo degli eroi¡± e anche dopo, almeno fino all¡¯epopea di Agostini, nel motociclismo de ¡°I giorni del coraggio¡±, il tifoso era pi¨´ ¡°tecnico¡±, pi¨´ preparato ed era suddiviso quasi alla pari fra la marca e il pilota. Quando la casa del cuore abbandonava la scena o il proprio campione non c¡¯era pi¨´ (anche per incidenti) le corse sono andate avanti lo stesso, pur pagando quasi sempre un prezzo alto, a volte per anni, con ampie fasce di appassionati/tifosi che davano forfait. Ovvio che, anche come tifoso, ognuno ¨¨ frutto della propria epoca. E vale sempre e vale per tutti il detto che ognuno pu¨° pensarla come vuole, osannando o criticando chi gli pare, con la sola regola del rispetto altrui e del buonsenso. Cos¡¯¨¨ il tifo? Si pu¨° parlare di ¡°tifo¡±, nell¡¯accezione moderna, quella partecipazione popolare all¡¯evento agonistico tenuto a battesimo negli anni Venti dal calcio, innalzato a espressione del campanilismo sportivo e delle rivalit¨¤ locali. Tifo deriva dal greco ¡°typhos¡±, cio¨¨ fumo, vapore, ardore e contiene la radice sanscrita ¡°dhu¡± che richiama l¡¯agitazione, l¡¯eccitamento, il movimento. Se l¡¯emotivit¨¤ ¨¨ l¡¯elemento prevalente del tifoso, i comportamenti possono essere privi di razionalit¨¤.
motogp e cultura
¡ª ?Serve invece, anche per il bene del motociclismo ¡ª sport di forte emotivit¨¤ ma ad alto rischio ¡ª l¡¯equilibrio tra emozioni e razionalit¨¤ rispettando, oltre ai campioni in pista e ai vicini di tribuna, soprattutto se stessi, gettando via la maschera che trasforma, magari solo per pochi minuti, una persona ¡°normale¡± in uno ¡°fuori di testa¡±. Limitatamente al motociclismo, nella vulgata comune si crede che solo nell¡¯era MotoGP (specificatamente nel ventennio e passa con in pista Valentino Rossi) ci sia la folla sugli spalti degli autodromi e ci sia un tifo colorato nei toni e anche debordante negli atteggiamenti, ben oltre la passione e il folklore sportivo. Anche in passato si gridava e si innalzavano sui circuiti cartelli ¡°pro¡± e ¡°contro¡±, specie in riferimento alle Case, e non erano rare neppure le scazzottate con la differenza che, per lo pi¨´, finivano ¡°in gloria¡± stappando bottiglie di vino e brindando insieme. ? vero, ci sono state e ci sono degenerazioni in cui, in buona sostanza, non si vuol riconoscere al pilota avversario del proprio beniamino non solo le qualit¨¤ ma nessuna dignit¨¤... anzi, neppure la qualifica di avversario. Resta il fatto che fenomeni di intolleranza e incivilt¨¤ sono stati presenti anche nel motociclismo: gli esagitati esistono anche sulle tribune di un autodromo, sui social, davanti alle tv in un bar. Cos¨¬ l¡¯odio (sportivo) e la prepotenza (verbale o di atteggiamenti) di pochi pu¨° determinare il disagio di molti, se non di tutti, allontanando la maggioranza delle persone dallo sport.
motogp e partecipazione
¡ª ?La soluzione non ¨¨ quella di tornare a un motociclismo ¡°sport di nicchia¡± nella logica dei ¡°pochi ma buoni¡±. Come si dice, per litigare o fare casino, a volte basta essere in due. Il motociclismo dell¡¯era di Valentino Rossi, pur non arrivando ai livelli del calcio, non ¨¨ stato semplicemente uno sport ma un vero e proprio fenomeno di massa. Di quel motociclismo, dal 2022, va ripreso il meglio in termini di partecipazione di massa, di qualit¨¤ tecnico-agonistiche e di show-business, dimenticando e cancellando concetti, atteggiamenti, modi di pensare e di fare incivili, che fanno male, oltre allo sport, a se stessi.
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