Il campione del mondo MotoGP racconta di un incontro con l'ex iridato alle prese con la convalescenza dal braccio infortunato: "Sta vivendo un momento difficile. Il mio mondiale? Un segno del destino"
Certe imprese sono cos¨¬ belle da apparire come favole scritte dal destino. E viene da pensare che anche che questo bizzarro 2020 abbia voluto premiare il lavoro della Suzuki. A distanza di 20 anni dall'ultimo trionfo iridato e nel centenario del suo ingresso nel mondo delle corse, la casa giapponese torna a vincere nel Motomondiale. Per questa missione il prescelto ¨¨ stato Joan Mir, il primo a conquistare lo scettro in sella alla moto nipponica in MotoGP.
Incredulo
¡ª ?A distanza di quattro settimane dal trionfo, l'emozione ¨¨ ancora tanta. Mir si ¨¨ raccontato ai media spagnoli dopo la premiazione come Motociclista dell'anno da Medis Grupo: ¡°Raggiungere il titolo quest'anno, con tutte le ricorrenze per la Suzuki, ¨¨ stato davvero un segno del destino. Penso che non abbiamo avuto a disposizione la moto pi¨´ veloce dello schieramento e questo forse ¨¨ un vantaggio in vista del 2021. Ogni anno siamo in crescita, anche se dobbiamo vincere pi¨´ gare¡±.
Duello
¡ª ?Non manca la curiosit¨¤ su un suo futuro confronto con Marc Marquez. A proposito dell'ex iridato, Mir ha raccontato un aneddoto: ¡°Spero che sia pronto gi¨¤ per i test, non voglio immaginarlo assente alla prima gara. L'ho incontrato qualche giorno fa a Lleida, mentre mi allenavo con suo fratello Alex. Si ¨¨ congratulato con me per il titolo. Sta attraversando un momento difficile. Spero che torni presto in pista e come prima dell'incidente. Nel 2021 mi vedo intento a lottare con lui per il Mondiale. Sono molto regolare, come Marc, ma la moto e io possiamo crescere ancora¡±. Il guanto di sfida ¨¨ lanciato, con la speranza di poter assistere al confronto in pista nella prossima stagione.
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