Il tre volte iridato ricorda quando la squadra italiana gli propose di lasciare il team giapponese: ¡°La richiesta mi sorprese e ci dovetti pensare. Noi eravamo in difficolt¨¤ dopo l'addio di Rossi. Alla fine scelsi col cuore¡±
La storia si fa con le scelte, talvolta anche sorprendenti. Per Daniel Pedrosa uno dei bivi pi¨´ importanti si ¨¨ verificato nel 2009. Lo spagnolo era sempre stato fedelissimo alla?Honda, con cui aveva vinto un titolo in 125 e due in 250, e l'ipotesi di un divorzio non era contemplata in quel momento. Poi ¨¨ arrivata l'offerta da parte di Ducati: una vera sorpresa per il catalano, come ha rivelato lui stesso nel corso della serie Dazn 'Cuatro Tiempos' dedicata ai migliori piloti spagnoli.
tentazione
¡ª ?Ducati ha bussato alla porta di Pedrosa nel 2009 con l'intenzione di formare un dream team con Casey Stoner. Daniel ricorda la sua reazione: ¡°Ho cercato di valutare quale fosse la situazione del team perch¨¦?tutti dicevano che era una moto difficile. I compagni di Stoner stavano passando un momento complicato e Melandri se n'era andato affermando di aver sofferto molto¡±. La situazione in Honda, per¨°, non era pi¨´ rosea: ¡°Da quando Rossi aveva lasciato il team, si era persa la strada. Durante?la guerra tra Michelin e Bridgestone, Honda non ha avuto successo con nessuno dei progetti, soprattutto nel 2007 e nel 2008.?Eravamo gli unici con motori a valvole convenzionali, gli altri avevano gi¨¤ valvole pneumatiche. Nemmeno il passaggio alle gomme Bridgestone ci ha aiutato¡±.
la scelta
¡ª ?E allora quale squadra scegliere? Pedrosa rimase fedele alla Honda, con cui continu¨° la sua carriera fino al 2018, prima di diventare tester per Ktm: ¡°In effetti, quella volta, l'offerta mi ha sorpreso perch¨¦ non avevo in programma di cambiare. Quindi ho dovuto pensarci. Alla fine non era nei piani: il mio cuore ha sempre voluto correre con la Honda¡±. Questione di senso di appartenenza, dunque. La convivenza con Stoner fu solo rimandata di qualche anno: dal 2011 al 2012 i due si trovarono nel team Hrc, portando un titolo piloti (con Casey al primo colpo) e dominando la classifica costruttori in entrambe le stagioni.
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