cĄŻ¨¨ un fermo immagine di domenica scorsa al Sachsenring che, pi¨´ di ogni altro, racconta il dramma sportivo e umano di Marc Marquez. Le braccia appoggiate al guard-rail, la testa rivolta verso il basso, un misto di disperazione e rassegnazione dopo lĄŻennesima botta, stavolta nel warmup. Da tre anni, da quando il 19 luglio 2020 cadde a Jerez fratturandosi lĄŻomero destro, il pilota spagnolo ha infilato una strada che nel tempo si ¨¨ trasformata in una via Crucis. Resa ancor pi¨´ dura e sofferta da sporadiche illusioni ¨C i tre successi del 2021 ¨C che parevano fargli intravedere una luce alla fine del tunnel, per scoprire poi che si trattava solo di ingannevoli riflessi nel buio. Mentre si susseguivano le operazioni al braccio (4 in tutto) e la sua Honda andava peggiorando fino a diventare quella specie di cavallo imbizzarrito che questĄŻanno ha visto i suoi piloti vedere pi¨´ infermerie che traguardi. Anche il pi¨´ duro dei critici, di fronte a questa realt¨¤, prova per Marc un minimo di compassione.?
il commento
La discesa di Marquez e le risalite dei fuoriclasse: ecco cosa serve a Marc
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