Martin, primo contatto con Aprilia: "Ottimo feeling con l’avantreno". E Bagnaia e Marquez…

Soddisfazione anche in casa Ducati. Così il "deb" Marquez: "Il motore sembra superiore in rettilineo e l’impressione è che anche il comportamento dinamico complessivo sia migliorato"

Un buffetto al serbatoio, accompagnato da un’espressione soddisfatta, occhi sorridenti che bucano la visiera del casco e due frasi secche: “Bella, bellissima” e “Molto bene…”.? Queste, nei test MotoGP di Barcellona, le reazioni, a caldo, del nuovo campione del mondo Jorge Martin al suo fido capotecnico, l'ingegnere Daniele Romagnoli, al rientro al box dopo il primo contatto in pista con l’Aprilia RS-GP in versione 2024. Già abbastanza soddisfacente l’ergonomia e la posizione del pilota madrileno in sella alla moto, che nonostante le differenze di corporatura rispetto a Aleix Espargaro, non sembrano richiedere un profondo lavoro di adattamento. Ottimo il feeling riscontrato da Martin con l’avantreno della RS-GP: “A parità di mescola di gomme, rispetto a Ducati, la sensazione è di avere una fiducia anche superiore, praticamente fino alla fine dell’inserimento in curva”, ha affermato Jorge.?Resta ovviamente la necessità, dopo il primo approccio, di “domare” sia l’anteriore, che si solleva un po’ in ingresso, che il posteriore, tendente a scodinzolare in uscita da alcune curve del circuito catalano: si tratta di necessari e fisiologici adattamenti nel setup dell’elettronica, in termini di rilascio ed erogazione di potenza, per poterla adattare allo stile di guida di Martin.?

Sensazioni aprilia

Sensazioni positive nell’approccio ad Aprilia, che vanno al di là di un’innocua scivolata in curva 5, nel primo pomeriggio, da parte del campione del mondo e che prescindono anche dai tempi ottenuti (Jorge a fine test è undicesimo con 1'39"859 a un secondo da Alex Marquez, il più veloce della giornata) e che trovano ulteriore riscontro nella soddisfazione del neo compagno di team Marco Bezzecchi, confermate dal Ceo del Reparto Corse, Massimo Rivola, e riassunte dal neo direttore tecnico Fabiano Sterlacchini: “Jorge ha iniziato a prendere confidenza con la moto 2024, per poi passare alla versione 2025 (contraddistinta dal numero personale di Martin, il n. 89 bene in vista sulla carenatura e dalla scritta Martinator). Sulla carta, la moto pare poter valorizzare, a livello di ciclistica, le doti di guida del neo Campione del Mondo, che privilegia molto il feeling in termini di ingresso e percorrenza”.

in ducati

E in casa Ducati? Bagnaia ha girato con la GP24, con un esemplare di “ibrida” dotata di telaio 2024 e di specifiche di motore 2025. Marc Marquez, assieme a Martin l’altro grande atteso di giornata, alla prima uscita in Ducati ufficiale, ha dedicato il test in prevalenza all’approccio con il prototipo della GP25. Marc ha subito giudicato la nuova moto più facile da guidare e nello specifico più bilanciata sul posteriore rispetto alla GP23 che tendeva a “caricare” molto sull’avantreno. “Ovviamente devo capire ancora il potenziale pieno della nuova moto, ma il motore sembra superiore in rettilineo e l’impressione è che anche il comportamento dinamico complessivo sia migliorato”, questa la sintesi delle parole rilasciate dal campione di Cervera al termine della giornata di prove. Sensazioni confermate anche da Bagnaia, con i due nuovi compagni di squadra che paiono allineati a livello di feedback fornito ai tecnici sulla nuova creatura di Gigi Dall’Igna.

i test

Nel pomeriggio sia Marc Marquez che Pecco Bagnaia, con le loro GP24, oltre a Michele Pirro (alla guida della GP24 del team VR46) hanno testato le nuove pinze dei freni Brembo presentate recentemente ad Eicma. Proprio con la GP24, e in condizioni di temperatura abbastanza bassa (circa 16 gradi) Marc ha ottenuto il quarto crono di giornata in 1'39"454, immediatamente alle spalle di Bagnaia, terzo con 1'39"398. Miglior tempo di giornata per Alex Marquez (1'38"803), per la prima volta in sella alla Ducati GP24, che ha confermato come la moto neo campione del mondo sia decisamente più equilibrata della GP23: quest’ultima, in ingresso curva, tendeva a spingere troppo sull’anteriore con le Michelin 2024, gomme dotate di un grip decisamente più elevato rispetto alle coperture dell’anno precedente. Che dire? Chi ben comincia…