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MotoGP Misano, cos¨¬ Bagnaia ha battuto Quartararo: cosa dicono tempi e velocit¨¤
Le vittorie non solo si contano, si pesano. Vale anche per i due splendidi centri consecutivi in MotoGP di Pecco Bagnaia che dopo il primo trionfo del 12 settembre ad Aragon, la settimana dopo si ¨¨ ripetuto alla grande a Misano. Sul piano dei numeri due vittorie portano gli stessi punti in classifica ma sul piano tecnico e psicologico vincere prima su un circuito meno ¡°amico¡± di quello romagnolo e fare poi subito il bis ¡°in casa¡± dimostra che qui il fattore campo non conta e che i successi sono il frutto del manico del pilota e della qualit¨¤ tecnica della moto.
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¡ª ?Nelle ultime due stagioni solo Fabio Quartararo (nel 2020 nei due round consecutivi di Jerez e nel 2021 a Losail e Portimao) e Jack Miller (2 e 16 maggio 2021 a Jerez e Le Mans) avevano vinto due gare consecutive, e questo aggiunge il peso qualitativo di quanto fatto dal binomio italiano. Le due vittorie consecutive di Bagnaia ad Aragon davanti a Marc Marquez con un distacco di 6 decimi (+0.673) e a Misano davanti a Quartararo quasi in volata (+0.364) dimostrano quanto l¡¯asticella del campionato si sia alzata e come adesso il punto di riferimento sia dato dal 24enne pilota torinese e dalla sua rossa che, specie in potenza accelerazione velocit¨¤ di punta, fa la differenza. Con queste due perentorie vittorie Bagnaia ha raggiunto un risultato extra battendo ad Aragon Marquez, il dominatore delle ultime stagioni, e battendo a Misano Quartararo, verosimilmente l¡¯erede in fieri del marziano di Cervera, tutt¡¯ora lontano dalle condizioni psico-fisiche di prima del grave incidente 2020.
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¡ª ?I 48 punti di distacco in classifica generale consentono a Quartararo di gestire il suo bottino nelle ultime quattro gare mentre Pecco non ha alternative dovendo proseguire all¡¯attacco, cercando addirittura il tris o, nel ritorno a Misano del 24 ottobre, il poker. La partita ¨¨ aperta e sognare si pu¨°. Spetta soprattutto a Ducati gestire con oculatezza l¡¯incandescente finale, sul piano tecnico e tattico, orchestrando correttamente ma senza tentennamenti anche il gioco di squadra (non solo Miller ma pure i piloti del Team satellite bisognosi di una ¡°ripulita¡± alle loro moto) a favore di Bagnaia, sapendo che Quartararo oggi in Yamaha ¨¨ sostanzialmente da ¡°solo¡±, con Morbidelli, Dovizioso, Rossi non in grado, per motivi diversi, di dargli una mano.
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¡ª ?Tornando a Misano, merita analizzare elementi tecnici che possono fare ancora maggior chiarezza sulla situazione attuale delle forze in campo. Cominciamo dalle velocit¨¤ di punta con in testa la Ducati (di Zarco): 302,5 km/h e fanalino di coda la Yamaha di Dovizioso: 292,6. I due principali protagonisti, Bagnaia e Quartararo, sono indietro: Pecco ¨¨ al 18¡ã posto in coabitazione con Rins, Mir, Nakagami, Lecuona (tutti a 297,5 km/h) mentre Fabio ¨¨ al 23¡ã posto (penultimo): 293,4 oltre 7 km/h in meno di Zarco. Secondo ¨¨ Vi?ales la cui Aprilia vola sopra i 300 (301,6), stessa velocit¨¤ della Honda di Alex Marquez seguito dalla Ducati di Bastianini e dall¡¯Aprilia di Aleix Espargaro (entrambi 300,8 km/h). Di particolare interesse la massima velocit¨¤ dei primi due all¡¯ultimo giro: Bagnaia 296,7 km/h, Quartararo 291,8 km/h. In tutti i 27 giri della corsa la Yamaha di Quartararo ¨¨ sempre stata sotto i 294 di velocit¨¤ max mentre la Ducati di Bagnaia per 9 giri ha superato i 297 mentre per 15 giri ha superato i 296. A Misano, si sa, la velocit¨¤ di punta conta relativamente mentre decisive sono la staccata, la percorrenza in curva (dove svetta la Yamaha di Quartararo) e l¡¯accelerazione dove primeggiano le Ducati (in primis quella di Bagnaia ma anche quella di Bastianini).
le conseguenze
¡ª ?? un fatto che oggi in MotoGP il livello tecnico e agonistico ¨¨ molto elevato e, specie sul giro, i tempi si sono molto ravvicinati: nelle qualifiche di Aragon (17 curve) 50 millesimi di secondo dividevano il primo dal secondo, il secondo dal terzo, il terzo dal quarto (cos¨¬ fino al 15¡ã). Tornando a Misano, di particolare interesse ¨¨ l¡¯analisi dei tempi dei due battistrada negli ultimi dieci giri-show con Bagnaia che solo una volta supera l¡¯1 e 32 (23¡ã giro 1¡¯33.048) mentre Quartararo nel suo forcing (al 23¡ã giro: 1¡¯32.531) nelle ultime dieci tornate sta sempre sotto l¡¯1 e 33 stabilendo il suo miglior giro al 19¡ã passaggio: 1¡¯32.336. Dal 23¡ã giro al 26¡ã giro Bagnaia perde sempre qualcosina nei confronti di Quartararo che si avvicina anche visivamente: Bagnaia 1¡¯32.725 (24¡ã giro), 1¡¯32.758 (25¡ã giro), 1¡¯32.775 (26¡ã giro) con Quartararo 1¡¯32.589 (24¡ã giro), 1¡¯32.538 (25¡ã giro), 1¡¯32.601 (26¡ã giro). Poi, all¡¯ultimo passaggio decisivo il capolavoro di Pecco: 1¡¯32.573 contro l¡¯1¡¯32.802 di Fabio! Sotto la bandiera a scacchi l¡¯italiano della Ducati brucia il francese della Yamaha per 364 millesimi. Cos¨¬ si vince una gran corsa segnando il proprio nome nella grande storia del motociclismo mondiale. Bagnaia e Quartararo, due super manici in pista. Due gran signori.
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