Il francese ha sbagliato a montare le dure, una scelta opposta a quella di Marquez. Le basse temperature di Phillip Island hanno fatto il resto: errore in frenata all'inizio, poi ritmo elevato per recuperare fino alla caduta
Chi sbaglia paga ¨¨ la regola che nel motociclismo vale da sempre e vale per tutti. Adesso a pagare, tre zeri nelle ultime quattro gare, ¨¨ Fabio Quartararo che alla vigilia della corsa australiana aveva detto: ¡°Ho tanto da perdere, ma anche tanto da guadagnare¡± finendo nel buco nero. Nelle ultime 8 gare Quartararo si ¨¨ fatto mangiare da Bagnaia 105 punti: anche questo un record della MotoGP! Per capire se a due round dal termine il mondiale del Diablo si ¨¨ chiuso o no con il ko di Phillip Island va analizzato il perch¨¦ ¨C nelle corse c¡¯¨¨ sempre un perch¨¦ ¨C il pilota francese sia incappato sulla pista australiana in due errori cos¨¬ pesanti, specie il secondo, a pochi giri di distanza l¡¯uno dall¡¯altro. Capire cio¨¨ quanto in tale debacle abbiano pesato i limiti tecnici della Yamaha e quanto quelli di Quartararo, tattici e di manico e di testa, soprattutto rispetto alla scelta delle gomme, sempre decisive per i tempi sul giro e per il risultato finale.
il talento di quartararo
¡ª ?Stiamo parlando del campione del mondo in carica della MotoGP, di un fuoriclasse riconosciuto tale da tutti, di un pilota fra i pi¨´ veloci, completi, avveduti degli ultimi decenni. E anche di una moto, che con tutti i suoi limiti tecnici e strutturali ripetutamente ribaditi, aveva consentito al suo pilota principale di guidare la classifica del mondiale MotoGP per gran parte del campionato. Il motore Yamaha MotoGP 4 clindri in linea non ¨¨ tecnicamente obsoleto, si ricordi che Quartararo quest¡¯anno ha gi¨¤ vinto tre gare finendo 4 volte secondo e a Phillip Island ha vinto Alex Rins su Suzuki con propulsore da identica struttura ¡°4 in linea¡±. E¡¯ altres¨¬ evidente, dati i risultati di gara e i tempi sul giro di qualifiche e corse, che oggi la moto pi¨´ competitiva ¨¨ la Ducati, particolarmente cresciuta in questa stagione, e non solo in velocit¨¤ di punta e in accelerazione. Ducati che si merita, per primo con Bagnaia ma anche con Miller e con gli altri piloti dei team satelliti, quel che di grande sta raccogliendo.?
l'errore di quartararo
¡ª ?Tornando a Yamaha, gli ultimi test dei primi di settembre a Misano hanno dimostrato che il motore 2023, pur con lo stesso schema tecnico, ha il potenziale per suonare tutt¡¯altra musica. Oggi, per¨°, si deve suonare con gli strumenti che la Casa dei tre diapason porta in pista cambiando quel che si pu¨° cambiare e capire, ad esempio, perch¨¦ nel week end di gare, specie nella prima giornata di prove, le M1 di Fabio partono con gran potenziale ma poi il sabato e la domenica migliorano meno dei bolidi avversari. Ma torniamo al GP australiano e alla debacle di Quartararo. Phillip Island ¨¨ circuito ¡°da pelo¡±, una sfida continua con i suoi curvoni ma anche per le condizioni climatiche per lo pi¨´ insidiose per il vento (porta anche sabbia in pista) e per il freddo.?
il freddo di phillip island
¡ª ?La MotoGP ha corso domenica con 14 gradi di temperatura (35¡ã sull¡¯asfalto) e quando si fa riferimento alla gara del 2013 quando Jorge Lorenzo vinse con un tempo complessivo inferiore a quello di Rins si deve anche ricordare che allora c¡¯erano 28¡ã di temperatura. A Phillip Island la gomma ¨¨ particolarmente sotto stress sul lato sinistro mentre quasi per niente sul lato destro. Servono quindi gomme asimmetriche anche all¡¯anteriore. Se la gomma posteriore ¨¨ critica per lo spinning e il surriscaldamento, ¨¨ altrettanto difficile gestire la temperatura sull¡¯anteriore. Qui, i valori della temperatura e della pressione della gomma anteriore si possono addirittura abbassare rispetto a quando la moto lascia i box. Toppare nella scelta delle gomme in gara significa dare addio ai sogni di gloria e magari nel modo peggiore, con una caduta. E¡¯ quel che ¨¨ accaduto a Quartararo.?
frenate e rimonte?
¡ª ?Prima della gara, il pilota transalpino ha deciso, pare con scarsa convinzione dei tecnici della sua squadra, di sostituire la gomma soft posteriore (con cui aveva girato a lungo e bene nelle FP4) con la hard. L¡¯opposto, ad esempio, di quanto fatto da Marc Marquez, montando le soft. Una scelta tecnica dettata dalla tattica di gara che Fabio intendeva condurre in corsa: cio¨¨ stare almeno fino a met¨¤ gara nel gruppo di testa sapendo che nella bagarre iniziale si sarebbe girato con tempi alti dando alla gomma il tempo di entrare in temperatura e poi attaccare nel finale proprio sfruttando al meglio la gomma dura. Ma il ¡°largo¡± iniziale alla ¡°curva Miller¡± (¡°Non ho frenato troppo tardi ¨C dir¨¤ poi per scusarsi il pilota della Yamaha - ma non sono riuscito a fermarmi. Forse il vento a favore mi ha spinto in avanti e ho sbagliato¡±) faceva saltare la tattica di gara scelta dal pilota francese. Rientrato in pista 22¡ã, a quel punto per Fabio non c¡¯era alternativa: costretto a spingere forte da subito per la rimonta conclusa per¨° malamente con il crash alla Southern Loop (l¡¯insidiosa curva 2) per la perdita dell¡¯anteriore, causata dalla gomma non in temperatura.?
quartararo da podio
¡ª ?¡°Ho fatto un errore subito a inizio gara in Curva 4 ¨C dice a fine gara uno sconsolato Fabio - poi ho provato ad abbassare i miei tempi sul giro. Ero veloce e stavo recuperando quando ho spinto troppo in Curva 2 commettendo uno sbaglio. Pur non al limite ho perso l¡¯anteriore. Non sono stato tradito da un aumento della pressione della gomma. Ho fatto fatica a scaldare il pneumatico posteriore e cos¨¬ poi ¨¨ arrivata la caduta¡±. In effetti, dopo il lungo al quarto giro e il tempo alto (1¡¯35.201) Fabio aveva ripreso un gran ritmo: 1¡¯30.113 (5¡ã giro), 1¡¯30.019 (6¡ã giro), 1¡¯30.366 (7¡ã giro), 1¡¯30.377 (8¡ã giro), 1¡¯30.288 (9¡ã giro). Con i ¡°se¡± e i ¡°ma¡± non si vincono le corse ma senza l¡¯incidente iniziale e, soprattutto, senza quella scelta sbagliata della gomma hard, non in temperatura, che lo ha messo ko, i tempi sul giro dicono che Fabio si sarebbe giocato il podio. Quartararo esce dall¡¯Australia deluso ma non rassegnato, pronto a giocarsi tutto fino a che i numeri tengono aperta la partita. Adesso a Quartararo e alla Yamaha serve uno scatto d¡¯orgoglio. Fabio pu¨° solo sperare che non sia vero quel che alla vigilia della corsa aveva detto il ds del suo Team Maio Meregalli: ¡°Tra le tre piste rimanenti, Phillip Island ¨¨ quella a noi pi¨´ favorevole¡±. Due gare ancora. Siamo alla guerra dei nervi. Il vento tira a favore della Ducati spingendo forte Bagnaia. Occhio a Marquez, a Sepang pu¨° vincere. E pu¨° anche sparigliare le carte.
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