I dati della Federazione internazionale certificano che tra il 1913 e il 2023, in 110 anni di motociclismo, il nostro Paese ¨¨ al comando con 304.982 punti, davanti alla Francia (278.144), alla Gran Bretagna (237.740) e alla Spagna (207.543)
Nessuno, come l¡¯Italia, nel motociclismo. Il Belpaese ¨¨ in testa a tutti, con il record di punti negli ultimi 110 anni. Questo dice la statistica della Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM) che ha conteggiato tutti i punti conquistati nella storia dei vari campionati e nelle Coppe del Mondo suddividendoli per Nazione: tra il 1913 e il 2023, in 110 anni l¡¯Italia ¨¨ al comando con 304.982 punti, davanti alla Francia (278.144), alla Gran Bretagna (237.740), alla Spagna (207.543). Ci¨° ¨¨ dovuto, particolarmente, a piloti quali Giacomo Agostini, Carlo Ubbiali, Valentino Rossi, Max Biaggi, Antonio Cairoli, Kiara Fontanesi, Pecco Bagnaia, Andrea Verona, Andrea Adamo. Sono loro la punta di diamante di decine e decine di campioni che hanno tenuto alto il tricolore nel mondo conquistando ovunque, per pi¨´ di un secolo, vittorie in gare e campionati.?
i primi punti
¡ª ?I primi punti pesanti azzurri a livello internazionale arrivano all'inizio degli anni '30 ma sono stati gli Anni ¡®50 e '60 a segnare il balzo in avanti. A dare la spinta principale nel dopoguerra, specificatamente dall¡¯avvio del Motomondiale nel 1949, ¨¨ stato Carlo Ubbiali, vincitore di nove titoli iridati nelle classi 125 (1951 su Mondial e 1955, 1956, 1958, 1959, 1960 su MV Agusta) e 250 (1956, 1959, 1960 su MV Agusta). Poi Nello Pagani iridato 1949 125 su Mondial. Quindi Bruno Ruffo, tre mondiali (uno in 125 su Mondial e due in 250 su Guzzi) e Umberto Masetti, due mondiali 500 nel 1950 e nel 1952, entrambi su Gilera. Giacomo Agostini, con i suoi 15 Mondiali nelle classi 350 e 500 (13 su MV Agusta e 2 su Yamaha) ha avuto un peso determinante da met¨¤ anni ¡¯60 a met¨¤ anni ¡¯70.?Pesano in positivo, particolarmente negli anni '70 e '80, piloti italiani dominatori nelle piccole cilindrate, come Eugenio Lazzarini, Pier Paolo Bianchi, Francesco Pileri, Fausto Gresini. Nel 1981 e nel 1982 altri successi con i titoli 500 di Marco Lucchinelli (Suzuki-Team Gallina) e Franco Uncini (Suzuki-Team Gallina). Poi, dal 1997 l¡¯ondata travolgente di Valentino Rossi (9 titoli mondiali in tutte le classi) e, fuori dalla velocit¨¤, vittorie di gare e titoli di altri campioni. Quindi Max Biaggi, montagne di gare vinte dal 1990 al 2005, quattro volte campione del mondo 250 e due volte iridato SBK. Dagli anni '80 in poi, nel cross i grandi e ripetuti successi di Tony Cairoli e di Kiara Fontanesi e di tanti altri piloti capaci di vincere allori internazionali portando l'Italia in vetta, Paese pi¨´ vincente nel motociclismo. E oggi Pecco Bagnaia nel Motomondiale, Andrea Adamo nel cross e Andrea Verona nell'Enduro che proseguono la tradizione. Dopo l¡¯Italia, in scia, c¡¯¨¨ la Spagna: nel 2023 solo una manciata di punti ha separato le due nazioni, con la Spagna a quota 13.583 e l'Italia a 13.550.?
parla copioli
¡ª ?Il Presidente FMI Giovanni Copioli esprime la sua soddisfazione: ¡°Le statistiche diffuse dalla Federazione Internazionale di Motociclismo rendono evidente il ruolo di assoluta protagonista dell¡¯Italia nella storia del nostro sport. Ritengo che questa posizione sia il frutto di una cultura, di un lavoro e di una passione profondamente radicate nel nostro Paese e che, soprattutto, tutte le parti coinvolte portano avanti. Mi riferisco ai piloti, certo, ma anche alle Case, ai team, alle aziende che con il loro impegno ci hanno consentito e ci consentono di essere un punto di riferimento. La FMI ¨¨ parte integrante di questo sistema: il nostro obiettivo ¨¨ garantire al motociclismo azzurro un futuro che sia all¡¯altezza del suo passato e del suo presente. Relativamente allo sport il progetto Pata Talenti Azzurri ¨¨ un esempio concreto e, allo stesso tempo, la parte pi¨´ evidente di un grande lavoro volto alla ricerca del talento e allo sviluppo di tutto il motociclismo italiano¡°. Di questi 110 anni di corse di moto, gli ultimi 75 anni sono quelli ¡°iridati¡±, cio¨¨ con gare valevoli per il campionato del Mondo.?
l'inizio del 1949
¡ª ?Il Motomondiale ¨¨ partito nel 1949, con quattro classi: 125, 250, 350, 500 e poi sidecar. Nel 1962 debuttano i microbolidi di 50cc, cilindrata portata a 80 cc nel 1984 e chiusa nel 1989. A fine 1982 termina anche la 350, con Agostini Re con 7 titoli e 54 vittorie. Nel 1975 Agostini centra con la Yamaha, la prima Casa giapponese a conquistare il titolo della top class, la prima 500 GP 2 tempi, il suo ottavo titolo personale. I piloti italiani sono al vertice del Motomondiale: 79 titoli iridati vinti (2 nella 50, 24 nella 125/Moto3, 25 nella 250/Moto2, 8 in 350 e 20 nella 500/MotoGP. contro 55 degli spagnoli, 44 dei britannici, 18 tedeschi, 17 statunitensi. Le corse di moto erano iniziate molto prima del 1949, addirittura a fine ¡®800 andando di pari passo con l¡¯evolversi della produzione di serie. I costruttori di moto ¨C idem per quelli di auto ¨C avevano necessit¨¤ di pubblicizzare il nuovo mezzo a due ruote con il motore e le corse erano lo strumento ideale, utile anche come probante banco di prova tecnico. Oggi la MotoGP ¨¨ sport show-business mondiale fra i pi¨´ significati sul piano tecnico e fra i pi¨´ importanti sul piano dello show-business. L¡¯Italia c¡¯¨¨. Gli italiani ci sono. Grandi protagonisti. La storia continua.
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