Yamaha ufficiali in crisi dopo le prove in Thailandia. Il pesarese: "Un po' meglio, ma si deve crescere molto con l'elettronica: servono mesi, fino ad allora ci aggrappiamo al destino". Maverick: "Proviamo di tutto, ma funziona niente. Vorrei la mia prima M1..."
Rossi chiude in leggero progresso la tre giorni di test in Thailandia, ma non ¨¨ soddisfatto della situazione globale della sua Yamaha. "? stato un test complicato, ¨¨ stato importante provare e rispettare tutto il nostro programma di lavoro: anche se alla fine sono stato abbastanza veloce abbiamo sofferto troppo. Siamo tutti vicini e in tanti vanno forte, ma la verit¨¤ ¨¨ che non sai mai cosa pu¨° capitare dalla mattina al pomeriggio, figurarsi da un giorno all'altro - l'analisi di Vale -. Al momento sembra che la pi¨´ forte sia la Honda, con la Ducati dietro che ha avuto un po' di su e gi¨´ come noi. Bisogner¨¤ vedere come andranno le cose in Qatar: qui potevo scendere a 1'30"2, ma ¨¨ difficile capire dove siamo. Di certo dobbiamo migliorare, perch¨¦ non abbiamo fatto molti progressi rispetto allo scorso anno, specialmente quando si parla di elettronica. ? un campo in cui non basta un test: serviranno mesi per trovare la soluzione e fino ad allora siamo appesi al fato..."
vinales in crisi —
Molto pi¨´ in crisi il compagno Vinales, 12¡ã di giornata: "? stato un test difficile, credevo in un passo avanti, ma non abbiamo trovato la soluzione dei nostri problemi. Stiamo lavorando, ma ¨¨ di gran lunga il mio peggior test con la Yamaha: proviamo di tutto, ma funziona niente. Il problema al momento ¨¨ soprattutto in frenata, ma dobbiamo migliorare in tutti i settori perch¨¦ manca qualcosa in ogni area. Dobbiamo continuare a lavorare, cercando di scoprire come migliorare anche se abbiamo solo tre giorni in Qatar rimasti: vorrei rivivere le sensazioni della prima Yamaha guidata, ben diverse da quelle attuali". Intanto Zarco, 2¡ã con la Yamaha Tech3 del 2016, gongola: "Guido sempre meglio, ho trovato un buon bilanciamento e proseguo per la mia strada senza guardare a quello che fanno le altre M1: ognuno ha il suo stile".
pedrosa&marquez —
Felicit¨¤, invece in casa Honda con Pedrosa davanti a tutti e "felice per le sensazioni positive dei test e il gran lavoro svolto, sia dalla squadra in pista, sia dagli ingegneri in Giappone" e Marquez pi¨´ che sorridente: "Sono molto, molto contento di quello che abbiamo fatto - dice il campione del mondo -, abbiamo migliorato l'assetto in diverse aree, non ho cercato il tempo, ma ho completato 20 giri con un ritmo incalzante e mi sono sentito bene anche dal punto di vista fisico. La nuova aerodinamica ¨¨ abbastanza positiva e anche il lavoro sul nuovo forcellone in carbonio procede: siamo ancora nella fase in cui ci sono aspetti positivi e negativi e dobbiamo capirlo meglio".
Gasport
© RIPRODUZIONE RISERVATA