GP ARAGON
Bufera Ducati, Dovi: "Bastava usare il cervello". Petrucci: "Corro per me"
La Q1 del GP di Aragon della MotoGP ha portato aria di burrasca in casa Ducati, dopo che Andrea Dovizioso non ha passato il taglio per qualificarsi alla Q2 e non ha nascosto il suo disappunto. Quel lancio del guanto contro il muro del suo box, subito dopo aver appreso che davanti a lui c'erano il compagno Danilo Petrucci e l'altro ducatista, ma al team Pramac, Jack Miller, nasconde una profonda insoddisfazione che va oltre una qualifica infelice che ad Aragon lo obbligher¨¤ a partire dal 13¡ã posto della griglia.
Nessuna indicazione
¡ª ?Danilo Petrucci, alle fine 8¡ã in griglia, non si giustifica. E non ha motivo per farlo. "Mi dispiace che Dovi non sia riuscito a passare la Q1, ma non abbiamo ricevuto alcun ordine, - dice Petrux -. Io ho usato le mie armi: qui ho una moto che paga 10 km/h sul dritto, mi serviva una scia e mi spiace che me l'abbia data proprio Andrea. Noi per¨° facciamo la nostra gara altrimenti dovrei rispondere a domande sul perch¨¦ sono lento. Non c'erano accordi, non ci siamo parlati, io e Dovizioso, prima della qualifica e ripeto che mi spiace, ma ognuno fa la sua gara".
Correre per se stessi
¡ª ?Il concetto del correre per se stesso, Petrucci lo esterna in modo chiaro: "Nel 2019 correvo per la Ducati, poi a inizio 2020 sono stato mandato via dalla squadra e corro per me: ¨¨ ovvio che se ricever¨° delle indicazioni dalla squadra da qui a fine stagione le rispetter¨°, ma non ne ho avute e io devo dare il meglio per me. ? un peccato correre solo per se stessi? Lo ¨¨ anche l'essere stati scaricati prima di inizio stagione...".
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Dovizioso
¡ª ?Andrea Dovizioso spiega il suo punto di vista e non le manda a dire: "Mi sono arrabbiato perch¨¦ ¨¨ un week end difficile, ma con la doppia media avevo trovato un buon passo per la gara, e poi in Q2 non ho fatto un bel giro e potevo essere pi¨´ veloce - dice Dovizioso -, ma non credo che Petrucci abbia fatto la cosa giusta: mi ha seguito e fatto il tempo ed essendo entrambi della Ducati, per la relazione che abbiamo e con me in lotta per il titolo, non mi ¨¨ parsa una mossa saggia. Io non ho chiesto aiuto ad alcuno: lui ¨¨ stato dietro di me il primo giro, ma se poi lo fai anche con la seconda gomma...".
Sul compagno
¡ª ?Nella sua analisi, Dovizioso difende il team, discolpandolo dal non aver dato ordini di scuderia: "Non c'¨¨ bisogno di un intervento della Ducati, ma di usare il cervello e pensare in modo intelligente - dice Dovi-: non abbiamo bisogno di una strategia, ma di pi¨´ velocit¨¤, anche perch¨¦ in MotoGP ¨¨ inusuale fare una strategia con 5 gare davanti e quello che si vede in F.1, con gli ordini di scuderia che a me non piacciono, non fa parte del mondo della moto. Con una persona intelligente come Danilo non c'era bisogno che la Ducati parlasse: se usi la testa ti comporti in un modo, se pensi solo a guidare fai quello che ha fatto lui. Il problema ¨¨ che domani parto 13¡ã, non avere rapporti non buoni con una persona: se fai volontariamente del bene perch¨¦ ci tieni, poi ci vuole una certa intelligenza a comportarsi. I comportamenti li valuti in base a quello che succede: Danilo non mi ¨¨ piaciuto e non ¨¨ la prima volata. ? una delusione umana".
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Sulla Ducati
¡ª ?Deluso dal compagno, insomma, non dalla squadra. "Difficilmente giustifico la Ducati sulla strategia, perch¨¦ c'¨¨ un passato, ma in questo caso non vedo un grosso limite da parte della squadra - chiude Dovi -: non posso dire che la Ducati non stia facendo il massimo di quello che possa fare, la situazione in questo non ¨¨ diversa dall'anno scorso".
Gazzetta dello Sport
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